Il ministro francese Florence Parly fa il punto sulla Task Force Takuba
Il ministro delle Forze Arnate francese, Florence Parly, ha tenuto il 20 gennaio un’audizione davanti alle commissioni Esteri, Difesa e Forze Armate del Senato in cui è stato fatto il punto sull’Operation Barkhane che vede impegnate da 8 anni le forze francesi nel Sahel.
Nell’intervento il ministro Parly ha fornito anche alcuni dettagli sulla Task Force Takuba di forze speciali francesi ed europee che sta costituendosi nella regione e a cui parteciperà anche l’Italia.
“Si tratta quindi di una forza completamente nuova, composta da forze speciali europee, che intende addestrare e poi accompagnare le forze maliane nella loro lotta al terrorismo” ha detto il ministro. “Condividiamo il nostro know-how con le forze maliane, le addestriamo a muoversi, proteggersi e reagire in caso di attacco, a rispettare le regole del diritto internazionale umanitario e il diritto dei conflitti armati.
Ciò che è più innovativo è il supporto al combattimento, in tre fasi: insegniamo loro a pianificare un’operazione, a condurla sul campo e ad analizzarne i risultati.
In concreto, stiamo combattendo insieme: i maliani avanzano in coppia con i soldati europei, imparano a usare la rete radio, coordinano le capacità a loro disposizione, pianificano i rifornimenti di acqua o benzina, e ovviamente agiscono per combattere i terroristi”
Alla TF Takuba hanno aderito 8 partner europei: Svezia, Repubblica Ceca, Estonia, Italia, Danimarca, Portogallo, Belgio e Paesi Bassi e “va ricordato che siamo politicamente supportati da Germania, Norvegia e Gran Bretagna”.
Dal 15 luglio Takuba è una realtà operativa e ha iniziato la sua missione con un primo schieramento franco-estone, composto da 50 soldati (28 francesi, 22 estoni) e già impegnato nelle operazioni condotte da Barkhane in ottobre.
“Il battesimo del fuoco della TF Takuba è avvenuto pochi giorni fa nella regione di Ansongo vicino al confine con Mali e Niger.
Un secondo task group, franco-ceco, ha appena completato il suo dispiegamento, ha già iniziato l’addestramento con un’unità maliana e presto sarà operativo” ha illustrato Madame Parly nella sua audizione.
Il ministro ha aggiunto che anche il contingente svedese di 150 militari con 3 elicotteri, un aereo da trasporto tattico e un reparto di forze speciali ha iniziato il suo dispiegamento a Ménaka.
Altri contributi sono annunciati per i prossimi mesi da Danimarca, Portogallo, Ucraina, Grecia, Ungheria e Italia. Circa il contingente italiano il ministro Parly ha precisato che “il Parlamento di Roma ha autorizzato lo scorso luglio il dispiegamento di un contingente fino a 200 soldati e 8 elicotteri. L’Italia sta attualmente continuando la sua pianificazione per dispiegare le forze da marzo di quest’anno.
Takuba è e continuerà ad essere una priorità per gli eserciti nel 2021, così come l’addestramento delle forze armate saheliane” ha concluso il ministro ricordando che le forze dell’Operation Barkhane hanno addestrato dal 2014 ben 17.000 soldati degli eserciti dei paesi del G5 Sahel di cui 6.000 solo nel 2020.