I nuovi programmi di sottomarini d’attacco diesel-elettrici (SSK) per i membri della NATO Italia, Norvegia e Germania abbracciano le tendenze in via di definitiva messa a punto nel mercato internazionale dei sottomarini convenzionali d’attacco resi man mano più furtivi ai sonar ostili.
Queste tre nazioni europee stanno velocemente sviluppando l’avanzato design dei Type 212 adattando i loro progetti alle rispettive esigenze nazionali.
L’Italia sta utilizzando i progetto di origine tedesca per migliorare le proprie capacità produttive nazionali nel campo degli SSK, mentre il programma congiunto norvegese-tedesco sta mettendo a punto il primo programma di costruzione congiunto di sottomarini AIP.
Il programma italiano Near Future Submarine (NFS) inizia finalmente con la costruzione del suo primo scafo U-212NFS e rappresenta il primo indispensabile passo verso il ritorno di Fincantieri nel mercato dei sottomarini convenzionali AIP.
Il mercato delle esportazioni degli SSK-AIP è stato fino ad oggi dominato dalla Francia e dalla Germania, con i cantieri Naval Group e ThyssenKrupp Marine Systems (TKMS). Un secondo livello di fornitori comprende la Corea del Sud, la Svezia e la Russia, che hanno anche ottenuto importanti contratti export.
Fincantieri, al termine della messa a punto progettuale, consegnerà alla Marina Militare italiana quattro sottomarini NFS che sono una modifica del sottomarino Type 212A, un progetto della tedesca TKMS. Fincantieri aveva precedentemente costruito quattro U212A per la M.M. in collaborazione con la TKMS.
Questa volta Fincantieri sarà capo-commessa e autorità di progettazione per il programma U212NFS, includendo sia lo sviluppo delle architetture che l’integrazione fisica e funzionale dei sistemi e sottosistemi di combattimento e della piattaforma completa. A differenza dei sottomarini U212A, tutta l’ingegneria sarà sviluppata da Fincantieri e il sistema di combattimento sarà a guida italiana leonardo ed Elettronica SpA. Ciò contribuirà non solo ad aumentare il contenuto nazionale del programma Near Future Submarine, ma anche a guadagnare autonomia nel settore subacqueo, consentendo così all’industria italiana di tornare attivamente sul mercato internazionale.
Il programma U212NFS è in fase di revisione dei requisiti di sistema; la configurazione del progetto verrà congelata insieme alle sue prestazioni e ai requisiti tecnici, sviluppando un design funzionale che fornisca ulteriori dettagli e analisi dei requisiti, specifiche di apparecchiature e interfacce e integrazione. Il progetto definitivo farà parte della Critical Design Review nel giugno 2022. Il varo del primo U212NFS è previsto nel 2026, con consegna prevista per la fine del 2027. La seconda unità seguirà lo stesso ritmo di produzione un anno dopo.
L’U212NFS avrà capacità aggiuntive rispetto all’U212A:
- miglioramenti della resistenza dovuti a una migliore efficienza idrodinamica,
- una maggiore capacità di stoccaggio del carburante,
- sarà dotato di batterie agli ioni di litio per migliorare le caratteristiche di invisibilità in tandem con un sistema di propulsione indipendente dall’aria (AIP),
- modifiche al sistema di raffreddamento che consentiranno di operare in ambienti tropicali,
- sarà inoltre dotato di un sistema sonar digitale multisensore e di una suite di sensori aerei.
La prima coppia di sottomarini sostituirà i due datati sommergibili classe Sauro degli anni ’80 (lotto 3) della Marina Militare italiana e una seconda coppia sostituirà le due unità risalenti agli anni ’90.
L’U212NFS è considerato il punto di partenza per l’inizio di un progetto sottomarino nazionale e servirà “come banco di prova per l’industria italiana” nella fornitura di sistemi sottomarini.
Le aziende italiane stanno lavorando alacremente per integrare un nuovo sistema di celle a combustibile nella 3° unità che copre l’offerta di un sistema AIP italiano; il prossimo passo sarà lo sviluppo di un sottomarino completamente italiano con nuovi importanti concetti tecnici. In particolare ogni asset dovrà integrare sistemi non presidiati in grado di perseguire l’obiettivo di estendere la capacità di valutazione della minaccia ‘oltre l’orizzonte’.
U-212 COMMON DESIGN
Altrove in Europa un altro programma derivato dal type 212 sta rompendo i confini: Norvegia e Germania stanno intraprendendo la prima costruzione congiunta di un SSK tra i due paesi con la nuova variante Type 212CD: la Royal Norwegian Navy (RNoN) riceverà quattro unità e la Federal German Navy (FGN) due.
La firma del contratto è avvenuta nel luglio 2021 con TKMS del valore di 5,5 miliardi di €. L’esecutivo degli appalti tedesco BAAINBw e l’Agenzia norvegese per i materiali di difesa (NDMA) stanno lavorando allo sviluppo delle squadre e delle strutture necessarie per costruire questa classe di imbarcazioni, che è significativamente più grande di qualsiasi SSK precedentemente gestita da entrambi i paesi e del nuovo U-212 NFS italiano.
