Generale Milley: Pechino non è in grado di invadere Taiwan
La Cina non ha al momento le capacità militari e l’intenzione d’invadere Taiwan. Lo ha dichiarato il 17 giugno in un’audizione al Congresso il generale Mark Milley (nella foto sotto), capo degli stati maggiori congiunti statunitensi (in Italia si direbbe capo di stato maggiore della Difesa).
Secondo l’alto ufficiale, la riunificazione con l’isola rimane un interesse primario della leadership cinese ma Pechino sarebbe consapevole di non avere un potenziale militare tale da occupare l’isola – stato.
Milley sostiene che nel breve e medio termine non vi sia il pericolo d’invasione, affermazione che contrasta almeno parzialmente con quanto dichiarato in marzo dall’ammiraglio Phil Davidson (nella foto sotto), all’epoca alla guida del Comando Usa dell’Indo-Pacifico.
Davidson aveva detto che i cinesi potrebero tentare di riprendersi l’isola con un’azione combinata aerea e navale entro i prossimi sei anni.
Il Pentagono non sembra dunque troppo eccessivamente preoccupato dall’intensificarsi delle operazioni aeree cinesi nei cieli di Taiwan con penetrazioni quotidiane di diversi velivoli nella zona d’identificazione aerea di Taipei.
Pechino ha affermato che le sue missioni aeree vicino a Taiwan sono una risposta alle interferenze di Paesi stranieri che cospirano con il governo di Tsai Ing-wen per l’indipendenza dell’isola.
In base al Taiwan Relations Act, gli Stati Uniti sono impegnati a difendere l’isola.
Adottato nel 1979 dopo il formale riconoscimento diplomatico della Cina comunista, il provvedimento non specifica l’effettiva natura dell’impegno militare di Washington.
Dopo le ultime forniture militari degli statunitensi a Taiwan, che includono anche i missili balistici tattici M-142 Himars, carri armati M-1A2T Abrams e cacciabombardieri F-16V Viper, il Congresso sta mettendo appunto ulteriori misure, sostenute da repubblicani e democratici, per rafforzare il sostegno degli Stati Uniti a Taipei.
(con fonte Asianews e Reuters)