L’evoluzione del comparto militare-industriale nordcoreano e la “sponda russa”.
In seguito alla guerra di Corea, durata dal 1950 al 1953, gran parte delle infrastrutture della Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC) risultarono distrutte, ma con il sostegno dell’Unione Sovietica e della Cina le principali strutture industriali furono ripristinate. Sotto questo impulso la Corea del Nord gettò le basi per la creazione di un’industria bellica nazionale. Oggi non solo produce l’intera gamma di armi e di equipaggiamento militare in dotazione alle proprie forze armate, dalle armi leggere ai missili balistici intercontinentali, ma esporta anche attivamente ciò che produce, traendone profitto.
Accanto alla produzione economica civile (“prima economia”), la Corea del Nord ha un comparto di produzione militare definita “seconda economia” e gestita dal Secondo Comitato Economico, organo centrale di coordinamento del comparto militare-industriale del paese. Il Secondo Comitato Economico ha alle dipendenze dieci uffici che presiedono alle rispettive esigenze di produzione, acquisizione e vendita delle diverse tipologie di armamento[1]. Gli uffici esecutivi centrali si trovano nella contea di Kangdong (Pyongyang). Il complesso di Kangdong presenta un livello di protezione molto alto ed è vietato l’accesso anche alle autorità nordcoreane di rango elevato[2]. Gli impianti di produzione sono sparsi in tutta la nazione; di questi, la maggioranza è situata sotto le montagne nella provincia di Jagang[3] il cui territorio montuoso è disseminato di labirinti di bunker, tunnel e vaste fabbriche sotterranee. Ad esempio, la General Tractor Plant di Kanggye, o Fabbrica n. 26, dall’esterno sembra un insieme di normali edifici industriali, mentre all’interno della vicina montagna si trova un complesso sotterraneo su più livelli, accessibile tramite non meno di nove ingressi separati in tunnel. Vale la pena ricordare che il 29 novembre 1991 fu teatro di un’esplosione sotterranea che provocò un enorme numero di vittime:
“L’epicentro dell’incidente, la fabbrica n. 26, altrimenti nota come fabbrica di trattori Kanggye , produce e immagazzina bombe per aerei militari, proiettili di artiglieria e testate nucleari. La fabbrica è considerevolmente più grande di quanto appaia dall’esterno. Il cancello principale e quello posteriore si trovano nei distretti di Kanggye di Bukmun, Nammun, Namchon e Hyangro, mentre il bunker sotterraneo è una struttura a tre piani piena di munizioni e polvere da sparo. Le perquisizioni corporali agli ingressi di questi bunker sotterranei richiedono molto tempo. In genere, le guardie devono cercare meticolosamente accendini, fiammiferi o qualsiasi altra cosa che possa causare un incendio. La causa esatta dell’incidente non è ancora stata determinata. Le autorità nordcoreane hanno affermato che l’incidente è stato opera di spie inviate dal “regime fantoccio sudcoreano degli Stati Uniti”. Una settimana dopo, tuttavia, hanno cambiato versione, attribuendo la responsabilità dell’incidente ai lavoratori che avevano violato l’ordinanza di “divieto di armi”.”[4]
È considerata una delle più grandi fabbriche clandestine di armi del Paese, dato che impiega circa 20.000 persone. Secondo questo modello, in cui gli edifici amministrativi in superficie servono puramente da copertura e tutta la produzione avviene in strutture sotterranee, operano la maggior parte delle strutture per la produzione di manufatti militari. Oltre alle fabbriche, lungo la costa si trovano basi aeree sotterranee e bunker navali sotterranei per proteggere i sottomarini[5].
La scelta di occultare le fabbriche all’interno di catene montuose o nel sottosuolo le rende difficili da individuare e, altresì, da colpire. Attraverso il Secondo Comitato Economico la Corea del Nord ha anche fornito all’Iran e alla Siria le conoscenze tecniche e le risorse umane per costruire impianti di produzione e di sperimentazione sotterranei[6].
