Seduzione letale: la Cina punta sui sentimenti per rubare i segreti degli USA
Un’inchiesta pubblicata dal The Times (UK) ha sollevato un nuovo allarme nel mondo della sicurezza internazionale: secondo il quotidiano britannico, la Cina starebbe intensificando l’uso di operazioni di spionaggio basate sulla seduzione – le cosiddette honey trap – per infiltrarsi nei settori tecnologici e militari degli Stati Uniti.
Le indagini, riprese da varie testate internazionali come Ynet, The National Desk e New York Post, rivelano che donne presentate come imprenditrici, ricercatrici o consulenti starebbero adescando professionisti americani di alto livello, in particolare dirigenti della Silicon Valley, per sottrarre informazioni sensibili o accedere a reti riservate.
I nostri avversari, in particolare i cinesi, stanno adottando un approccio che coinvolge l’intera società per sfruttare tutti gli aspetti della nostra tecnologia e del talento occidentale
Seduzione come strumento di intelligence
L’inchiesta del Times descrive un modus operandi moderno e difficilmente individuabile. Gli agenti non si presentano come spie, ma come figure affascinanti e credibili, spesso con profili curati su piattaforme come LinkedIn. L’obiettivo è stabilire un contatto professionale, trasformarlo in relazione personale e sfruttare la fiducia per ottenere dati o accessi.
«Non si tratta più di James Bond con microcamere o valigette segrete, ma di relazioni emotive costruite con pazienza», spiega James Mulvenon, capo analista di Pamir Consulting ed esperto di intelligence cinese, intervistato dal Times. Mulvenon racconta di aver ricevuto più volte proposte di collaborazione sospette da parte di profili femminili su LinkedIn, apparentemente legati a università o aziende asiatiche.
Un altro esperto, Jeff Stoff, ex-analista del governo statunitense, ha sottolineato come queste tecniche si innestino su una strategia più ampia di “guerra economica” condotta da Pechino: «Quando il confine tra settore civile e militare è labile, la proprietà intellettuale diventa un’arma».
Una strategia “ibrida” di lungo periodo
Secondo il Comitato per la Sicurezza Interna della Camera dei Rappresentanti USA, gli episodi di spionaggio collegati al Partito Comunista Cinese sono aumentati negli ultimi anni e comprendono tanto intrusioni informatiche quanto manipolazioni interpersonali.
L’FBI, nel suo China Threat Report, descrive la strategia cinese come “ibrida”: cyber-attacchi, partnership industriali pilotate, acquisizioni mirate e – sempre più spesso – l’uso dell’ingegneria sociale. Le honey trap rappresentano solo una delle facce di questa guerra invisibile, ma sono tra le più difficili da contrastare perché si basano su sentimenti, fiducia e interazioni quotidiane.
Casi concreti e precedenti internazionali
La cronaca recente mostra che il rischio non è teorico. Nel 2024 il Dipartimento di Giustizia statunitense ha incriminato due cittadini cinesi, accusati di aver tentato di reclutare membri della Marina USA per ottenere dati su sistemi d’arma. Anche se non si trattava di “trappole romantiche” in senso stretto, il metodo rientra nelle operazioni di influenza personale tipiche delle honey trap.
Storicamente, la tecnica non è nuova. Il caso di Anna Chapman, agente russa arrestata nel 2010 come parte dell’“Illegals Program”, resta un esempio classico di spionaggio fondato su relazioni personali. Più di recente, negli Stati Uniti, il caso di Christine Fang (“Fang Fang”) – una cittadina cinese che avrebbe intrecciato rapporti con esponenti politici locali – ha dimostrato che le relazioni personali possono essere un efficace canale d’informazione.
Secondo think-tank come il Center for Strategic and International Studies (CSIS), la Cina considera la tecnologia dual-use (civile e militare) come un settore strategico da monitorare. Di conseguenza, ricorre a tattiche più “soft” ma ugualmente efficaci, che combinano seduzione, social engineering e investimenti esteri mirati.
