Baghdad vara nuove operazioni contro lo Stato Islamico
Le Iraqi Security Forces (ISF) hanno lanciato una nuova operazione contro Isis nelle aree desertiche a nord di Baghdad. Le manovre, a cui partecipano centinaia di soldati iracheni supportati da Inherent Resolve, coinvolgono il quadrante tra le province di Salahaddin e Diyala. In particolare, le montagne Hamrin e la valle Zaghitoon, dove si ritiene siano nascoste grosse sacche di resistenza IS.
Intanto, la Coalizione si prepara a creare un centro di advising a Erbil, che si aggiungerà a quello nella capitale. Vi opereranno militari e consiglieri di 15 nazioni, che forniranno supporto specializzato alle ISF in tutte le fasi delle operazioni contro i jihadisti. Dalla pianificazione all’esecuzione.
La sua creazione fa parte del piano della Coalizione di ridurre la sua presenza militare nel paese mediorientale, rimodulandola per venire incontro alle richieste di know-how mirato da parte delle truppe locali (la missione infatti si è trasformata nel Military Assistance Group, MAG).
Nel frattempo, nell’ovest dell’Iraq continua l’operazione Lions of Jazeera-1. Le ISF stanno dando la caccia ad alcune cellule IS che si nascondono nell’area desertica a nord dell’Eufrate. Le manovre anti-IS, cominciate solo pochi giorni fa, hanno già visto distruggere sette case-rifugio dei jihadisti, un tunnel e numerosi esplosivi. Inoltre, hanno causato la morte di diversi miliziani e la cattura di molti altri.
L’ultimo strike, effettuato peraltro da Inherent Resolve, ha portato alla distruzione di una caverna e tre rifugi dei terroristi a Wadi Al-Shai. Colpite anche postazioni dei fondamentalisti a Baiji e Salahaddin. Infine, a Kirkuk, le forze anti-terrorismo hanno arrestato un elemento di spicco del gruppo, considerato ai vertici in ambito logistico e di supporto alla rete nel paese mediorientale
Foto ISF e al-Jazeera