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….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
«Le scoperte e le prese di coscienza definitive avvengono solo dopo le grandi tragedie: si direbbe che l’uomo, per dare qualcosa di bello, abbia bisogno di piangere». Oriana Fallaci
In data 28 maggio 2022 la fregata russa ADMIRAL GORSHKOV (Project 22350) ha effettuato un lancio di prova di un missile cruise ipersonico antinave ZIRCON (SS-N-33) dal Mare di Barents contro un bersaglio navale nel Mar Bianco: il bersaglio era posto a circa 1000 km di distanza dalla nave.
E’ il primo test del missile ipersonico ZIRCON contro un bersaglio in mare. Il missile era già stato lanciato nel 2021 contro un bersaglio sulla terraferma. Lo ZIRCON è un missile cruise antinave a 2 stadi: quello a propellente solido, porta il missile a velocità supersonica, lo scramjet (supersonic combustion ramjet), permette al missile di raggiungere velocità ipersoniche con un raggio d’azione di circa 1000 km; il cruise sarebbe in grado di raggiungere una velocità di mach 9+ e può essere lanciato in modalità terra-mare o mare-mare, sia da unità di superficie che da sottomarini in immersione.
Le fregate classe Admiral Gorshkov
La classe Admiral Gorshkov nota anche come Progetto 22350 (in cirillico: проекта 22350 Адмирал Горшков) è una classe di fregate multiruolo di fabbricazione russa, sviluppata a San Pietroburgo, nei Cantieri Severnaya Verf, negli anni 2000-2010 per conto dalla marina russa ed entrate in servizio a partire dal 2018.
Destinate al rinnovamento della flotta, si tratta del primo esempio di fregate di moderna concezione prodotte in una ex-repubblica sovietica dalla dissoluzione dell’URSS, nonché la prima classe di navi di prima linea interamente progettata e costruita nella Federazione Russa.
La classe, conosciuta anche con l’appellativo di Classe Ammiragli, è costituita da unità multiruolo dotate di un pezzo d’ artiglieria a prua e lanciatori verticali multipli capaci di imbarcare missili anti-nave e cruise subsonici e supersonici (Kalibr, Oniks) nonché sistemi integrati di difesa aerea, guerra elettronica e per la lotta sottomarina.
A causa delle lunghe tempistiche di sviluppo il progetto è stato sottoposto a continui aggiornamenti che hanno de facto dato origine a due sotto-classi distinte: una prima dotata di un VLS da 16 missili e composta dalle prime 4 unità della classe, ed una seconda dotata di un VLS da 24 celle a cui corrispondono le successive 4 unità della classe. Inoltre, è stata prevista una versione ulteriormente aggiornata denominata Progetto 22350M Super Gorshkov dotata di VLS da 48 missili ed un dislocamento prossimo alle 8.000 tonnellate.
Tra il 2020 ed il 2021, le unità di questa classe sono state impegnate nei test di lancio del missile Zircon, divenendo le prime unità navali a lanciare un sistema d’arma ipersonico.
Al luglio 2021, sono 2 le navi entrate in servizio attivo mentre ulteriori 6 unità sono in diverse fasi della loro costruzione.
Prime fregate interamente progettate e costruite in Russia e realizzate con componenti provenienti dal solo mercato domestico, il disegno della capo-classe è stato approvato dal comando navale nel luglio 2003. Alle unità di questa classe è dato il difficile compito di fissare il nuovo standard qualitativo e tecnologico delle unità di prima linea della marina russa del XXI secolo, causa il raggiungimento del limite di vita operativa delle unità maggiori ereditate dalla marina sovietica, quali i cacciatorpediniere classe Udaloy e le fregate classe Kashin, Krivak e Sovremmenny.
Per via del gran numero di unità specializzate che sono state chiamate a sostituire, le Gorshkov sono state specificamente progettate per ricoprire più ruoli – dalla lotta antisommergibile, alla difesa aerea, all’ingaggio di unità nemiche – obiettivo raggiunto tramite l’integrazione di componenti elettroniche di ultima generazione ed armamenti modulari universali, in grado cioè di condividere un ampio numero di munizioni con le unità già in servizio con la marina.