Altre industrie per la produzione di armi e delle loro componenti sono situate presso Hamhŭng (provincia dello Hamgyŏng Meridionale), nella contea di P’yŏngwŏn (provincia dello P’yŏngan Meridionale) e nella città di Tokchon nel nord-est del P’yŏngan Meridionale. In particolare, nello Hamgyŏng Meridionale, precisamente nella città di Sinhin, è situata la fabbrica Ryu Kyung-su Tank Plant, che si occupa dell’assemblaggio dii carri armati. L’intelligence sudcoreana la identifica come un importante centro di produzione di due principali tipologie di carri armati: il Chonma-ho e il Pokpung-ho[7]. Gli analisti affermano che è probabile che questo stabilimento collabori con la summenzionata General Tractor Plant di Kanggye[8]. Nel processo di produzione sono coinvolti anche lo stabilimento Seongri Motor, presso Tokchon) e lo stabilimento Kumsong Tractor, presso Nampho, che formalmente producono camion o trattori civili, ma di fatto forniscono telai pesanti e camion per uso militare[9].
Ci sono, poi, delle strutture situate nel distretto di Ryongsŏng (Pyongyang), ma queste possono essere collegate alla Seconda Accademia Nazionale delle Scienze, oggi nota come “Accademia delle Scienze della Difesa Nazionale”. Si tratta di un’organizzazione a livello nazionale responsabile nel settore ricerca e sviluppo, in particolare per quanto riguarda i programmi relativi ai sistemi d’arma avanzati, ai missili e, probabilmente, alle armi nucleari. L’Accademia è coinvolta nell’acquisizione di tecnologia e informazioni dall’estero attraverso organizzazioni subordinate come la Tangun Trading Corporation[10]. L’Accademia delle Scienze della Difesa Nazionale è stata sanzionata dagli Stati Uniti ed è soggetta a controlli sulle esportazioni da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite[11].
All’interno della “prima economia”, il Secondo Comitato Economico mantiene piccole unità produttive in fabbriche come la Sunchon Vinalon nello P’yŏngan Meridionale. Il complesso per la produzione della fibra sintetica vinalon di Sunchon, il più grande del Paese, è entrato in funzione nel 1989. In origine l’intendimento era quello di raggiungere una capacità produttiva di 100.000 tonnellate di fibre sintetiche, 1 milione di tonnellate di carburo di calcio, 750.000 tonnellate di metanolo, 900.000 tonnellate di fertilizzanti azotati, 250.000 tonnellate di soda caustica, 250.000 tonnellate di cloruro di vinile e 400.000 tonnellate di carbonato di sodio all’anno[12]. Il ruolo svolto dal Secondo Comitato Economico riguarderebbe la supervisione della produzione di precursori per le armi chimiche[13]. Il Secondo Comitato Economico gestisce, inoltre, un certo numero di strutture militari nella contea di Kilju (Hamgyŏng Settentrionale), tra cui il sito per i test nucleari di Punggye-ri, nell’area di montuosa di Mantapsan. Presso tale sito si sono svolti i test nucleari del 2006, del 2009, del 2013 e del 2017. I rapporti dei disertori che vivevano nella zona indicano che i residenti soffrono di esposizione alle radiazioni, con alti tassi di cancro e difetti alla nascita sperimentati da coloro che vivono vicino al sito di Punggye-ri[14]. Per la cronaca, nella vicina contea di Hwadae si trova la base missilistica di Musudan-ri, nota come Tonghae Satellite Launching Ground. La struttura appare inattiva, ad eccezione della presenza di quello che sembra essere un piccolo nucleo di persone e imballaggi presso l’edificio di lavorazione e stoccaggio. Nonostante le speculazioni, un lancio spaziale dalla rampa di lancio attuale è altamente improbabile, a causa della necessità di significativi lavori di ristrutturazione. Se la Corea del Nord dovesse effettuare un test missilistico balistico dall’area della struttura di Tonghae, verosimilmente lo farebbe per ragioni politiche e impiegherebbe un lanciatore mobile e non le strutture di lancio esistenti[15].
