Licenze di export agli arabi: RWM Italia si appella al Consiglio di Stato
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso di RWM Italia contro la revoca definitiva, decisa dal Ministero degli Affari Esteri del governo Conte 2, dei contratti di export di ordigni aeronautici ad Arabia saudita ed Emirati Arabi Uniti.
Amnesty International, Comitato Riconversione RWM per la pace ed il lavoro sostenibile, Fondazione Finanza Etica, Movimento dei Focolari, Oxfam Italia, Rete Italiana Pace e Disarmo, Save the Children Italia hanno accolto con soddisfazione la decisione del Tar del Lazio.
Diversa invece la risposta dei vertici dell’azienda che rischia di chiudere lo stabilimento sardo di Domusnovas (Iglesiente) che aveva raggiunto le circa 500 maestranze oggi tutte a rischio disoccupazione.
“Il rigetto, da parte del TAR Lazio, dell’istanza di misura cautelare avanzata da RWM Italia non è affatto un game-over” ha affermato l’amministratore delegato di RWM Italia, Fabio Sgarzi, annunciando che l’azienda sta preparando “l’appello al Consiglio di Stato contro l’ordinanza resa dal TAR in sede cautelare.
Avevamo chiesto ai giudici di considerare la misura cautelare più idonea: non si pretendeva l’immediata ripresa delle esportazioni, ma uno strumento che, in attesa della decisione finale, aiutasse l’azienda a evitare la cancellazione dei contratti. Invece il TAR ha scelto la via più semplice e veloce del rigetto”, commenta
Sgarzi. “Inoltre, le revoche decise a gennaio 2021, a Governo Conte 2 dimissionario, sono state motivate con documenti che il Ministero Affari Esteri si è rifiutato di mostrare e che il TAR non ha esaminato e ci ha negato di vedere” attacca Sgarzi.
“Chiederemo subito al Consiglio di Stato che riveda le decisioni del TAR e, in particolare, intervenga contro il negato accesso agli atti del Ministero Affari Esteri, perché ci venga garantito il diritto di difenderci adeguatamente” prosegue Sgarzi.
Il comunicato di RWM Italia ricorda che un autorevole articolo di stampa di questi giorni informa che, a causa delle revoche delle licenze di esportazione alla RWM Italia, gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita stanno prendendo le distanze dall’industria italiana della Difesa, non dando seguito a importanti commesse in discussione con la nostra industria di Stato.
“La cosa non mi sorprende” Fa notare l’Amministratore Delegato di RWM Italia. “Nel 2019 qualcuno ha pensato che fare di RWM Italia il capro espiatorio dell’intero comparto, per mantenere attivo il resto delle esportazioni verso tutti i Paesi della coalizione occupata in Yemen a supporto del governo legittimo e per ricavarne ritorni di politica interna, non avrebbe avuto conseguenze.
Con le revoche definitive di gennaio, il Ministero degli Affari Esteri ha di fatto intrinsecamente espresso anche un chiaro giudizio negativo nei confronti di Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, quasi fossero Stati canaglia. Quale reazione ci si poteva aspettare? Eppure, soluzioni alternative, capaci di conciliare tutti gli interessi, anche quelli contrapposti, sono sempre esistite, ma fino a oggi non si sono volute prendere in considerazione.”
Il riferimento è all’articolo di Vincenzo Nigro su Repubblica del 27 aprile dal titolo “Embargo e contratti stracciati La missione di Di Maio pe ricucire con gli Emirati” che traccia un quadro impietoso dei disastri compiuti nella gestione dell’export della Difesa da parte dell’attuale dirigenza del ministero degli Esteri. Una politica che non ha certo fermato il flusso di bombe d’aereo a Riad e Abu Dhabi, fornite da altre aziende non italiane ben liete di sottrarre quote di mercato alla nostra industria.
Un articolo che Analisi Difesa commenterà presto in un editoriale che conterrà anche nuovi importanti elementi di riflessione.
“Noi non ci rassegniamo e non rinunciamo ad agire in difesa delle nostre posizioni” conclude Fabio Sgarzi. ”Siamo fiduciosi che il Consiglio di Stato, metterà la vicenda sotto lente d’ingrandimento e che dalla sua analisi potranno uscire ristabilite verità e giustizia.”