Nel 2006 la Iveco Defence Vehicles decise di sviluppare un nuovo mezzo anfibio che completasse la gamma di veicoli 8×8 che già comprendeva il Centauro e il VBM Freccia. Ancora non vi erano dei requisiti operativi specifici, ma era evidente che presto sarebbe stato necessario sostituire gli M113 e i VCC-1 Camillino. La casa di Bolzano intendeva creare un mezzo con elevati doti marine, in grado di operare in mare con forza 3, ma pur sempre con ottima mobilità sulla terra e con anche la possibilità di essere aviotrasportato da velivoli come il C-130. Il veicolo doveva avere, quindi, pesi e volumi attentamente studiati e distribuiti per soddisfare questi requisiti, arrivando a un peso a vuoto di 15 t, con la possibilità di avere diversi allestimenti e protezioni aggiuntive, per un peso massimo di 24 t. Nel 2009 è stato presentato il prototipo, denominato SuperAV (Surface Performance Amphibious Vehicle), che sfrutta la meccanica di Centauro e Freccia, ma con un nuovo motore CURSOR 13 da 6 cilindri in linea e da 540 CV, associato ad un cambio automatico ZF a 7 marce in avanti e una retromarcia.
Nonostante la necessità di sostituire mezzi ormai vecchi (per i quali non era sufficiente l’Iveco LMV), da parte delle Forze Armate non ci furono contributi a questo progetto. Nel 2012 la Iveco DV, insieme alla Oto Melara presentò un prototipo di VBA, sviluppato con fondi privati e ottenuto accoppiando al SuperAV una nuova torretta a comando remoto Hitfist OWS, prodotta a La Spezia da Oto Melara. Tuttavia, a causa di ristrettezze economiche, non si giunse all’approvazione del progetto, né a porre requisiti specifici.
Il programma “Amphibious Combat Vehicle”
Gli Stati Uniti necessitavano di un veicolo che potesse sostituire i vecchi AAV7, garantendo migliore mobilità sia in acqua, sia a terra, maggiore potenza di fuoco e maggiori protezioni. Il progetto era affidato alla General Dynamics e si chiamava AAAV (Advanced Amphibious Assault Vehicle), poi cambiato in EFV (Expeditionary Fighting Vehicle). Doveva essere mosso a cingoli, armato di un cannoncino da 30 mm e avere una velocità di 72 km/h e in acqua di 20 nodi. Iniziò, però, a mostrare diversi difetti e finì per essere cancellato nel 2012. In sostituzione del progetto nacquero due differenti programmi: MPC (Maritime Patrol Carrier) e ACV (Amphibious Combat Vehicle), per i quali si iniziò a manifestare interesse per il SuperAV. Così la Iveco decise di presentarsi al progetto in collaborazione con la BAE Systems (disponente di diversi stabilimenti in America) e lo USMC rilasciò un contratto da 3,5 milioni di dollari a quattro aziende candidate, quali la ditta di Bolzano, la Lockheed Martin con il Patria AMV, la SAIC con il Terrex e la General Dynamics. Nel 2013 si dovette far fronte a problemi finanziari, per ridurre i quali fu abolito l’MPC, lasciando l’ACV, mentre la Iveco passò a evolvere il veicolo per il requisito americano di più passeggeri. Il 24 novembre 2015 furono nominati come i due progetti finalisti il SuperAV e il SAIC Terrex 2. BAE ha ricevuto un contratto da 103,8 milioni $ per costruire 16 veicoli entro la fine del 2016 per i test, da iniziare nel 2017 e della durata di un anno. La compagnia progetta di costruire i suoi prototipi ACV nello stabilimento di York, in Pennsylvania. Nel 2018 verrà scelto un vincitore finale per costruire 204 veicoli, con l’entrata in servizio nel 2020 e tutti consegnati entro il 2023. Nel giugno 2018 la scelta è stata a favore di BAE Systems, con un contratto di 198 milioni di dollari, per costruire i primi 30 esemplari entro l’autunno 2019 e di svolgere nel 2020 i test operativi e valutativi. Alla prima fase per i 204 ACV 1.1 ne seguirà una seconda con gli ACV 1.2 in versione potenziata per sostituire gli attuali 870 veicoli anfibi. A fine gennaio 2020, presso la base USMC di Camp Pendleton, sono stati testati 5 esemplari per simulare un’operazione di sbarco da una nave di classe San Antonio. I test sono durati 3 giorni, con un mare anche allo stato 4 (mare piuttosto mosso), riuscendo a concludersi con ottimi risultati. Il 15 ottobre 2020 Iveco ha annunciato che la prima serie di 18 ACV è stata consegnata a un plotone dei Marines dopo cinque anni di test di sviluppo. Il 10 dicembre 2020 BAE Systems e il Corpo dei Marines hanno annunciato l’avvio alla produzione a tasso pieno, con una prima serie di 36 esemplari, che dovrebbe aumentare a 72 all’inizio del 2021 e successivamente a 80 veicoli all’anno per cinque anni.