Se l’attitudine al “riarmo”, parola quanto mai attuale ed abusata in questo periodo, era già il pane quotidiano della dittatura retta da Kim Jong-un, il patto siglato con Mosca prima per la fornitura di armi e munizioni, poi per l’invio di truppe a sostegno dell’”operazione militare speciale” ha dato un’ulteriore spinta a questo peculiare settore economico di un paese poco incline alla produzione del burro, ma molto orientato a quella dei cannoni.
Dopo l’inizio della guerra su vasta scala della Russia contro l’Ucraina, Pyongyang ha notevolmente approfondito la cooperazione tecnico-militare con Mosca. Secondo le stime del sudcoreano Korean Institute for Defense Analysis (KIDA), il sostegno militare fornito dalla RPDC alla Russia ha fruttato a Pyongyang investimenti per oltre 20 miliardi di dollari. La maggior parte di questa cifra è costituita dal costo delle munizioni e delle armi. In particolare, i proiettili di artiglieria nordcoreani coprono fino alla metà del fabbisogno di munizioni dell’esercito russo al fronte[16]. Secondo lo stesso rapporto, la RPDC preferisce ricevere il pagamento sotto forma di armi e tecnologia, scambiando proiettili e missili con moderne armi russe, equipaggiamento militare e know-how che rafforzano il complesso militare-industriale[17].
Una componente fondamentale di questa cooperazione è il trasferimento di tecnologie e attrezzature militari da parte della Russia a Pyongyang. In particolare, la Russia ha già consegnato alla Corea del Nord sistemi missilistici antiaerei e radar per la difesa aerea. Secondo il Consiglio per la sicurezza nazionale della Corea del Sud, nel 2024 i russi hanno fornito alla Corea del Nord sistemi di difesa aerea e missili antiaerei per rafforzare le deboli difese aeree di Pyongyang[18].
La Corea del Nord, dunque, continua ad espandere rapidamente il proprio comparto industriale-militare, incrementando la produzione di proiettili e missili per supportare la Russia nella guerra contro l’Ucraina. La Corea del Nord produce un’ampia gamma di missili con scopi e gittate differenti. In particolare, i missili a corto raggio (SRBM) sono in grado di colpire la Corea del Sud, i missili a medio raggio raggiungono il Giappone e i missili balistici intercontinentali (ICBM) teoricamente sono in grado di colpire persino il territorio degli Stati Uniti. Il leader nordcoreano Kim Jong-un sostiene che l’industria degli armamenti svolge un ruolo importante nell’incremento della potenza di combattimento a fondamento della nazione e, dopo aver ispezionato personalmente le fabbriche per la produzione bellica, ha rilevato che la produzione di munizioni è quadruplicata rispetto alle cifre medie annuali degli anni precedenti[19]. Non solo, dall’analisi delle immagini satellitari risulterebbe che negli ultimi tre anni le più grandi aziende per la produzione di munizioni e missili hanno notevolmente aumentato la superficie sui cui sono presenti le loro infrastrutture, verosimilmente allo scopo di disporre di maggiori impianti da destinare alla produzione stessa. È il caso della Fabbrica n. 125 di Pyongyang, che ha quasi triplicato la propria estensione, passando da 2,5 a 6 chilometri quadrati[20]. Secondo il disertore nordcoreano Ch’oe Ju Hwal, questa fabbrica produce missili[21]. Fonti sudcoreane riportano che le tipologie sarebbero riconducibili allo Hwasong-5, un missile balistico a corto raggio derivato dal missile sovietico R-17 Elbrus, uno dei missili indicati nella