I Ranger del 4° reggimento alpini paracadutisti “Monte Cervino”: l’eccellenza italiana nelle operazioni speciali in ambiente montano e artico
Nel panorama delle Forze Speciali italiane, il 4° reggimento alpini paracadutisti “Monte Cervino” rappresenta un unicum assoluto: è l’unica unità dell’Esercito Italiano che coniuga le competenze tipiche della specialità alpina con le capacità delle aviotruppe, risultando l’unico reparto specificatamente designato e qualificato per condurre operazioni in ambiente montano e artico.
Le radici storiche del reggimento affondano nel glorioso 4° reggimento alpini, costituito nel 1882. Durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1915, venne formato il battaglione alpini “Monte Cervino”, che si distinse sui fronti più impervi delle Alpi, venendo insignito di una Medaglia d’Argento al Valor Militare. Fu in quei giorni che i soldati russi coniarono per gli alpini sciatori il soprannome di “Satanas Bjieli” – i Diavoli Bianchi – per la loro temibile efficacia in combattimento durante la Campagna di Russia.
Il concetto moderno di alpino paracadutista nasce nel 1952, con la formazione dei primi plotoni alpini paracadutisti nelle brigate alpine. Nel 1964 questi nuclei confluiscono nella compagnia alpini paracadutisti del 4° corpo d’armata alpino, con sede a Bolzano. La svolta decisiva arriva nel 1996, quando la compagnia viene elevata a battaglione alpini paracadutisti “Monte Cervino”, ricevendo nello stesso anno la Bandiera di Guerra.
Nel 1999 il reparto consegue la prestigiosa qualifica “Ranger”, entrando a pieno titolo tra le Forze per operazioni speciali. Il 25 settembre 2004 il battaglione viene elevato a reggimento, ereditando le tradizioni del storico 4° reggimento alpini. Dal gennaio 2011 il reparto ha sede presso la caserma “Duca” di Montorio Veronese, mentre dal 2018 è ufficialmente parte delle Forze Speciali delle Forze Armate italiane.
Un cambiamento simbolico significativo è avvenuto nell’ottobre 2024, quando i Ranger del “Monte Cervino” hanno sostituito il tradizionale berretto da montagna “norvegese” con il basco verde, segno distintivo dell’appartenenza al COMFOSE.
Struttura e dipendenza gerarchica
Il 4° reggimento alpini paracadutisti dipende dal Comando delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE), insieme al 9° reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin” e al 185° reggimento paracadutisti ricognizione acquisizione obiettivi “Folgore”. A livello interforze, il COMFOSE risponde al COFS (Comando interforze per le operazioni delle Forze Speciali), con sede presso l’aeroporto di Roma-Centocelle.
La struttura del reggimento comprende il comando con le sezioni personale, OAI, logistica e amministrazione, la compagnia comando e supporto logistico, la compagnia corsi, deputata alla formazione degli aspiranti Ranger, e il battaglione Ranger “Monte Cervino”, vera pedina operativa dell’unità. Nel 2021 è stato inoltre ricostituito il battaglione supporto operativo alpini paracadutisti “Intra”.
La presenza della compagnia corsi rappresenta un elemento distintivo rispetto ad altri reggimenti di fanteria, poiché qui si forma il personale attraverso un percorso che dura circa due anni, al termine del quale gli operatori qualificati vengono trasferiti al battaglione Ranger.
Missione e compiti operativi
Il “Monte Cervino” nasce con l’esigenza di affiancare il 9° reggimento “Col Moschin” con un reparto in grado di supportarne le operazioni. In quanto unità Tier-2 delle Forze Speciali, al reggimento è richiesto di condurre azioni dirette in profondità, incursioni e sabotaggi contro obiettivi di elevato valore strategico-tattico.
I compiti essenziali includono operazioni di fanteria leggera specializzata in situazioni ad alto rischio, supporto alle Forze Speciali Tier-1, prontezza operativa con preavvisi minimi in qualsiasi tipologia di terreno e condizione meteorologica. Il reparto può infiltrarsi ed esfiltrarsi dalla zona operazioni con metodi terrestri, aerei o anfibi.
Tra le capacità peculiari del reggimento figurano le operazioni antiterrorismo e controinsurrezione in aree montuose, l’infiltrazione dietro le linee nemiche per attività di ricognizione e sabotaggio, e l’assistenza umanitaria in zone difficilmente accessibili. Gli operatori Ranger forniscono inoltre Close Protection Team per la protezione di personale militare di livello strategico-politico in missione all’estero.