Come presentato nel 2009, il SuperAV presentava la stessa trasmissione ad H, i riduttori, le ruote e i gruppi montati già su Centauro e Freccia, ma con un nuovo motore CURSOR 13 da 6 cilindri in linea e da 540 CV, associato ad un cambio automatico ZF a 8 marce, di cui una retromarcia. Rispetto al VBM lo scafo era pesantemente modificato, con una conformazione compatta e più stretta, come necessario per le doti anfibie e avio-trasportabile. Si aggiungevano un frangiflutti, uno snorkel e due eliche posteriori, che conferivano una velocità in mare di 5,5 nodi. La configurazione del veicolo era classica, con il gruppo propulsore posto anteriormente ed il vano di trasporto nella parte centro-posteriore dello scafo. Le dimensioni consentivano di ospitare 12 passeggeri e il pilota, con questi posto anteriormente a sinistra con il capo-carro e il mitragliere. Nella versione presentata nel 2012 è stata aggiunta una torretta Hitfist OWS, armata con una mitragliatrice da 25 o 30 mm e con la possibilità di lanciare missili anticarro, oltre che con telecontrollo per far rimanere il tiratore all’interno del veicolo.
Come su Freccia e Centauro, il mezzo mantiene lo schema di trasmissione ad H, costituita da due alberi di trasmissione posti ai lati, garantendo una maggiore abitabilità interna e riducendo i rischi di perforazione dello scafo in seguito ad un’esplosione. Tramite un rinvio, a ogni singola ruota è ingranato un semiasse, mentre le otto sospensioni regolabili sono collegate al braccio oscillante in una corazza cilindrica. La base ha una struttura a intercapedine per favorire la navigazione e anti-mina. Il motore è un 6 cilindri CURSOR 16 con potenza di 700 CV e la possibilità di disporre per usi civili dell’alimentazione Natural Gas. È un motore posto anteriormente a 24 valvole comandate in coppia con un turbocompressore a geometria variabile. Per l’impiego su terra dispone di una grossa griglia come presa d’aria laterale, mentre in navigazione utilizza uno snorkel sopra la linea di galleggiamento con la possibilità di essere esteso. Le prestazioni includono una velocità in acqua di 8 nodi, mentre sulla terra può superare i 100 km/h ed un’autonomia di 800 km. Nelle sue dimensioni dispone di 4 uscite, delle quali 3 botole e una pedana di servizio posteriore. Rispetto al SuperAV è incrementato anche il numero di passeggeri, passando da 12 più il pilota a 13 più 3 dell’equipaggio.
Il Superav 8 × 8 è un veicolo corazzato anfibio (APC) sviluppato dalla società italiana Iveco Defence Vehicles.
Inizialmente progettato per soddisfare le esigenze dell’Esercito Italiano, il veicolo viene ora offerto principalmente per i mercati di esportazione.
Superav offre un’elevata mobilità e una protezione superiore per le forze armate che operano in scenari di battaglia impegnativi.
Il veicolo è adatto per operazioni anfibie in particolare, con il sistema di propulsione a getto d’acqua che consente al veicolo di raggiungere una velocità di 5 km / h in acqua.
Ordini e consegne di
“Superav offre elevata mobilità e protezione superiore per le forze armate che operano in scenari di battaglia impegnativi”.
L’esercito brasiliano ha già firmato un contratto da 2,5 miliardi di euro con Iveco America Latina nel dicembre 2009, per 2.044 veicoli corazzati da trasporto 6 × 6 VBTP-MR (Urutu III), basati sul veicolo Superav.
Superav 8 × 8 è stato offerto alle Forze Armate Italiane nel 2010. La Forza di atterraggio italiana ha un requisito per 600 veicoli per sostituire la sua serie M113 di veicoli anfibi.
Nell’agosto 2011, Iveco Defence Vehicles e BAE Systems hanno stipulato un accordo di collaborazione per offrire una piattaforma anfibia per il programma di trasporto personale (MPC) del Corpo dei Marines americani.
In base all’accordo, Iveco e BAE Systems svilupperanno un nuovo veicolo basato sull’Iveco Superav 8 × 8 APC per il programma MPC.
