il Regno Unito esclude Israele dalla prestigiosa accademia militare
Una decisione senza precedenti dopo quasi un secolo di storia
Il governo britannico ha annunciato una decisione che segna una svolta significativa nelle relazioni bilaterali con Israele: a partire dal prossimo anno accademico, i cittadini israeliani non potranno più iscriversi al Royal College of Defence Studies (RCDS), una delle istituzioni militari più prestigiose del Regno Unito.
La misura rappresenta il primo divieto di questo tipo nella storia quasi centenaria dell’istituto, fondato nel 1927 su raccomandazione di un comitato guidato da Winston Churchill, allora Segretario di Stato per le Colonie. L’accademia, inizialmente denominata Imperial Defence College e ribattezzata nel 1970, ha sede in un elegante palazzo di Belgrave Square a Londra e forma ogni anno circa 110 alti ufficiali militari, diplomatici e funzionari civili provenienti da quasi 50 paesi.
Un portavoce del Ministero della Difesa britannico ha giustificato la decisione citando l’escalation delle operazioni militari israeliane a Gaza.
“I corsi educativi militari del Regno Unito sono da tempo aperti al personale di un’ampia gamma di paesi, con tutti i corsi militari britannici che enfatizzano il rispetto del diritto umanitario internazionale”,
ha dichiarato il rappresentante governativo.
“Tuttavia, la decisione del governo israeliano di intensificare ulteriormente la sua operazione militare a Gaza è sbagliata.”
La risposta israeliana non si è fatta attendere. Il maggiore generale in pensione Amir Baram, direttore generale del Ministero della Difesa israeliano e lui stesso ex allievo dell’accademia londinese, ha definito la decisione “un atto profondamente disonorevole di slealtà verso un alleato in guerra” in una lettera inviata al Ministero della Difesa britannico.
“Si tratta di un atto discriminatorio”, ha scritto Baram, denunciando quella che considera “una disgustosa rottura con la fiera tradizione britannica di tolleranza e semplice decenza”. L’alto funzionario israeliano ha sottolineato come Israele stia “difendendo la navigazione internazionale dall’aggressione Houthi, impedendo che le armi nucleari cadano nelle mani di un regime islamista che grida ‘Morte all’Inghilterra’, e combattendo per riportare a casa 48 ostaggi dalla prigionia di Hamas”.
Un’istituzione di eccellenza nella formazione strategica
Il Royal College of Defence Studies rappresenta l’apice del sistema educativo militare britannico. A differenza della Royal Military Academy di Sandhurst, che forma giovani ufficiali, il RCDS accoglie personale di alto livello, solitamente con il grado di colonnello o brigadiere, selezionato sulla base del potenziale di raggiungere i vertici delle rispettive organizzazioni.
Il corso annuale, che si svolge da settembre a luglio, si concentra su questioni politiche, diplomatiche, di sicurezza, sociali ed economiche a livello di grande strategia – il livello al quale i governi prendono decisioni su questi temi sia a livello nazionale che all’interno della comunità internazionale. L’approccio è pratico piuttosto che teorico, e i laureati hanno diritto alle lettere post-nominali “rcds”.
Tra gli ex allievi più illustri figurano il feldmaresciallo Alan Francis Brooke, capo dello Stato Maggiore Generale Imperiale durante la Seconda Guerra Mondiale, e l’ex presidente pakistano Pervez Musharraf. Dal mondo israeliano, oltre a Baram, anche il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane, il brigadiere generale Effie Defrin, ha frequentato l’istituzione.
Questa decisione si inserisce in un contesto più ampio di deterioramento delle relazioni tra UK e Israele dall’inizio del conflitto a Gaza nell’ottobre 2023. Il primo ministro britannico Keir Starmer, leader del Partito Laburista salito al potere nelle elezioni del 2024, ha adottato una linea sempre più critica verso le politiche israeliane.