L’iter formativo: diventare Ranger
L’addestramento per entrare nel 4° reggimento è tra i più selettivi e impegnativi delle Forze Armate italiane. Le prove di preselezione fisica sono unificate con quelle per il “Col Moschin”, il 185° RAO e il 26° reparto elicotteri operazioni speciali.
La selezione iniziale dura due settimane e rappresenta una prima scrematura dei candidati. Chi supera questa fase accede alla specializzazione Ranger, che dal 2011 ha una durata di 47 settimane. Il corso Ranger vero e proprio si articola in 15 settimane suddivise in cinque moduli, con attività giornaliere che si protraggono per 10–12 ore, spesso anche nelle ore notturne.
Al termine del percorso formativo, che vede normalmente qualificarsi poco più di una decina di candidati, gli operatori ricevono il brevetto Ranger, simboleggiato dal caratteristico coltello di specialità. Da quel momento inizia l’assegnazione al battaglione “Monte Cervino” e la possibilità di impiego in Teatro Operativo.
La formazione non si esaurisce con la qualifica. Gli operatori continuano a implementare le loro capacità attraverso attività di mantenimento che comprendono aviolanci in Tecnica della Caduta Libera, addestramento al combattimento urbano ravvicinato e attività specifiche come il canyoning.
Equipaggiamento e armamento
I Ranger del “Monte Cervino” dispongono di un armamento all’avanguardia. L’arma principale è la carabina Colt M4 S.O.P.MOD., equipaggiata con lanciagranate M203, ottiche ACOG e puntatori laser AN/PEQ 2. In dotazione anche il G36 della Heckler & Koch e lo Steyr AUG.
Per le pistole mitragliatrici, il plotone ricognizione utilizza gli Heckler & Koch MP5 SD. L’arma da fianco standard è la Beretta 92FS, mentre come armi d’appoggio vengono impiegate le Minimi in calibro 5,56 mm e le MG42 in calibro 7,62 mm.
Per la mobilità, il reggimento utilizza motociclette enduro, Land Rover AR90, Fiat VM90, VTLM Lince, VBL Puma 4×4 e il veicolo cingolato blindato modulare BV 206.
Impiego operativo
Il 4° reggimento ha accumulato una significativa esperienza operativa nei principali teatri internazionali. Nel 2002 è stato tra i primi reparti italiani impiegati in Afghanistan nelle operazioni successive agli attentati dell’11 settembre. Personale del reggimento è stato successivamente impiegato in Iraq nel 2004.
Gli operatori Ranger sono stati impiegati anche in Libano nell’ambito della missione UNIFIL, contribuendo alla sicurezza delle forze di pace e supportando operazioni di intelligence e ricognizione. Il reggimento ha fornito personale anche per la missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia.
Sul territorio nazionale, i Ranger sono impiegati come Joint Rapid Response Forces e hanno partecipato ad attività di supporto alla popolazione civile, come durante le emergenze sismiche e le imponenti nevicate in Abruzzo.
Il 4° reggimento alpini paracadutisti “Monte Cervino” rappresenta un patrimonio di eccellenza delle Forze Armate italiane. La combinazione unica di competenze alpine e capacità paracadutistiche, unita alla qualifica Ranger e all’addestramento per operazioni in ambiente artico, ne fa un asset strategico insostituibile per la Difesa nazionale e per gli impegni internazionali dell’Italia.
In un contesto geopolitico sempre più caratterizzato da minacce ibride e dalla necessità di proiettare capacità speciali in scenari complessi e remoti, i “Diavoli Bianchi” del XXI secolo continuano a rappresentare quella tradizione di eccellenza, sacrificio e professionalità che ha sempre contraddistinto le truppe alpine italiane.
La Festa del Reggimento si celebra il 18 maggio, anniversario della battaglia di Monte Vodice del 1917, a ricordare che le radici della modernità affondano sempre nella storia e nel valore di chi ci ha preceduto.
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Nel panorama delle Forze Speciali italiane, il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Monte Cervino” rappresenta un unicum assoluto: è l’unica unità dell’Esercito Italiano che coniuga le competenze tipiche della specialità alpina con le capacità delle aviotruppe, risultando l’unico reparto specificatamente designato e qualificato per condurre operazioni in ambiente montano e artico.
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