I due enti completeranno anche il progetto prima che la costruzione inizi nel 2023. Sia il personale norvegese che quello tedesco disporranno di un ufficio di programma congiunto a Kiel che sta fondendo due team di progetto nazionali esistenti in un team congiunto bi-nazionale per supportare le fasi di progettazione e costruzione. Nel frattempo, la Norvegia sta investendo 350 milioni di $, in una nuova struttura di manutenzione di proprietà del governo ad Haakonsvern che verrà utilizzata per supportare tutte e sei sottomarini: conterrà anche un Lifetime Management Project Office per il 212CD che avrà personale di entrambi i paesi. Le fondamenta del nuovo cantiere sono già state completate e l’intera struttura sarà operativa al momento della consegna del primo sottomarino che dovrebbe essere nel 2029, in ritardo rispetto alla data originale del 2026 a causa delle restrizioni dovute al COVID-19.
Non si tratta di un normale programma di acquisizione: questa è la prima volta che i due paesi hanno deciso di lavorare così a stretto contatto su di una capacità complessa come i sottomarini AIP. Nello sviluppo di questa partnership, sono state identificate diverse questioni all’interno di aree come l’ambito del contratto e il finanziamento che dovevano essere risolte prima di poter assumere un impegno congiunto di questo tipo.
Il type 212CD sostituirà gli SSK classe Ula in servizio nella RNoN.
Il nuovo U-212CD consentirà un approccio completamente nuovo alle operazioni sottomarine rispetto alla classe Ula, grazie alla combinazione di resistenza, bassa firma IR e rumore e sensori avanzati in dotazione. L’U-212CD sarà unico in quanto sarà il primo sottomarino a combinare le caratteristiche di invisibilità del 212A con l’autonomia e la resistenza dei modelli più convenzionali di sottomarini diesel-elettrici e AIP.
U212 NFS — Near Future Submarine
La Segreteria Generale del Ministero della Difesa Italiano/Direzione Nazionale degli Armamenti per gli Armamenti Navali ha ribadito di procedere, tramite l’agenzia OCCAR (Organization for Joint Armament Cooperation) ad un contratto di appalto per 2 + 2 Type U212 NFS (Near Future Submarine) Air Sottomarini a propulsione indipendente (AIP) e relativo supporto logistico e formativo da affidare al gruppo cantieristico Fincantieri in qualità di capo-commessa.
L’appalto sarà aggiudicato a Fincantieri mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara ai sensi della CE (European Commissione), essendo il cantiere italiano l’unico operatore economico in grado di soddisfare i requisiti del programma sia per ragioni tecniche sia per ragioni connesse alla tutela dei diritti esclusivi, ivi compresi i diritti di proprietà intellettuale.
Il MoD italiano (Ministero Della Difesa – Segretariato Generale Della Difesa e Direzione Nazionale Degli Armamenti-direzione Degli Armamenti Navali) intende acquistare, tramite l’Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti (OCCAR), 2 sommergibili tipo U212 NFS, più 2 in opzione, il relativo supporto tecnico — logistico in servizio e il centro di addestramento. Il contratto da aggiudicare ha un valore di 1,35 miliardi di €.
Come già evidenziato, i sottomarini U212 NFS rappresentano un’evoluzione dei sommergibili U212A (primo e secondo lotto) attualmente gestiti dalla Marina Militare Italiana e sono l’unico innegabile asset di cui la Marina Militare Italiana necessita per soddisfare le proprie esigenze operative in ambito sottomarino per l’espletamento dei compiti istituzionali. L’U212 NFS si basa sul progetto U212A le cui Informazioni di Base sono state concesse, attraverso un Accordo di Cooperazione Industriale, dalla German Design Authority (tKMS) a Fincantieri Spa per la costruzione in Italia dei sottomarini NFS per la Marina Militare Italiana. In Europa solo TKMS e Fincantieri hanno la capacità tecnica per lo sviluppo e la produzione dei sottomarini U212A; non ci sono altri cantieri europei che hanno costruito tali sottomarini.
L’appalto sarà aggiudicato a Fincantieri Spa mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara ai sensi dell’articolo 28, paragrafo 1, lettera e), della direttiva 2009/81/CE, essendo il cantiere italiano l’unico operatore economico in grado di soddisfare i requisiti del programma.
L’agenzia OCCAR affiderà l’appalto e gestirà il programma per conto del MoD italiano come già fatto con i programmi PPA e LSS, in quanto la stessa agenzia prevede una flessibilità contrattuale più ampia rispetto anche alla gestione nazionale e apre questi progetti alla eventuale partecipazione di terzi. OCCAR ha recentemente cambiato sede.