Il governo Starmer ha già sospeso 30 delle 350 licenze di esportazione di armi britanniche verso Israele e ha vietato ai rappresentanti israeliani di partecipare alla più grande fiera della difesa del paese. A giugno, il Regno Unito ha inoltre imposto sanzioni ai ministri israeliani di estrema destra Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, accusandoli di incitare alla violenza contro i palestinesi.
Una delle mosse più significative è stata l’annuncio di Starmer che il Regno Unito riconoscerà uno Stato palestinese all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a meno che il governo israeliano non prenda misure sostanziali per porre fine alla guerra e alla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza.
Le implicazioni strategiche della decisione
La decisione di escludere Israele dal RCDS ha implicazioni che vanno oltre il simbolico. L’accademia rappresenta infatti un importante centro di networking internazionale, dove si creano contatti duraturi che possono influenzare significativamente le relazioni internazionali britanniche.
Come ha sottolineato un fonte della difesa britannica al quotidiano The National, “l’esclusione di Israele non è altro che un atto di auto-sabotaggio della sicurezza britannica”. Il RCDS funziona infatti come un “eccellente crogiolo di diverse nazionalità dove si creano contatti duraturi che possono aiutare significativamente la Gran Bretagna nelle sue relazioni internazionali”.
La misura colpisce attualmente meno di cinque membri del personale delle Forze di Difesa Israeliane iscritti a corsi di formazione nel Regno Unito, ma il governo ha chiarito che il divieto si applica a tutti i cittadini israeliani, non solo ai militari.
Pressioni interne e sfide politiche
La decisione di Starmer arriva in un momento di particolare tensione anche in ambito domestico. Il primo ministro si trova a dover gestire pressioni crescenti all’interno del suo stesso partito per adottare misure ancora più dure contro Israele, mentre contemporaneamente deve affrontare l’ascesa del partito di destra Reform UK di Nigel Farage, che in alcuni sondaggi supera sia i Laburisti che i Conservatori.
Le manifestazioni pro-palestinesi che si sono susseguite a Londra negli ultimi due anni hanno visto la partecipazione di centinaia di migliaia di persone, creando una pressione politica significativa sul governo per assumere posizioni più critiche verso le politiche israeliane.
La decisione del Royal College of Defence Studies rappresenta un momento spartiacque nelle relazioni anglo-israeliane, segnando la fine di una cooperazione educativa militare che durava da decenni. Mentre il governo britannico giustifica la misura come una risposta necessaria a quello che considera un’escalation inaccettabile del conflitto a Gaza, Israele la interpreta come un tradimento di un alleato storico.
Il caso solleva questioni più ampie sul ruolo dell’educazione militare nelle relazioni internazionali e su come le istituzioni accademiche possano essere influenzate dalle tensioni geopolitiche. La tradizione britannica di apertura e inclusività nelle sue istituzioni educative militari si scontra ora con le pressioni politiche legate al conflitto in corso.
Resta da vedere se questa decisione rappresenti una misura temporanea legata all’attuale conflitto o l’inizio di un nuovo approccio più ampio nelle relazioni tra i due paesi. Quello che è certo è che la decisione segna un precedente significativo nella storia del prestigioso istituto londinese e nelle complesse dinamiche della diplomazia internazionale contemporanea.
La vicenda del Royal College of Defence Studies diventa così un microcosmo delle tensioni più ampie che attraversano la comunità internazionale riguardo al conflitto in Medio Oriente, dimostrando come anche le istituzioni educative più tradizionali non siano immuni dalle pressioni della politica contemporanea.
L’articolo il Regno Unito esclude Israele dalla prestigiosa accademia militare proviene da Difesa Online.
Una decisione senza precedenti dopo quasi un secolo di storia Il governo britannico ha annunciato una decisione che segna una svolta significativa nelle relazioni bilaterali con Israele: a partire dal prossimo anno accademico, i cittadini israeliani non potranno più iscriversi…
L’articolo il Regno Unito esclude Israele dalla prestigiosa accademia militare proviene da Difesa Online.
Per approfondimenti consulta la fonte
Go to Source