L’“ALBATROS-NG” è progettato per l’autodifesa di:
- corvette,
- fregate leggere
- pattugliatori
- e per la protezione di altre navi di un gruppo navale d’altura.
Il sistema imbarcato è stato sviluppato e realizzato dalla società MBDA Italia, e punta a sostituire gli oramai obsoleti ma sempre operativi sistemi antiaerei “ALBATROS-ASPIDE”.
Questo primo ordine, da parte di un cliente internazionale non divulgato, segna un’ulteriore conferma della grande competitività internazionale della famiglia CAMM che apre la strada ad altre acquisizioni da parte dello stesso cliente, della nostra M.M. e di altre Marine.
L’Albatros-NG è un sistema “Naval Based Air Defense” di nuova generazione, basato sul missile CAMM-ER, che è la variante a raggio esteso della famiglia Common Anti-Air Modular Missile (CAMM) già consegnata ai clienti di tutto il mondo sia per difesa aerea terrestre che navale.
Secondo il recente ordine, l’Albatros NG sarà operativo nel 2024.
L’Albatros NG, che deriva il suo nome dai vecchi sistemi Albatros che sono stati in servizio con la Marina Militare Italiana e diversi clienti export per anni, è compatibile con diverse tipologie di navi che forniscono capacità di difesa aerea oltre che per piattaforme che vanno dalle navi pattuglia, alle corvette, fino ai cacciatorpediniere. Il dispiegamento di questa arma intermedia consente uno strato complementare per navi più grandi come fregate e cacciatorpediniere già equipaggiate con un sistema di difesa aerea a lungo raggio. Il sistema può essere facilmente integrato, senza modifiche significative, nel design delle navi; il suo Command & Control (C2) è progettato per consentire l’integrazione flessibile con i sistemi di gestione del combattimento navale (CMS) sia nuovi che già esistenti.
Il missile CAMM-ER è in grado di fornire autodifesa e difesa locale contro la minaccia aerea in continua evoluzione, anche a distanze superiori ai 40 km; sarà fra poco integrato nei nuovi sistemi di difesa aerea terrestre dell’Esercito Italiano e dell’Aeronautica Militare Italiana principalmente per la difesa delle basi.
I sistemi della famiglia CAMM sono già operativi da tempo con l’esercito britannico, la Royal Navy e a diverse nazioni estere.
I sistemi di difesa aerea che utilizzano i missili CAMM e CAMM-ER possono fornire alle forze armate una protezione avanzata contro la minaccia aerea in continua evoluzione, inclusi:
- aeromobili con e senza pilota,
- munizioni guidate di precisione,
- missili che seguono il profilo del terreno o il mare con una RCS bassa;
- il tutto in presenza delle ultime contromisure.
Storia
Il progetto del CAMM è iniziato nel 2004 quando il Ministero della Difesa Britannico ha assegnato un TDP (Technology Development Program) da £ 10 milioni a MBDA. La prima fase del progetto prevedeva lo sviluppo del sistema di lancio “a freddo”, di un datalink bidirezionale a doppia banda, del sistema di guida radar attivo e dei sistemi per garantire un’ampia compatibilità con radar e sistemi di controllo. Nel 2008 è stata avviata la seconda fase del progetto, del costo di £ 15 milioni, che ha previsto il proseguimento dello sviluppo della guida a radar, completando delle prove gestite dalla QinetiQ a Boscombe Down, da un Hawker Siddeley HS-780 Andover. Sempre nel 2008 è stato annunciato il definitivo investimento nel progetto, con FLAADS come uno dei principali sostenitori. Nel 2009 la MBDA UK ha presentato il primo prototipo del missile e due anni dopo è stata annunciata la variante Sea Ceptor ad uso navale. Le prove di lancio verticale si sono concluse con successo nel maggio 2011 con un lancio da furgone. Questa versione è stata ordinata dal Ministero della Difesa Britannico nel 2014. Il Ministero della Difesa Britannico ha assegnato nel 2016 un contratto da £ 100 milioni a MBDA per i Sea Ceptor, che andranno a equipaggiare le future fregate di classe Type 26. Nel 2017 si sono svolte le prove di fuoco del Sea Ceptor dalla HMS Argyll. Si stima che, tra il 2012 e il 2018, il programma sia costato £ 1,573 miliardi (esclusi, quindi, gli anni tra il 2005 e il 2012), portando a pensare che abbia superato i costi previsti. Nel novembre 2019 si sono conclusi con successo i test sulla versione a lungo raggio CAMM-ER e il 14 novembre è stato approvato dalla commissione di difesa del Parlamento Italiano un finanziamento da € 95 milioni per completare lo sviluppo del CAMM-ER e per la sua successiva integrazione nei sistemi di difesa a corto e medio raggio italiani. Si prevede che la fase di sviluppo della versione a lungo raggio venga completata per il 2023.
CAMM in Italia
Nell’ottobre 2013 è stato firmato un contratto tra MBDA e Avio per la fornitura del motore a razzo della versione con maggiore autonomia CAMM-ER, prevedendo di terminare lo sviluppo e l’approvazione del motore entro tre anni. Nel gennaio 2016 è stato firmato un SoI (Statement of Intent), che ha favorito la collaborazione industriale, mentre l’impegno finanziario è stato definito dalla Legge di Bilancio 2017 e confermato dal Bilancio 2018. L’Italia ha quindi un programma pluriennale di ammodernamento militare che prevede una spesa di €545 milioni, 95 dei quali per lo sviluppo del missile e 450 per l’acquisizione, distribuiti dal 2019 al 2031 e divisi in due fasi, tra 2019-2024 e 2025-2031. Tuttavia il programma prosegue nonostante varie indecisioni e stop and go.
