Approvato il decreto missioni, bagarre sul supporto alla Guardia Costiera libica
La Camera ha approvato il decreto di rinnovo delle missioni militari all’estero respingendo con 376 voti contro 40 e 21 astenuti la risoluzione, presentata da 30 deputati di PD e LeU che chiedeva la chiusura della collaborazione italiana con la Guardia Costiera libica.
Nella tarda mattinata è giunto il via libera al rinnovo delle missioni militari oltremare con 438 si, due contrari e due astenuti. E’ stato quindi approvata anche la parte della risoluzione sulle missioni internazionali che riguarda “l’assistenza nei confronti delle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi”.
Esponenti del PD e dei LeU, oppositori degli accordi che dal 2017 vedono l’Italia supportare le forze navali di Tripoli, aveva tentato con un emendamento di bloccare gli accordi di cooperazione previsti con la Guardia Costiera libica per affidare in futuro tale supporto a un intervento europeo non meglio definito o incentrato sull’Operazione Irini.
“Sì alle missioni. L’impegno italiano in Libia prosegue. L’Italia dalla Libia non se ne va”, ha dichiarato Roberto Paolo Ferrari, relatore del provvedimento legislativo, capogruppo della Lega in commissione Difesa alla Camera e capo Dipartimento Difesa del partito.
“La formazione della Guardia Costiera libica non verrà trasferita sotto l’egida della missione Irini. Tutt’altro, questo sforzo verrà unicamente riorganizzato, nel caso ve ne saranno le condizioni, all’interno di un’altra missione bilaterale italo-libica”.
L’emendamento del Pd “non blocca la collaborazione con la Libia”, ma “sarà oggetto di valutazione un ipotetico intervento Ue che appare difficile” ha detto Francesco Berti (M5S). “L’Italia non può abdicare dal suo ruolo in attesa di un intervento europeo”, ha sottolineato Berti.
Pierfrancesco Majorino, europarlamentare del Partito democratico, ha espresso il suo rammarico. “Continuo a pensare che avere deciso di sostenere ancora una volta la Guardia costiera libica sia stato un grave errore. Si doveva avere da tempo il coraggio di cambiare pagina”.
“E alla fine il Parlamento italiano ha votato a larghissima maggioranza per confermare il finanziamento alla missione di cooperazione con la guardia costiera libica” ha detto il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni dopo il voto di Montecitorio sulle missioni.
“Ancora una volta il nostro Parlamento e il governo firmano la propria complicità con gli orrori e le sistematiche violazioni dei diritti umani e del diritto internazionale che si consumano in Libia e sulla rotta del Mediterraneo centrale. Noi continueremo a batterci per fermare questo scempio e cambiare una politica migratoria ipocrita e fallimentare”.
Foto Guardia Costiera Libica e AFP