Il Portogallo invia altri consiglieri militari in Mozambico
Il Portogallo invierà altri 60 consiglieri militari in Mozambico come parte di un nuovo accordo di cooperazione volto ad aiutare il paese ad affrontare l’insurrezione legata allo Stato Islamico nella provincia settentrionale di Cabo Delgado che insanguina la regione dal 2017. Lo ha annunciato il 10 maggio il ministro della Difesa portoghese Joao Cravinho (nella foto).
I miliziani islamisti hanno intensificato in modo massiccio gli attacchi nell’ultimo anno, facendo pagare un pesante tributo ai civili e minacciando le attività legate allo sfruttamento del gas naturale.
L’accordo tra Lisbona e Maputo, che durerà fino al 2026, vedrà il Portogallo aumentare il numero di truppe in Mozambico per addestrare i soldati mozambicani ad affrontare la rivolta, condividere l’intelligence e aiutare il paese a utilizzare i droni per monitorare i movimenti dei miliziani.
“Un importante progetto è stato aggiunto per addestrare il personale militare mozambicano e il risultato è che il programma vedrà quattro volte più truppe portoghesi che lavorano con le loro controparti mozambicane”, ha detto Cravinho in una conferenza stampa.
Il ministro e il suo omologo mozambicano, Jamie Neto, hanno firmato l’accordo lunedì a Lisbona. I militari lusitani si aggiungono ai 60 membri delle forze speciali portoghesi inviati per addestrare i soldati mozambicani alle operazioni contro-insurrezionali dopo l’attacco dei jihadisti alla città di Palma, nel marzo scorso.
L’Unione Europea sta valutando di inviare 2(300 militari in Mozambico in missione di addestramento (EUTM – Mozambico), ha annunciato l’Alto rappresentate Ue per la politica Estera e di Sicurezza, Josep Borrell, in un’intervista rilasciata il 10 maggio lunedì all’emittente portoghese Radio Ranancenca.
La missione Ue potrebbe integrare e inglobare i militari portoghesi con altri circa 120 militari forniti dai partner europei.
Dal 2019 anche contractors russi e poi sudafricani erano entrati in azione in supporto alle forze mozambicane assistite da alcuni mesi anche dagli Stati Uniti attraverso i programmi di cooperazione militare varati dall’Africa Command.
(con fonte Reuters)