Le navi di questa classe hanno sofferto di gravi ritardi a causa di numerosi fattori, tra i quali si ricordano: le sanzioni internazionali derivanti dalla crisi Ucraina, la riqualificazione e l’accumulo di know-how delle attività cantieristiche – perse in gran parte con la dissoluzione dell’URSS – e, non da ultimo, le continue modifiche ai requisiti di progetto voluti dal Ministero della Difesa russo dovuti alla rapida evoluzione della dottrina navale russa passata dal considerarsi una flotta corvetto-centrica per la difesa delle acque verdi al volersi re-impossessare del ruolo di marina oceanica alla stregua di quelle francese, inglese, italiana e statunitense.
La marina russa ha emanato un requisito per 20/30 unità di questa classe.
La capoclasse, Admiral Gorshkov (nome completo Ammiraglio della flotta dell’Unione Sovietica Gorshkov), è stata impostata il 1º febbraio 2006 nei cantieri Severnaya Verf a San Pietroburgo. Nel tardo ottobre 2008 il vice primo ministro russo, Sergei Ivanov, annunciò che la prima nave della classe sarebbe stata pronta nel 2011. La prima fregata è stata posta in galleggiamento al di fuori del bacino di lancio il 29 ottobre 2010. la nave era completa solo al 40% ed iniziò ad essere allestita. Al 2011, buona parte dell’equipaggiamento meccanico e dei sistemi che consentano un lancio in sicurezza era stata installata, compreso un impianto motore con diesel e turbina a gas combinati (CODAG), scatola di riduzione, porta assi ed elica, e impianti di generazione elettrica. Ulteriori lavori erano programmati al molo di allestimento del cantiere. Successivi resoconti sull’avanzamento lavori, riferirono che le fregate sarebbero state integrate nell’organico della marina russa nel novembre 2013.
Il 21 agosto 2012, il cantiere Severnaya Verf annunciò che aveva avuto un doppio prestito su base quadriennale per un valore di 16,23 miliardi di rubli (circa 509,88 milioni di dollari statunitensi) dalla Sberbank, una banca di proprietà dello Stato. Il denaro avrebbe dovuto essere usato per la costruzione della classe Admiral Gorshkov.
A causa delle sanzioni internazionali comminate alla Russia in merito all’annessione della Crimea dall’Ucraina nel 2014, la produzione delle fregate è stata sospesa per poi riprendere a pieno ritmo qualche anno più tardi, una volta sostituiti tutti i componenti di origine indigena (sottoposti ad embargo commerciale) con altri di fabbricazione russa.
A dicembre 2014 è stato svelato un pesante upgrade della classe Gorshkov denominato Project 22350M – informalmente soprannominato Super Gorshkov – che avrebbe portato alla creazione di unità fondamentalmente diverse dalle originali, con ampliate capacità missilistiche (VLS a 48 celle) ed un dislocamento prossimo alle 8.000 tonnellate.
L’intervento russo in Siria a supporto del Presidente siriano Bashar al-Assad, inaugurato con il lancio di missili da crociera Kalibr da navi della marina russa contro installazioni ed equipaggiamenti appartenenti al gruppo terroristico dell’ISIS dallo specchio d’acqua antistante le coste del governorato siriano di Latakia nel settembre 2015 (primo impiego bellico di missili da crociera lanciati da unità navali non appartenenti all’U.S. Navy), hanno portato il ministero della difesa russo a riformulare parte dei requisiti di progetto per le future unità della classe Gorshkov. Modifica principale rispetto alle prime quattro unità della serie, è l’incremento del 50% della capacità di lancio del VLS di prua che passerà dalle 16 celle della Isakov alle 24 celle della Amelko.
Nel luglio 2018, la Admiral Gorshkov ha partecipato alla parata navale di San Pietroburgo svoltasi in occasione dei festeggiamenti del giorno della marina entrando poco dopo ufficialmente in servizio nella Flotta del Nord. A margine della cerimonia di consegna dell’unità capo-classe, il contrammiraglio Viktor Bursuk dichiarò vicino l’inizio dei lavori concettuali per il progetto Super Gorshkov; i lavori di progettazione sono poi stati avviati il 25 dicembre 2018 presso il Beureau dei cantieri Severnaya Verf.
