Tre complesse operazioni di bonifica nel fine settimana
Gli artificieri dell’Esercito Italiano, in collaborazione con la Marina Militare e sotto il coordinamento delle rispettive prefetture, hanno portato a termine tre complesse operazioni di bonifica in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sicilia, neutralizzando ordigni bellici risalenti al secondo conflitto mondiale. Gli interventi, condotti in sinergia con le autorità civili, hanno permesso di mettere in sicurezza vaste aree abitate e strategiche per la mobilità e le infrastrutture del Paese.
A Verona, gli artificieri dell’8° reggimento genio guastatori paracadutisti “Folgore” hanno disinnescato una bomba d’aereo da 1000 libbre. Per consentire le operazioni in sicurezza, avviate il 6 ottobre e concluse nella notte tra il 19 e il 20 ottobre, sono stati temporaneamente evacuati circa 1.500 residenti e sospesa la circolazione su un tratto dell’autostrada A4 Verona–Venezia e della tangenziale Sud di Verona. L’ordigno, una volta privato delle spolette, è stato trasferito in cava a Sommacampagna e distrutto.
Sull’isola di Pantelleria (TP), i guastatori del 4° reggimento genio guastatori e i palombari del nucleo SDAI (Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi) della Marina Militare hanno neutralizzato una bomba d’aereo da 1000 libbre rinvenuta in prossimità del centro abitato. L’area di sicurezza, con un raggio di 800 metri, ha comportato l’evacuazione di circa 1.000 residenti. Grazie all’allestimento di una speciale camera di espansione, gli artificieri hanno potuto disinnescare l’ordigno, successivamente consegnato alla Marina Militare per la distruzione finale in mare.
A Trieste, nel porto nuovo, gli artificieri del 3° reggimento genio guastatori e i palombari del gruppo operativo subacquei (GOS) della Marina Militare hanno neutralizzato una bomba d’aereo da 500 libbre. L’ordigno, rinvenuto durante i lavori di ampliamento ferroviario, è stato disinnescato in sicurezza grazie alla realizzazione di una struttura di contenimento che ha ridotto l’area di evacuazione a 468 metri e ha comportato l’evacuazione di oltre 1.000 residenti. Successivamente, la bomba è stata trasferita al largo della costa e distrutta a una profondità di circa 10 metri.
Le tre operazioni testimoniano l’impegno quotidiano dell’Esercito Italiano e della Marina Militare nella bonifica del territorio nazionale dai residuati bellici, in stretto coordinamento con le prefetture e le autorità locali. Un’attività silenziosa ma fondamentale, che continua a garantire la sicurezza della popolazione.
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Gli artificieri dell’Esercito Italiano, in collaborazione con la Marina Militare e sotto il coordinamento delle rispettive prefetture, hanno portato a termine tre complesse operazioni di bonifica in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Sicilia, neutralizzando ordigni bellici risalenti al secondo conflitto…
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