Il design flessibile del veicolo consente ai produttori di costruire molte varianti basate sulla piattaforma comune. Il veicolo è disponibile come veicolo da combattimento corazzato per trasporto personale, veicolo anticarro, porta mortaio, veicolo ingegnere, veicolo di soccorso, ambulanza e veicolo posto di comando.
Il Superav incorpora uno scafo in acciaio monoscocca ad alta durezza. Il veicolo viene consegnato in due diverse larghezze di carrozzeria, 2,7 me 3 m.
Può ospitare 13 occupanti compreso un autista e 12 soldati. Il veicolo è dotato di botole da tetto e porte posteriori per l’entrata e l’uscita delle truppe. Ha:
- una lunghezza di 7,92 m,
- una larghezza massima di 3 m;
- un’altezza di 2,3 m;
- un peso di combattimento lordo di 24 t.
È dotato di attrezzature standard tra cui sistema di aria condizionata, sistema NBC, sistema di rilevamento e soppressione di incendi o esplosioni e sistema di gonfiaggio centrale dei pneumatici.
Il Superav può essere armato con una gamma di sistemi d’arma fino a un calibro di 40 mm. Il veicolo può adottare vari sistemi d’arma tra cui stazioni e torrette controllate a distanza.
Il design del telaio e dello scafo del Superav fornisce alti livelli di protezione contro il fuoco di armi leggere, schegge di proiettili di artiglieria, attacchi di mine e IED senza limitare la sua capacità anfibia.
Il veicolo può essere fissato con kit di armature aggiuntivi per una protezione aggiuntiva. Il Superav offre un’elevata protezione, sebbene abbia un peso lordo inferiore nella sua classe. La sopravvivenza è ulteriormente migliorata con i sistemi antincendio e anti-esplosione a bordo.
Il Superav è installato con sistemi di protezione attivi e passivi applicati senza variare l’aspetto del veicolo. Il veicolo è dotato di otto lanciagranate fumogene.
Motori e mobilità
Il Superav è alimentato da un motore diesel multifuel turbocompresso Iveco Cursor 13 6L accoppiato con un cambio ZF 7HP902 (sette avanti e uno indietro). “Il Superav 8 × 8 è un veicolo corazzato anfibio per trasporto personale (APC) sviluppato dalla società italiana Iveco Defence Vehicles”.
Il motore sviluppa una potenza di 500-560 CV. Il rapporto peso / potenza del veicolo è di 21,5 CV / t. Il motore e la trasmissione derivano dalla famiglia di veicoli Centauro collaudata in combattimento per offrire i vantaggi di un sistema di produzione COTS.
Il Superav ha una velocità massima su strada di 105 km/h. L’elevata capacità di carburante e acqua a bordo consente al veicolo di viaggiare su distanze significative. Il veicolo può percorrere 500 miglia su terreno e 40 miglia in modalità anfibia.
Le eliche indipendenti ad azionamento idraulico consentono le operazioni anfibie fino a uno stato di mare di due. Il sistema di gonfiaggio centrale dei pneumatici e le forature montate sul veicolo garantiscono mobilità tattica e accessibilità al terreno.
La sospensione idropneumatica e indipendente consente al guidatore di regolare l’altezza da terra, inclinare il veicolo durante il carico e lo scarico, mettere in scena il veicolo mentre spara su un terreno in pendenza e ridurre l’altezza per adattarsi a un aereo da trasporto C-130 Hercules.
IL NUOVO “SUPERAV LAND”
Il nuovo mezzo blindato presenta un design sviluppato dall’anfibio SUPERAV 8×8, vincitore del programma ACV (Amphibious Combat Vehicle) dell’US Marine Corps, che vede quale capocommessa BAE Systems in collaborazione con Iveco Defence, ed attualmente in fase di produzione e consegna.
Il SUPERAV Land è stato sviluppato in modo indipendente a partire dal design del SUPERAV 8×8 anfibio; lo scopo era quello di fornire un veicolo modulare per operazioni terrestri con un livello di protezione e sopravvivenza più elevato, sfruttando la dimostrata affidabilità della famiglia di mezzi 8×8 dell’azienda, valutata e dimostrata sul campo con migliaia di ore di test prestazionali e capacitivi. Sfruttando le soluzioni tecniche applicate alla famiglia di veicoli blindati 8×8 in servizio ed in fase di consegna come il Centauro 2, la società Iveco Defence ha sviluppato un mezzo basato sullo stesso scafo e soluzioni tecniche del modello anfibio e della famiglia 8×8 a partire dalla driveline con trasmissione ad H, ma ottimizzato per l’impiego terrestre con prestazioni più spinte in termini di piattaforma e protezione.