Nel 2019, due nuove unità appartenenti alla Serie II sono state impostate mentre, a novembre dello stesso anno, la progettazione delle Super Gorshkov è stata ultimata.
Nel 2020, la seconda unità della classe (prima di serie) Admiral Kasatonov, è entrata nei ranghi della marina. La Admiral Golovko è stata varata nel maggio dello stesso anno, mentre è stata completata la costruzione dello scafo della Admiral Isakov. Due nuove unità sono state impostate il 20 luglio 2020, portando il totale delle navi formalmente ordinate a 8 unità.
Varianti:
Project 22350 Gorshkov (Serie I) – 4.500 tonnellate di dislocamento, VLS a 16 celle; Gorshkov, Kasatonov, Golovko e Isakov corrispondono a questo standard
Project 22356 – versione da esportazione della Serie I, proposta il 3 novembre 2010 in occasione dell’esposizione internazionale Euronaval-2010
Project 22350 Gorshkov (Serie II) – 5.000 tonnellate di dislocamento, VLS a 24 celle; Amelko, Chichagov, Yumashev e Spiridonov corrispondono a questo standard
Project 22350M SuperGorshkov – ca. 8.000 tonnellate di dislocamento, VLS a 48 celle; si suppone che la prima nave di questa classe possa prendere servizio non prima del 2025.
Il missile ipersonico 3M22 Zircon oTsirkon (in russo: Циркон, codice NATO: SS-N-33)
Il 3M22 Zircon si scrive anche 3M22 Tsirkon (in russo: Циркон, nome di segnalazione NATO: SS-N-33) è un missile da crociera ipersonico con motore scramjet attualmente in fase di test da parte della Russia. Il missile rappresenta un ulteriore sviluppo dell’HELA (Hypersonic Experimental Flying Vehicle) sviluppato da NPO Mashinostroyeniya che era in mostra al MAKS air show del 1995. I prototipi sono stati lanciati da un bombardiere Tu-22M3 nel 2012-2013. I lanci da una piattaforma a terra sono seguiti nel 2015, con un primo successo ottenuto nel 2016. Nell’aprile 2017, durante un test di volo, è stato segnalato che lo Zircon aveva raggiunto una velocità di Mach 8 (6.090 mph; 9.800 km/h; 2.722,3 m/s). Lo Zircon è stato nuovamente sottoposto a test il 3 giugno 2017, quasi un anno prima di quanto annunciato dai funzionari russi. Nel novembre 2017 il colonnello generale Viktor Bondarev ha dichiarato che il missile era già in servizio. Un altro test di volo si sarebbe svolto il 10 dicembre 2018, durante il quale il missile avrebbe dimostrato di raggiungere una velocità di 8 Mach.
Il 20 febbraio 2019, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che il missile è in grado di accelerare fino a Mach 9 e di distruggere obiettivi sia marini che terrestri entro 1.000 km (540 nmi; 620 mi) di distanza. Entro la fine dell’anno, il 24 dicembre 2019, Vladimir Putin ha dichiarato che la versione terrestre dello Zircon è in fase di sviluppo.
Secondo il comandante in capo della Marina russa Nikolai Yevmenov, a gennaio 2020, lo Zircon era ancora in fase di test e nonostante la valutazione complessivamente positiva del programma, soffriva ancora di “malattie infantili”. Si prevede che le fregate ammodernate saranno la prima piattaforma a ricevere il missile ipersonico, e i test continueranno in parallelo con l’armamento della Marina Militare con il missile da crociera Kalibr. Yevmenov ha inoltre dichiarato che la Zircon dovrebbe entrare in servizio “nei prossimi anni”. All’inizio di gennaio 2020, Zircon è stato lanciato per la prima volta dalla fregata dell’ammiraglio Gorshkov nel Mare di Barents, e ha colpito con successo un bersaglio a terra negli Urali settentrionali, superando la distanza di 500 km.