Caratteristiche
Il CAMM si basa sul missile aria-aria con guida a infrarossi ASRAAM condividendo alcune caratteristiche, ma con un’elettronica aggiornata e un sistema di guida radar attiva. Il missile ha una lunghezza di 3,2 m, un peso di 99 kg e raggiunge una velocità di 3 Mach, con un raggio operativo minimo inferiore a 1 km e una gittata massima superiore ai 25 km. Viene espulso “a freddo” dal lanciatore tramite aria compressa per 100 ft (30,5 m) di altezza prima che si accenda il razzo. In questo modo si facilita il lancio, rendendo il missile più agibile di quelli espulsi “a caldo”, nel cui caso il lanciatore deve invece resistere alle fiamme e al calore emessi dal razzo. In volo, per metà della rotta, il missile dispone di una guida con collegamento dati, dopo il quale viene, invece, avviata la guida radar attiva. Dispone di collegamenti al nuovo sistema LEAP (Land Environment Air Picture), che utilizza la rete Falcon, il radar Giraffe della Saab e i Link 11 e 16. Per il lancio da terra i lanciatori sono montati su un camion RMMV SV HX60, con un motore diesel da 326 CV, 1250 Nm di coppia e trazione integrale, che permette una velocità massima su strada di 90 km/h e un’autonomia di 800 km. Senza preparazioni apposite il mezzo ha anche capacità anfibie fino a 1,2 m di profondità.
Versioni:
- CAMM Land Ceptor: versione lanciabile da terra, trasportata su camion. È stato ordinato dal Regno Unito per sostituire il Rapier, rispetto al quale ha il triplo della gittata.
- CAMM Sea Ceptor: fornisce difesa aerea per le forze navali su distanze superiori ai 25 km. Può essere attivato dal radar di sorveglianza standard della nave per fornire protezione da più bersagli aerei simultanei, ma anche verso il suolo. Dispone di funzionalità come alette pieghevoli per essere dispiegato da lanciatori verticali come i VLS Sylver. È in produzione per sostituire il Sea Wolf e andare a equipaggiare le classi di fregate Type 23 e Type 26 della Royal Navy, nelle quali costituirà il nucleo della difesa aerea. Il CAMM è in grado di operare in un raggio che è il doppio rispetto al suo predecessore, offrendo la capacità di difendere anche altre navi vicine e da un’ampia gamma di obiettivi (missili, UAV e aerei). Per questo missile la MBDA ha progettato, in collaborazione con la Lockheed Martin, un nuovo lanciatore chiamato ExLS, più leggero del MK41 e destinato a navi più piccole.
- CAMM Air Operations: è una variante adibita all’uso da parte di aerei. Si è ritenuto, però, più efficace sviluppare le versioni ad uso terrestre e marittimo, preferendovi l’ASRAAM come missile aria-aria. Le tecnologie e i componenti sviluppati per il CAMM, invece, sono stati sfruttati come parte di un aggiornamento dell’ASRAAM.
- CAMM-ER: (Extended Range) è la versione con autonomia estesa. Con una gittata di oltre 45 km, offre difesa aerea a medio raggio ed è in grado di operare indipendentemente o integrato in un sistema di difesa. Ha una lunghezza aumentata a 4,2 m, diametro a 190 mm e peso a 160 kg. È un progetto sviluppato da MBDA IT in collaborazione con la MBDA UK e in Italia avrà lo scopo di sostituire i missili Aspide, rispetto ai quali ha più del doppio della portata. Nelle prove operative è stata evidenziata la capacità di arrivare anche a 60 km. Inoltre il sistema di comando ha il 75% in comune con il software del PAAMS già usato per i missili Aster. Come disposto dal procurement del 2017, l’AMI impiegherà il Posto Comando SIRIUS con radar di scoperta multifunzionale Leonardo KRONOS 3D LAND, mentre l’EI impiegherà il PCMI (Posto Comando Modulo di Ingaggio) Forza NEC, con radar di scoperta Rheinmetall Italia X-TAR 3D in banda X.
Utilizzatori
- Regno Unito – In uso presso la British Army e la Royal Navy sostituendo rispettivamente i missili Rapier e Sea Wolf.
- Italia – Andrà a sostituire i sistemi Spada, Skyguard e Albatros, basati sul missile Aspide (in uso da 40 anni), andando a equipaggiare, in particolare i Pattugliatori Polivalenti d’Altura.
- Nuova Zelanda – Nel maggio 2014 è stato stipulato un contratto con MBDA per equipaggiare le unità di classe ANZAC aggiornate.
- Cile – Ha selezionato il CAMM Sea Ceptor per equipaggiare le fregate di classe Type 23.
- Brasile – Nel novembre 2014 è stato selezionato il CAMM Sea Ceptor per equipaggiare le nuove corvette di classe Tamandaré.
(Web, Google, Wikipedia, RID, MBDA-ITALIA, You Tube)