Santa Barbara: la martire di Nicomedia patrona di chi affronta il pericolo
Il 4 dicembre ricorre la festa di Santa Barbara, figura di straordinaria importanza per le Forze Armate italiane e per tutti coloro che, per professione, affrontano quotidianamente il rischio della morte improvvisa. La martire di Nicomedia rappresenta da secoli il simbolo della serenità di fronte al pericolo, della fede incrollabile e del sacrificio supremo.
Le origini: dalla Bitinia alla Sabina
Secondo la tradizione agiografica, Barbara nacque a Nicomedia, nell’attuale İzmit in Turchia, nel III secolo dopo Cristo. Figlia del ricco pagano Dioscoro, collaboratore dell’imperatore Massimiano Erculeo, venne cresciuta in isolamento all’interno di una torre per preservarne la bellezza dai pretendenti. Tra il 286 e il 287 la famiglia si trasferì presso una villa rustica a Scandriglia, nell’odierna provincia di Rieti.
Durante la prigionia, Barbara abbracciò segretamente la fede cristiana e fece aggiungere alla torre una terza finestra, simbolo della Trinità. Quando il padre scoprì la conversione, la denunciò al prefetto Marciano. Il processo iniziò il 2 dicembre: Barbara difese strenuamente il proprio credo, esortando tutti i presenti ad abbandonare il paganesimo. Sottoposta a torture atroci, rimase salda nella fede.
Fu il padre stesso ad eseguire la sentenza capitale il 4 dicembre. Immediatamente dopo la decapitazione, un fulmine si abbatté su Dioscoro, uccidendolo all’istante. Da questo episodio deriva l’invocazione della Santa contro i fulmini, il fuoco e la morte improvvisa.
I patronati militari
La prigionia nella torre associò la figura di Barbara alle fortificazioni e al loro impiego bellico. La morte fulminea del carnefice la rese protettrice contro le esplosioni e i colpi d’artiglieria. Secondo l’Enciclopedia Treccani, Santa Barbara è patrona degli artiglieri almeno dal 1529.
I depositi di armi e munizioni sulle navi da guerra vengono denominati “santabarbara” in suo onore, tradizione consolidatasi dopo l’invenzione della polvere da sparo. Come scrisse Padre Alberto Guglielmotti, ciascun magazzino di munizioni ha sempre esposto un’immagine della Santa “perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti”.
La Marina Militare italiana venera Santa Barbara fin dalle Marine preunitarie. La Regia Marina confermò ufficialmente il patronato nel 1861 e Papa Pio XII, con Breve Pontificio del 4 dicembre 1951, la proclamò solennemente Celeste Patrona della Marina Militare.
Santa Barbara è patrona dell’Arma di Artiglieria e dell’Arma del Genio dell’Esercito Italiano, degli artificieri, dei cannonieri e dei genieri. Numerose caserme portano il suo nome: quella di Anzio, sede della Brigata RISTA-EW, la Scuola di Artiglieria Contraerei di Sabaudia e la sede dell’Artiglieria a Cavallo di Milano.
I patronati civili
Secondo il Ministero dell’Interno, Santa Barbara è patrona dei Vigili del Fuoco, la cui preghiera recita: “La nostra vita è il fuoco, la nostra fede è Dio per Santa Barbara Martire”. La Santa protegge inoltre minatori, fuochini, pirotecnici, architetti, muratori, tagliapietre, campanari, carpentieri, armaioli, metallurgici, ombrellai, tessitori, stradini e cantonieri. È invocata a protezione di torri e fortezze.
Le tradizioni del 4 dicembre
Ogni anno, sulle Unità Navali si svolge una cerimonia particolarmente sentita che include l’offerta di un fascio di rose rosse al primo Direttore del Tiro. A bordo sopravvive inoltre lo scambio dei ruoli tra il personale imbarcato, retaggio degli antichi Saturnalia romani.
La venerazione di Santa Barbara trascende i confini nazionali: è tra le sante più celebrate nel mondo, dal Sud America all’Asia. La sua iconografia la rappresenta con una torre a tre finestre e talvolta con cannoni che richiamano il legame con l’artiglieria.
Nel giorno della sua festa, chi serve la Patria in mare, chi opera con gli esplosivi, chi combatte gli incendi e chi lavora nelle profondità della terra si ritrova unito nel ricordo di una giovane donna che affrontò il martirio con la serenità di chi sa che la fede vince sulla paura.
Note
¹ Marina Militare Italiana, “Santa Barbara – Patrona della Marina Militare”, marina.difesa.it
² Ministero dell’Interno, “La storia di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco”, interno.gov.it
³ Enciclopedia Treccani, voce “Bàrbara, santa”
⁴ P. Alberto Guglielmotti, citato in Marina Militare, documentazione storica
⁵ Breve Pontificio di Pio XII, 4 dicembre 1951
⁶ Esercito Italiano, “L’Esercito celebra Santa Barbara”, esercito.difesa.it
⁷ ANGET – Associazione Nazionale del Genio e Trasmissioni, “Il Culto di Santa Barbara Patrona dell’Arma del Genio”
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Il 4 dicembre la Marina Militare, l’Artiglieria, il Genio, gli artificieri e i Vigili del Fuoco celebrano la loro protettrice
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