Nato con il nome in codice Scud-B; al NoDong o RoDong (noto anche come Hwasong-7), missile balistico a medio raggio e al missile anti-nave Silkworm[22] che, è bene sottolinearlo, è un missile in origine di produzione cinese. Risulta anche che la Taesung Machinery Factory, industria meccanica situata a Nampo specializzata nella produzione di missili a medio raggio, abbia modernizzato la propria infrastruttura e trasferito parte della produzione in tunnel sotterranei[23]. La denominazione di questa azienda è mirata a dissimulare la reale attività svolta[24]: esternamente si presenta come una fabbrica che produce macchine, mentre è noto che produce vari tipi di missili:
“Secondo il KPA Journal, rivista militare nordcoreana, la Taesung Machine Factory, costruita negli anni ’80 a Jamjin-ri, Nampo-si, vicino a Pyongyang, è il più antico impianto di produzione di missili balistici della Corea del Nord e svolge un ruolo chiave nel processo di fabbricazione di missili balistici. Si dice che la fabbrica sia responsabile dell’assemblaggio finale dei componenti dei missili, che solitamente vengono prodotti in altre fabbriche militari. La fabbrica produce anche missili strategici, come il KN-08, che la Corea del Nord espone durante la sua parata militare, ed è nota per il suo coinvolgimento nella produzione dei missili Taepodong e Unha, presentati in precedenza dalla Corea del Nord.”[25]
Nel 2025, la RPDC ha previsto di fornire ai russi almeno 150 missili balistici a corto raggio KN-23, nonché ulteriori obici e sistemi di artiglieria[26]e, in primavera risultava che ne fossero già stati forniti 148 tra KN-23 e KN-24 dall’inizio dell’anno[27].
Il missile balistico tattico Hwasong-11A, noto come KN-23, dunque, è quello su cui vogliamo soffermare la nostra attenzione, in relazione alle previste forniture alle forze armate russe.
All’inizio dell’agosto 2024, il servizio di intelligence nazionale della Corea del Sud ha rivelato che il primo viceministro dell’industria militare della Corea del Nord, Kim Jong-sik, aveva visitato più volte un sito di lancio del missile KN-23, vicino al fronte russo-ucraino[28].
Andriy Kovalenko, capo del Centro per il contrasto alla disinformazione del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, citando l’intelligence ucraina, riferisce della presenza in territorio russo di ingegneri nordcoreani, impegnati nella manutenzione dei missili balistici KN-23 che, a quanto pare, presenterebbero diversi difetti:
“Non partecipano in alcun modo alle ostilità, non sono aerei d’attacco, non sono fanteria, non sono in alcun modo persone che combattono direttamente, accompagnano il carico; tra le altre cose, insegnano all’esercito russo come usare determinati tipi di armi.”[29]
Sempre secondo Kovalenko, oltre agli ingegneri e alle truppe, la Corea del Nord ha inviato in Russia anche personale civile per lavorare nelle fabbriche del complesso militare-industriale:
“Perché, in un modo o nell’altro, ci sono problemi di personale nelle imprese del complesso militare-industriale, riguardo il personale in grado di produrre armi in Russia. Di conseguenza, la Russia sta seguendo l’esempio dell’Unione Sovietica, che un tempo chiamava personale dalla RPDC per alcune imprese.”[30]
Per contro, ci sono indicazioni che la Russia fornisce alla Corea del Nord tecnologie provenienti dal suo settore spaziale e missilistico, utilizzabili per migliorare la precisione e l’affidabilità dei missili balistici[31].