Il confine sottile tra affari e spionaggio
L’aspetto più preoccupante, osservano gli analisti, è che queste operazioni si svolgono in ambienti legittimi: conferenze di innovazione, startup tecnologiche, incontri di networking. Nulla che possa allertare immediatamente i servizi di sicurezza.
«Una honey trap oggi non è più un agente in trench coat, ma una ricercatrice brillante che ti invita a un convegno internazionale», ha commentato un ufficiale dell’FBI sotto anonimato, citato dal New York Post.
Per questo motivo, il governo americano ha intensificato la formazione di personale e manager d’impresa sui rischi di manipolazione e sugli indicatori di contatto sospetto. Alcune aziende hanno introdotto controlli più rigidi sull’uso dei social professionali e sull’accesso ai progetti sensibili.
Negazioni e contro-accuse da Pechino
Il governo cinese ha respinto le accuse definite “diffamatorie”, sostenendo che tali inchieste fanno parte della propaganda occidentale. Pechino ribadisce che le proprie attività all’estero riguardano esclusivamente cooperazione economica e sviluppo tecnologico legittimo.
Tuttavia, diversi osservatori notano che la Cina, insieme alla Russia, è tra le potenze che più investono nell’intelligence economica e nell’espansione della propria sfera tecnologica. «La linea di confine tra scienza, business e sicurezza nazionale si è fatta quasi invisibile», avverte Mulvenon.
La nuova stagione dello spionaggio globale non si gioca più solo con virus informatici o microspie, ma anche con relazioni umane. È una guerra invisibile in cui il sentimento diventa strumento e la fiducia, un bersaglio.
Gli esperti di sicurezza invitano a non cedere al sensazionalismo ma a comprendere la portata strategica di questi metodi: un equilibrio delicato tra il diritto alla privacy e la protezione degli interessi nazionali.
Panoramica mondiale: esempi concreti e casi analoghi
Di seguito una selezione di casi rilevanti (non esaustiva) che mostrano come la strategia della seduzione, dell’infiltrazione civile e del furto di proprietà intellettuale sia stata impiegata o accertata in passato in vari paesi.
- Caso “Anna Chapman” (Russia, 2010)
- Esempio classico di “honey-trap” e operazioni illegali: Anna Chapman faceva parte del più ampio “Illegals Program” russo; il caso mostra come relazioni e coperture civili siano impiegate per operazioni di intelligence.
- Furto di segreti industriali legati a Tesla (sentenza 2024/2025)
- Klaus Pflugbeil (residente in Cina, con nazionalità europee) è stato incriminato e condannato per aver complottato per trasferire segreti sulla produzione di batterie a operativi collegati alla Cina; procedimento gestito dal DOJ/tribunali USA. Questo caso è un esempio recente di furto tecnico-commerciale con ricadute di sicurezza nazionale (non è un “honey trap” romantico ma mostra il valore delle informazioni sottratte).
- Furto di ricerche mediche (Nationwide Children’s Hospital — Li Chen / Yu Zhou, 2020–2021)
- Ricercatori che hanno sottratto segreti medici/di laboratorio vendendoli/adattandoli; procedimento e condanne dimostrano che il furto di IP in ricerca scientifica continua ad essere una minaccia concreta.
- Operazioni di “social espionage” e casi politici (es. “Fang Fang” / Christine Fang)
- Inchieste (Axios e altre) hanno documentato come agenti civili abbiano coltivato relazioni con politici e funzionari locali per ottenere accesso/influenza — un modello simile nelle tecniche a quella descritta dall’inchiesta del Times.
- Linee guida ed analisi istituzionali
- Organizzazioni come il CSIS, la FBI e studi accademici su spionaggio economico/industriale evidenziano da anni che la Cina adopera tecniche ibride (cyber, HUMINT, investimenti strategici) per acquisire tecnologia e know-how, confermando che i metodi non sono nuovi ma stanno evolvendo verso forme più “soft” e civili.
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Un’inchiesta pubblicata dal The Times (UK) ha sollevato un nuovo allarme nel mondo della sicurezza internazionale: secondo il quotidiano britannico, la Cina starebbe intensificando l’uso di operazioni di spionaggio basate sulla seduzione – le cosiddette honey trap – per infiltrarsi…
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