Si ritiene che il missile ipersonico Zircon sia un missile da crociera ipersonico altamente manovrabile, alato e con un corpo centrale propulsivo. Uno stadio booster con motori a combustibile solido lo accelera a velocità supersoniche, dopo di che un motore scramjet con carburante liquido (Decilin) nel secondo stadio lo accelera a velocità ipersoniche.
L’autonomia del missile è stimata tra le 135 e le 270 miglia nautiche (155-311 miglia; 250-500 km) a basso livello, e fino a 400 nmi (460 miglia; 740 km) in traiettoria semi-balistica; l’autonomia media è di circa 400-450 km (250-280 miglia; 220-240 nmi). Secondo i media statali, l’autonomia più lunga possibile è di 540 nmi (620 mi; 1.000 km) e a questo scopo è stato creato un nuovo carburante.
Lo Zircon può viaggiare ad una velocità di Mach 8-Mach 9 (6.090-6.851 mph; 9.800-11.025 km/h; 2.722,3-3.062,6 m/s). Velocità così elevate creerebbero probabilmente una nuvola di plasma intorno al missile, assorbendo le onde radio e rendendo il missile praticamente invisibile ai radar (plasma stealth). Ciò ha fatto temere che possa penetrare nei sistemi di difesa navale esistenti. Lo Zircon scambia informazioni in volo e può essere controllato da comandi, se necessario.
Lo Zircon sarà schierato per la prima volta sugli incrociatori da battaglia della classe Kirov, l’ammiraglio Nakhimov e Pyotr Velikiy, dopo il 2020. Le navi sostituiranno i missili antinave P-700 Granit con le celle VLS universali 3S-14 in grado di trasportare i missili da crociera antinave Oniks, Kalibr e Zircon; ogni nave sarà equipaggiata con 72 missili di questo tipo. Dopo il completamento del loro refit, le navi potrebbero trasportare 40-80 missili anti-nave da crociera di diverso tipo. Altre piattaforme potrebbero includere la classe dell’ammiraglio Grigorovich della marina russa e le fregate dell’ammiraglio Gorshkov, così come le corvette della classe Gremyashchiy, Buyan e Karakurt, principalmente a causa dell’installazione dei lanciatori verticali 3S-14 compatibili.
Una versione per l’esportazione dovrebbe avere una portata limitata a meno di 300 km in conformità con l’MTCR, o fino a 400 km.
Le fregate Future Project 22350M saranno in grado di trasportare 48 lanciamissili.
Altre piattaforme che potrebbero ricevere Tsirkon sono gli incrociatori da battaglia a propulsione nucleare Admiral Nakhimov e Pyotr Veliky, ciascuno con 80 lanciatori, e il sottomarino d’attacco di classe Yasen Severodvinsk.
Sono altresì previste anche configurazioni per la difesa costiera, simili alla variante terrestre di Yakhont Bastion.
Il “3M22 Tsirkon” raggiunge la velocità ipersonica utilizzando un motore SCRAMJET. Questo tipo di motore utilizza l’onda d’urto per comprimere il carburante e l’aria, invece del ramjet utilizzato sul P-800 Onyx, che rallenta il flusso d’aria nel motore a velocità subsonica, limitando così la velocità del missile.
Gli antenati dello Zircon
Gli Zircon sono prodotti dalla NPO Mashinostroyenia, nota altresì per la produzione dei missili antinave Granit e Oniks.
Negli anni ’80 e ’90 con i missili Granit erano equipaggiati i sommergibili progetto 949 Granit e 949A Antey, nonché gli incrociatori nucleari pesanti del progetto 1144 e la portaerei Admiral Kuznetsov del progetto 11435. I missili Oniks fanno parte dei sistemi missilistici navali Kalibr e del sistema di difesa costiera Bastion. Anche il sistema missilistico BrahMos, messo a punto in collaborazione con l’India, è basato proprio sui missili Oniks.
Il 3M22 Zircon è stato progettato come missile antinave in grado di colpire qualsiasi tipologia di bersaglio navale. La velocità di volo dichiarata è di circa 8-9+ Mach (cioè fino a 11.000 km/h), mentre il raggio massimo di volo raggiunge i 1000 km. In teoria, parametri simili rendono lo Zircon di fatto invulnerabile ai moderni sistemi di difesa contraerea.