L’aspetto più inquietante è che diverse imprese occidentali, nonostante i vari embarghi e sanzioni applicate a entrambi i paesi, risulterebbero coinvolte nella fornitura di componentistica per l’assemblaggio dei missili. Secondo funzionari militari ucraini, nel 2024 la Russia ha lanciato sull’Ucraina una sessantina di missili KN-23 e KN-24 (Hwasong-11B) nordcoreani, in grado di volare solo perché funzionano con circuiti prodotti in Occidente[32]. Andriy Kulchytskyi, capo del Laboratorio di Ricerca Militare dell’Istituto di Ricerca Scientifica di Competenza Forense di Kiev, ha affermato
“Tutto ciò che serve a guidare il missile, a farlo volare, è composto da componenti stranieri. Tutta l’elettronica è straniera. Non c’è nulla di coreano. L’unica cosa coreana è il metallo, che arrugginisce e si corrode in fretta.”[33]
Un rapporto della Commissione Indipendente Anticorruzione ucraina (NAKO), indica nove produttori occidentali, tra cui aziende con sede negli Stati Uniti, in Svizzera, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, tra fornitori dei componenti cruciali utilizzati nei missili nordcoreani[34]. In particolare, in un altro rapporto, pubblicato dall’organizzazione investigativa Conflict Armament Research (CAR) con sede nel Regno Unito, viene riferito che il 75% delle componenti recuperate da uno dei primi missili nordcoreani lanciati su Karkhiv e analizzate, non potevano essere state assemblate prima del marzo 2023[35], il che suggerisce una consegna alla Corea del Nord avvenuta in tempi rapidi. Il CAR ritiene che il problema principale siano le società di distribuzione intermediarie, non i produttori. Secondo questa organizzazione sono più di 250 le aziende di cui le componenti prodotte cui componenti sono state identificati nei missili nordcoreani. Tuttavia, la maggior parte di questi dispositivi elettronici viene venduta a cinque distributori principali, tutti con sede negli Stati Uniti e in Canada e, pertanto, esorta i responsabili politici a concentrare maggiori sforzi sulla regolamentazione di queste società di distribuzione[36].
Nel frattempo, la Cina mantiene il suo tradizionale ruolo di “ancora di salvezza” economica per la RPDC e, dopo il 2022, questo ruolo è ulteriormente cresciuto. Pechino è il principale fornitore di materie prime, attrezzature industriali, componenti elettronici e pezzi di ricambio per le fabbriche nordcoreane, spesso attraverso schemi semi-legali e clandestini[37]. Anche metalli, prodotti chimici, macchine utensili e attrezzature pesanti vengono contrabbandati dalla Cina nella Corea del Nord, spacciandoli per beni destinati al consumo civile. I commercianti cinesi inviano spesso in Corea del Nord carichi di materie prime che possono essere utilizzate nei progetti di difesa[38].
Arriviamo, allora a qualche conclusione. Grazie alle nuove risorse e tecnologie di cui la RPDC si è dotata dopo il 2022, il ritmo di sviluppo del suo complesso militare-industriale è stato notevolmente accelerato. La produzione di munizioni e missili è aumentata. Ad esempio, da agosto 2023 a marzo 2025, Pyongyang ha potuto spedire alla Russia circa 5 milioni di proiettili di artiglieria di vario calibro[39], in virtù dell’amplieranno dei propri impianti di produzione e, di conseguenza, dalla loro capacità produttiva. Nell’autunno del 2024, Kim Jong-un ha solennemente consegnato 250 nuovi lanciamissili tattici alle unità dell’esercito al confine con la Corea del Sud[40]. Si tratta di una cifra senza precedenti, che indica la produzione in serie di missili balistici a corto raggio e delle relative piattaforme di lancio mobili. Anche se in parte si tratta di propaganda, la portata della produzione di sistemi missilistici nella RPDC ha ormai raggiunto il livello più alto della storia. Gli aiuti esteri hanno fornito alla RPDC risorse essenziali, ovvero materiali e dispositivi elettronici necessari, che hanno consentito l’incremento enorme verificatosi nella produzione bellica di Pyongyang. Oggi la Corea del Nord non solo ha aumentato significativamente la produzione di munizioni e missili, ma ha anche compiuto un salto di qualità nelle capacità del suo comparto militare-industriale, il che influisce sulla crescita delle sue capacità nel settore della Difesa. Se la tendenza attuale continua, il sostegno di Russia e Cina potrebbe trasformare la Repubblica Democratica di Corea in una forza militare ancora più potente, in grado di produrre rapidamente e in serie armi sempre più sofisticate. Con tutto ciò che ne consegue in termini di stabilità a livello globale.
