Convegno : Governance e buone pratiche per la sicurezza urbana: il ruolo delle istituzioni e della sicurezza privata
Il 19 novembre, all’interno della Fiera Sicurezza di Milano, si terrà un importante convegno promosso da AISS – Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria, dedicato al tema “Governance e buone pratiche per la sicurezza urbana: il ruolo delle istituzioni e della sicurezza privata”. L’appuntamento, fissato alle ore 14:00 presso lo Spazio Sicurezza Talk del Padiglione 10, offrirà un confronto tra istituzioni, esperti e rappresentanti del settore sulla costruzione di modelli di sicurezza urbana partecipata e integrata.
AISS sarà inoltre presente per tutta la durata della manifestazione presso il Padiglione 7P – Stand N29, dove sarà possibile incontrare i rappresentanti dell’associazione e conoscere i progetti più innovativi nel campo della sicurezza privata e urbana.

Un dialogo tra istituzioni e operatori della sicurezza
Dopo i saluti istituzionali di Antonella Sberna, Vicepresidente del Parlamento europeo, Franco Cecconi, Presidente AISS, Nicola Patrizi, Presidente Federterziario, ed Egidio Sangue, Direttore del Fondo Interprofessionale FondItalia, il dibattito entrerà nel vivo con gli interventi di figure di primo piano nel panorama della sicurezza urbana italiana.
Tra i relatori figurano Gian Guido Nobili (Regione Emilia-Romagna), Marco Granelli (Comune di Milano), Daniele Stefanì (Comune di Parma), Sara Di Antonio (Comune di Reggio Emilia), Francesco Lavagetto (AISS Emilia-Romagna) e Nicola Rutigliano (AISS settore Investigativo).
A moderare i lavori sarà Alberto Pagani, docente dell’Università di Bologna e studioso di sicurezza nazionale, Nel corso del convegno verranno presentati i risultati di una ricerca approfondita sul fenomeno emergente degli Street Tutor in Italia.
Street Tutor: un nuovo modello di sicurezza urbana partecipata
Gli Street Tutor si stanno affermando come una figura chiave nella gestione delle aree urbane più sensibili – centri storici, zone della movida, stazioni e parchi – grazie a un approccio basato su prevenzione, mediazione e prossimità.
Dal 2021 al 2025, venti comuni italiani hanno adottato questo modello, con un investimento complessivo stimato in oltre 2,3 milioni di euro annui. I risultati sono significativi: le aree presidiate dagli Addetti ai Servizi di Controllo hanno registrato una riduzione tra il 50% e l’80% delle chiamate per disturbi urbani.
La mappatura più recente mostra una concentrazione del fenomeno nel Nord Italia, con l’Emilia-Romagna in prima linea: nove comuni hanno già attivato il servizio, seguita da Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il modello più diffuso si basa sull’affidamento del servizio a società di sicurezza privata in possesso ex art 134 TULPS selezionate tramite appalti pubblici, con costi variabili in base alla dimensione dei territori.
Il quadro normativo e le sfide aperte
Nonostante i risultati positivi, il sistema soffre la mancanza di una normativa nazionale uniforme. L’Emilia-Romagna rimane l’unica regione con un quadro regolatorio completo, introdotto con la Legge Regionale 24/2003 e aggiornato dalla L.R. 13/2018, che disciplina la figura dello Street Tutor come referente per la sicurezza.
In altre regioni, l’assenza di direttive condivise genera disomogeneità, incertezza giuridica e criticità operative. Da qui la necessità di un coordinamento nazionale che definisca standard formativi, protocolli di intervento e criteri di selezione rigorosi.
Buone pratiche e prospettive future
Casi come Parma, Bologna e Imola sono considerati esempi di eccellenza: qui il modello si è dimostrato efficace non solo nel migliorare la percezione di sicurezza, ma anche nel favorire il dialogo tra cittadini, forze dell’ordine e operatori privati.
Le raccomandazioni emerse dagli studi AISS suggeriscono di potenziare la formazione degli operatori (almeno 40 ore), introdurre un registro nazionale delle imprese abilitate, utilizzare esclusivamente Addetti ai Servizi di Controllo, e sviluppare strumenti tecnologici di supporto come body cam, app di coordinamento e sistemi di geolocalizzazione.
Verso una sicurezza condivisa e sostenibile
Il convegno del 19 novembre rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sul futuro della sicurezza urbana in Italia e sul contributo che la collaborazione tra pubblico e privato può offrire alla costruzione di città più sicure, vivibili e coese.
L’esperienza degli Street Tutor dimostra come la sicurezza partecipata possa diventare un elemento strategico di governance urbana, a patto che venga sostenuta da un quadro normativo solido e da una visione comune tra istituzioni, operatori e cittadini.
Appuntamento: 19 novembre 2025 – Fiera Sicurezza Milano
Ore 14:00 – Spazio Sicurezza Talk, Padiglione 10
Organizzato da AISS
Stand AISS Padiglione 7P – Stand N29
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