Due sono i fattori da considerare per stimare il potenziale di un missile antinave: la capacità di superare il sistema di difesa contraerea di un gruppo navale e la capacità distruttiva del missile.
Il lancio diretto di uno Zircon ad alta quota e alla massima velocità è in grado di distruggere parte dei più sofisticati sistemi di difesa contraerea. Tuttavia, se il missile viene guidato e viaggia a bassa quota, è altamente improbabile che venga intercettato. I missili di questa tipologia probabilmente saranno impiegati per attaccare anzitutto i gruppi di portaerei e, successivamente, saranno utilizzati non da soli, ma in gruppi di 6-8 missili alla volta. Inoltre, si consideri l’esperienza di costruzione dei missili contraerei Granit nell’ambito dei quali è stata attivata per la prima volta la tattica di puntamento “intelligente” di gruppo dei missili che prevede lo scambio di informazioni tra unità di combattimento. Nel caso dei Granit tale tattica consentirà di attaccare con successo un gruppo di portaerei con una salva di 20-24 missili. Considerate le caratteristiche eccezionali dello Zircon il numero di missili necessari allo scopo potrebbe ridursi notevolmente.
Un altro vantaggio di missili di questo tipo è la loro elevata velocità di volo nella fase finale. Qualora la velocità si mantenga elevata, il missile, anche ove non dotato di equipaggiamenti nucleari, dispone di un’enorme riserva di energia cinetica. Questo permette di arrecare gravi danni a unità di grandi dimensioni come le portaerei.
Naturalmente bisogna considerare che la gittata dei missili ipersonici Zircon sarà superiore ai 500 km. Ciò significa che con i propri sistemi di osservazione e ricognizione né un sommergibile né un natante di superficie riusciranno a rilevare l’obiettivo da attaccare a tale distanza.
È pericoloso avvicinarsi molto a un obiettivo estremamente protetto come una portaerei poiché le forze aeronautiche presenti su quest’ultima lo rileverebbero facilmente. L’unica cosa da fare è ottenere indicazioni da una fonte esterna quale la ricognizione aerea o spaziale.
Si ritiene che in futuro con i missili Zircon potranno essere equipaggiati alcuni modelli del sistema missilistico Kalibr. I media hanno già riportato che gli Zircon verranno integrati sia sui nuovi incrociatori missilistici nucleari pesanti del progetto 1144M sia sui cacciatorpedinieri Lider. Al momento sappiamo per certo che anche le fregate 22350, fra cui rientra l’Admiral Gorshkov, saranno in grado di lanciare lo Zircon. Ciò significa che potranno essere impiegate in missioni di ingaggio e attacco di gruppi di portaerei. Questo, in assenza di contromisure occidentali, aumenterà sensibilmente il potenziale bellico della flotta russa: una serie di unità navali così equipaggiate permetterà di contrastare i gruppi di portaerei. Questa è una importante novità poiché, al momento, la Marina militare russa non presenta tali possibilità.
Tsirkon (scritto anche Zirkon Циркон, in russo) è un missile a due stadi che utilizza combustibile solido nel primo stadio e un motore scramjet (ramjet a combustione supersonica) nel secondo stadio. Il missile è stato progettato dal complesso russo NPO-Machinostroeniya, lo sviluppatore del sistema missilistico navale P-800 Onyx e il suo predecessore, P-700 Granit. Il missile ha ricevuto il nome in codice NATO SS-N-33.
Considerato il missile più veloce del mondo, Tsirkon supera le difese aeree occidentali volando a una velocità doppia. Un’altra caratteristica che lo rende difficile da sconfiggere è la tipica nuvola di plasma sviluppata attorno al missile durante il volo ipersonico. Questa nuvola di plasma assorbe le radiazioni radar rendendo il missile invisibile al radar. Se il missile sviluppa una velocità ipersonica al di sotto dell’orizzonte del radar, Tsirkon può condurre un attacco a sorpresa da una distanza massima, con missili rilevabili solo a una distanza molto più breve dai sensori (termici) di imaging, come quelli schierati sui satelliti di allerta precoce, F- 35 aerei e droni.