[1] The Second Economic Committee.
https://nkleadershipwatch.wordpress.com/wp-content/uploads/2009/10/thesecondeconomiccommittee.pdf.
[2] Ivi.
[3] Ivi.
[4] K.J. Yoon, Remembering the Kanggye Tractor Factory incident of 1991, Dayly NK, 13/02/2020. https://www.dailynk.com/english/remembering-kanggye-tractor-factory-incident-1991/.
[5] A Stakhiv, Виробництво всього спектру зброї і поставки до Росії: як КНДР перетворюється на потужну воєнну силу. Аналітика Консорціуму оборонної інформації (Produzione dell’intero spettro di armi e consegne alla Russia: come la RPDC si sta trasformando in una potente forza militare. Analisi del consorzio di informazioni sulla difesa), Espreso, 24/04/2025. https://espreso.tv/oborona-ta-bezpeka-virobnitstvo-vsogo-spektru-zbroi-i-postavki-do-rosii-yak-kndr-peretvoryuetsya-na-potuzhnu-voennu-silu-analitika-konsortsiumu-oboronnoi-informatsii.
[6] The Second Economic Committee. Ibidem.
[7] https://www.globalsecurity.org/military/world/dprk/sinhung.htm.
[8] A Stakhiv, ibidem.
[9] Ivi.
[10] https://www.opensanctions.org/entities/NK-ewzgazd5EX5uYqRczunLaf/.
[11] https://main.un.org/securitycouncil/en/sanctions/1718/materials/summaries/entity/korean-tangun-trading-corporation.
[12] https://www.globalsecurity.org/wmd/world/dprk/sunchon.htm.
[13] A. H. Cordesman, A. Hess, The Evolving Military Balance in the Korean Peninsula and Northeast Asia. Volume III. Missile, DPRK and ROK Nuclear Forces and External Nuclear Forces, CSIS, June 2013, p. 45.
[14] B. Harrison, North Korean defectors say nuclear tests have ravaged their health, NBC News, 03/12/2017. https://www.nbcnews.com/news/north-korea/north-korean-defectors-say-nuclear-tests-have-ravaged-their-health-n824521.
[15] J.S. Bermudez, V. Cha, December 2019 Update: Tonghae Satellite Launching Ground, Beyoud Parallel, 17/12/2019. https://beyondparallel.csis.org/december-2019-update-tonghae-satellite-launching-ground/.
[16] J. Kim, North Korea has earned estimated $20B from military support for Russia: Report, NK News, 16/04/2025. https://www.nknews.org/2025/04/north-korea-has-earned-estimated-20b-from-military-support-for-russia-report/.
[17] Ivi.
[18] South Korea official says Russia provided anti-air missile to North Korea, Reuters, 22/11/2024. https://www.reuters.com/world/south-korea-official-says-russia-provided-anti-air-missile-north-korea-yonhap-2024-11-22/.
[19] КНДР різко нарощує виробництво снарядів і зброї для війни росії проти України — Reuters (La Corea del Nord aumenta drasticamente la produzione di proiettili e armi per la guerra della Russia contro l’Ucraina — Reuters), ua.news, 07/05/2025. https://ua.news/ua/world/kndr-rizko-naroshchuie-virobnitstvo-snariadiv-i-zbroyi-dlia-viini-rosiyi-proti-ukrayini-reuters.
[20] Ivi.
[21] https://www.nti.org/education-center/facilities/no-125-factory/.
[22] Ivi.
[23] КНДР різко нарощує виробництво снарядів і зброї для війни росії проти України — Reuters, ibidem.