Avrà una lunghezza e larghezza rispettivamente di 8,3 e 3,1 metri, un’altezza complessiva dello scafo di 2,6 metri ed un’altezza da terra di 0,43 metri; il SUPERAV Land avrà un peso a vuoto di 26 toni. ed è in grado di trasportare fino a 4.000 kg per un peso in configurazione di combattimento pari a 30 ton. Il veicolo è caratterizzato da un elevata flessibilità di configurazione, che comprende le varianti per trasporto personale, veicolo da combattimento di fanteria, posto comando e veicolo da recupero. Utilizza un motore Cursor 16 Turbocharged Intercooler e poli-carburante di nuova generazione da 700 hp e coppia di 3.000 Nm, accoppiato ad un cambio automatico Allison 4800 SP a 7 marce e rallentatore integrato, nonché una trasmissione proprietaria in configurazione ad H.
Il “SUPERAV Land” offre prestazioni uniche in termini di velocità ed accelerazione, fornendo la migliore mobilità della categoria su tutti i terreni, secondo quanto dichiarato da DV.
Dato l’elevato rapporto potenza/peso, il nuovo veicolo trasporto truppe terrestre ha una velocità massima di oltre 105 km/h ed un’autonomia di oltre 700 km a 70 km/h. Il mezzo è in grado di superare una pendenza di oltre il 60% e laterale di oltre il 30%. Il mezzo può superare una trincea larga oltre due metri ed ostacoli di oltre 65 cm oltre a poter guadare percorsi d’acqua fino a 1,5 m. senza preparazione. Al pari degli altri mezzi della famiglia si caratterizza per un sistema di ruote sterzanti sul primo e secondo asse (opzionale sul quarto) che gli assicurano un diametro di sterzata di 10,1 metri. Il veicolo 8×8 è dotato di sospensioni idropneumatiche indipendenti tipo Mc Pherson e di pneumatici tipo 16.00R20 XML/XZL tubeless con sistema runflat VFI. Tale soluzione permette di scaricare il peso a terra in maniera ottimale, migliorando il comportamento sui terreni soffici. Il veicolo utilizza anche un sistema centralizzato di regolazione della pressione degli pneumatici, anche in movimento.
Il SUPERAV Land ha una elevata capacità di sopravvivenza contro minacce ad energia cinetica (KE), mine, IED ed in generale di protezione del personale imbarcato superiore rispetto ai sistemi attualmente in campo. Presenta uno scafo mono-scocca in acciaio e dispone di un elevato livello di blindatura balistica e anti-mina, in virtù delle sofisticate soluzioni adottate in sede progettuale, sia a livello di geometrie, come ad esempio lo chassis realizzato con un profilo a V molto pronunciato, che a livello di materiali, grazie all’impiego di nuove soluzioni in tema di blindatura. L’efficacia di questi ritrovati tecnologici è stata testata sul campo nel corso di numerosi test condotti in poligoni dedicati. Anche la scelta di adottare lo schema di trasmissione ad H consente di ridurre gli effetti delle deflagrazioni di mine ed IED. L’intero impianto di trasmissione è posto ai lati dello scafo, e in caso di esplosione sotto-ruota o sottopancia, assali e differenziali vengono proiettati verso l’esterno, lontani dai componenti dell’equipaggio.
La struttura sospesa interna dei sedili fornisce una migliore protezione contro mine ed ordigni improvvisati; il mezzo IFV può ospitare fino a 8 truppe mentre le postazioni per l’equipaggio sono 3.
La struttura superiore del mezzo è rinforzata e modulare, progettata per massimizzare la compatibilità con diverse torrette senza pilota, consentendo una protezione senza compromessi per la squadra e garantendo volumi interni ed ergonomia più elevati.
Il SUPERAV Land è dotato di un’architettura del sistema elettronico di gestione della piattaforma e della sistemistica di bordo basato sullo standard CAN bus J1939 che consente tra le altre cose di gestire, oltre al sistema di autodiagnosi, un set di telecamere in opzione, dedicate ad ottimizzare la consapevolezza della situazione circostante. Il SUPERAV Land è in grado di integrare una grande varietà di sistemi di missione selezionati dal cliente, fra cui:
- torrette con diverso armamento,
- radio,
- sistemi di gestione del campo di battaglia,
- interfono
- e contromisure elettroniche.
Il veicolo può essere impiegato in:
- versione trasporto truppe blindato (APC),
- Posto comando,
- veicolo da combattimento per la fanteria (IFV)
- e ARV (veicolo recupero).
(Web, Google, analisidifesa, Army-technology, Wikipedia, You Tube)