Lo Zircon (in cirillico: Циркон, nome in codice NATO: SS-N-33), noto anche come 3M-22 Zircon o 3M-22 Tsirkon, è un missile cruise ipersonico di fabbricazione russa, in fase di test, progettato per neutralizzare unità navali maggiori tra cui portaerei, incrociatori e cacciatorpediniere. Ritenuto in grado di intercettare obiettivi sia marini che terrestri ad una distanza non inferiore ai 1.000 km, può viaggiare a velocità vicine a Mach 9 e ad altitudini comprese fra i 30 ed i 40 km dove l’aria è più rarefatta e l’attrito inferiore.
Il missile, destinato al momento a servire nella sola marina russa, è compatibile con i lanciatori verticali già in uso nelle unità maggiori della flotta ed utilizzati per lanciare i P-800 Oniks ed i Kalibr ed è lanciabile sia da unità di superficie che da sottomarini.
Per via delle sue performance, lo Zircon è ritenuto essere invulnerabile ai sistemi anti-aerei in uso sulle unità navali delle forze armate occidentali poiché il lasso di tempo fra rilevamento, ingaggio e reazione sarebbe insufficiente ad imbastire una qualsiasi difesa.
Ne è prevista l’entrata in servizio dopo il 2021.
Sviluppo
Nel 1995 venne presentato all’edizione del MAKS di quell’anno l’HELA (Hypersonic Experimental Flying Vehicle) sviluppato da NPO Mashinostroyeniya, di cui lo Zircon è uno sviluppo diretto. I primi test a terra sullo Zircon sono iniziati nel 2015, con il primo successo riportato dall’agenzia di stampa RIA Novosti, nel marzo 2016. Nel febbraio 2017, sono stati avviati i test in mare e nell’aprile 2017, lo Zircon è stato lanciato con successo da una piattaforma costiera raggiungendo la velocità di Mach 8 (9.800 km/h). Lo Zircon è stato nuovamente testato il 3 giugno 2017 ed un ulteriore test si è svolto il 10 dicembre 2018 portandone il totale a più di 10, come riportato dal The National Interest. Il primo test condotto da unità di superficie è stato effettuato nel gennaio 2020 dalla fregata Admiral Gorshkov in navigazione nel Mare di Barents. Il bersaglio era posto sulla terra ferma ad oltre 500 km di distanza. A dicembre 2019, Vladimir Putin ha rivelato che lo sviluppo di una versione da difesa costiera del missile è attualmente in via di sviluppo. Il 26 luglio 2020, il Ministero della Difesa ha annunciato che la Russia stava proseguendo i test missile Zircon rispettando la tabella di marcia. A dicembre 2020, a seguito di una serie di lanci avvenuti con successo, è stato divulgato dall’agenzia di stampa governativa TASS che lo Zircon entrerà nella fase di test statali nel 2021. Nel corso dei test, propedeutici all’entrata in servizio del missile, verranno effettuati lanci sia da unità di superficie che sottomarine.
Caratteristiche
Si ritiene che lo Zircon sia un missile da crociera ipersonico, a corpo portante, dotato di booster a combustibile solido, che accelera il missile a velocità supersoniche, e di motore scramjet a combustibile liquido che lo accelera a velocità ipersoniche.
In grado di viaggiare ad una velocità pari a Mach 8, a tale velocità per via dell’attrito riuscirebbe a creare attorno a sé una nuvola di plasma in grado di assorbire le onde radio e rendendo così il missile praticamente invisibile ai radar.
Nonostante sia stato progettato con vocazioni antinave, è stato testato con successo anche su bersagli terrestri.
Piattaforme
Stando a quanto riportato da più fonti, lo Zircon verrà impiegato su una varietà di piattaforme fra terrestri e navali, tra cui:
Sottomarini Classe Akula e Classe Yasen
Navi di superficie Classe Kuznetsov, Classe Kirov e Classe Gorshkov