[24] https://namu.wiki/w/%ED%83%9C%EC%84%B1%EA%B8%B0%EA%B3%84%EA%B3%B5%EC%9E%A5.
[25] 北 무수단 발사로 주목받는 남포 ‘태성기계공장‘ (La fabbrica di macchinari Taesung di Nampo sotto i riflettori per il lancio missilistico della Corea del Nord), Yna, 24/06/2016. https://www.yna.co.kr/view/AKR20160624142800014.
[26] КНДР різко нарощує виробництво снарядів і зброї для війни росії проти України — Reuters, ibidem.
[27]J. McCurry, From ammunition to ballistic missiles: how North Korea arms Russia in the Ukraine war, The Guardian, 25/04/2025. https://www.theguardian.com/world/2025/apr/25/how-north-korea-arms-russia-in-ukraine-war.
[28] A. Boris., Спецпризначенці, інженери і робоча сила. Навіщо КНДР посилає людей на війну в Україну (Forze speciali, ingegneri e manodopera. Perché la RPDC manda la gente in guerra in Ucraina?), VoA, 18/10/2024. https://www.holosameryky.com/a/pivnichna-koreja-vijna-rosija-rnbo-budanov-rozvidka-kim-chen-yn-putin/7827570.html.
[29] Ivi.
[30] Ivi.
[31] Y.G. Kim, Experts: Russian technology could enhance North Korea’s ICBM capabilities, VoA, 08/01/2025. https://www.voanews.com/a/experts-russian-technology-could-enhance-north-korea-s-icbm-capabilities/7930508.html.
[32] D. Tarasova-Markina, L. Kent , N. Paton Walsh, V. Butenko, Ukraine is being hit with a surge of attacks using North Korean missiles. Western components help make it possible, CNN, 23/11/2024.
[33] Ivi.
[34] Western Companies’ Recently Manufactured Components Found in a North Korean Missile Shot Down in Ukraine, NAKO, 17/10/2024. https://nako.org.ua/en/research/u-pivnicnokoreiskii-raketi-yaku-zbili-v-ukrayini-je-neshhodavno-virobleni-komponenti-zaxidnix-kompanii.
[35] North Korean missile relies on recent electronic components, CAR, February 2024. https://storymaps.arcgis.com/stories/0814c6868bbd45a98b15693a31bd0e7f.
[36] D. Tarasova-Markina, L. Kent , N. Paton Walsh, V. Butenko, ibidem.
[37] A. Gerut, Chinese companies are secretly powering North Korea’s global IT workers scheme, Fortune, 14/05/2025. https://fortune.com/2025/05/14/chinese-companies-secretly-assist-north-korean-it-workers-scheme-infiltrating-fortune500/.
[38] J. Choi, Y. Choi, North Korea’s 2023 Trade with China: Analysis and Forecasts, World Economy Brief, 0/03/2024, Vol. 14, n. 09.
[39] G. Santevecchi, Putin in Nord Corea: da Kim già 5 milioni di proiettili per i cannoni russi. Perché è un segnale anche per la Cina, Corriere della Sera, 17/06/2024. https://www.corriere.it/esteri/24_giugno_17/putin-in-nord-corea-kim-lo-accoglie-da-compagno-d-armi-e-di-5-milioni-di-munizioni-per-i-cannoni-russi-34036bd6-9e80-426b-a0ec-e8092f724xlk.shtml.
[40] La Corea del Nord ha detto che sposterà 250 lanciamissili al confine con la Corea del Sud, Il Post, 05/08/2024. https://www.ilpost.it/2024/08/05/corea-del-nord-invio-missili-corea-del-sud/.
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In seguito alla guerra di Corea, durata dal 1950 al 1953, gran parte delle infrastrutture della Repubblica Popolare Democratica di Corea (RPDC) risultarono distrutte, ma con il sostegno dell’Unione Sovietica e della Cina le principali strutture industriali furono ripristinate. Sotto…
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