L’aggiudicazione dell’appalto a Fincantieri è prevista entro la fine dell’anno”, lo ha confermato il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare in un’audizione parlamentare lo scorso ottobre 2020, procedure burocratiche e di finanziamento permettendo.
La Marina Militare ha attualmente in servizio quattro sommergibili classe U-212A Todaro: il Todaro (consegnato nel 2006), lo Sciré (2007), il Pietro Venuti (2016) e il Romeo Romei (2017).
Il nuovo programma nazionale è concepito per mantenere capacità avanzate nel settore subacqueo con una rinnovata partecipazione nazionale di R&S e cluster industriali e per sostituire quattro Sauro aggiornati in servizio. Il programma finanziato dal Ministro dello Sviluppo Economico è suddiviso in due tranche, come indicato dalle informazioni fornite al Parlamento nel 2018 e 2019: la prima tranche riguarda lo sviluppo e l’approvvigionamento delle prime due imbarcazioni con il relativo servizio tecnico-logistico supporto (10 anni) mentre la seconda tranche è relativa allo sviluppo di nuove tecnologie e all’approvvigionamento del secondo lotto di due imbarcazioni e del relativo supporto tecnico-logistico in servizio. La prima tranche prevede anche l’aggiornamento tecnologico dei sistemi di formazione e supporto operativo. Secondo il documento di programmazione pluriennale 2020-2022 diffuso lo scorso ottobre, il costo dell’appalto finanziato di 1,35 miliardi di € indicato nell’avviso riguarda la prima tranche del programma. Il costo complessivo del programma è oggi indicato in 2,68 miliardi di €. Se il contratto verrà aggiudicato verso la fine dell’anno, il primo NFS U212 potrebbe essere consegnato nel 2027 mentre il secondo potrebbe seguire nel 2028.
Caratteristiche tecniche
Come sviluppo nazionale gli U212 NFS AIP avranno un design dello scafo potenziato idrodinamico con un corpo centrale 1,2 metri più lungo rispetto alle vecchie piattaforme in servizio, e includendo:
- un cappuccio ottimizzato per l’elica combinato con timoni pre-turbati,
- un rivestimento dello scafo a rilascio di fallo in fluoro-polimero per ridurre il consumo di carburante,
- il tutto contribuendo a ridurre la firma acustica,
- insieme a un nuovo sistema di soffiaggio emergente.
Le nuove piattaforme trarranno vantaggio in futuro dal rivoluzionario programma di ricerca e sviluppo Submarine UnderWater Invisible through MetaMaterials (SUWIMM).
Il Ministero della Difesa italiano ha investito in un sistema di accumulo di energia sviluppato a livello nazionale incentrato sul sistema di batterie al litio-ferro-fosfato (LFP) di nuova generazione integrato da Fincantieri e fornito dalla società italiana FiB/FAMM e si aggiunge al sistema di propulsione AIP in servizio sul prime due nuove unità per estendere ulteriormente l’autonomia operativa subacquea.
Il lotto successivo beneficerà di un programma di ricerca e sviluppo AIP basato su celle a combustibile di seconda generazione.
Tutte le piattaforme del programma avranno un nuovo design della falsatorre a basso profilo più lungo con sette sistemi di sollevamento dell’albero ad azionamento elettrico Calzoni/L3Harris.
Gli NFS saranno inoltre dotati di un nuovo sistema di combattimento integrato sviluppato e fornito principalmente dall’industria italiana (Leonardo ed Elettronica) insieme a un nuovo o migliorato sistema di gestione della piattaforma integrata e al pilota automatico Avio Aero aggiornato.
Con una nuova disposizione del centro informazioni di combattimento, ospiterà:
- un nuovo sistema di gestione del combattimento fornito da Leonardo,
- un pacchetto di sensori centrato su una suite sonar potenziata,
- nuovi alberi con suite RESM/CESM di nuova generazione forniti da Elettronica
- e apparecchiature di comunicazione,
- oltre a un nuovo pacchetto di sistemi d’arma.
Armi in dotazione agli NFS
L’NFS U212 sarà dotato di sei tubi da 533 mm per i siluri pesanti Leonardo Black Shark Advanced (BSA) e, in fase di approvazione e finanziamento, missili da crociera da attacco terrestre e UUV.
Il Capo della Marina italiana ha ribadito la necessità di una credibile capacità di attacco profondo da fornire ai nuovi sottomarini (ed anche alle piattaforme di superficie), includendo una forte capacità di “Deep Strike New Generation”.
Il programma U212 NFS italiano fornirà a Fincantieri e all’industria italiana della difesa una forte spinta all’esportazione nel settore delle piattaforme sottomarine, nonché a supporto della cooperazione in corso nei sottomarini con la Germania e potenzialmente altri probabili clienti.
Electronic Warfare (EWS)
“Elettronica SpA”, azienda italiana leader nel settore Difesa e guerra elettronica, ha reso pubblica ai media di essersi aggiudicata la fornitura del sistema di Electronic Warfare (EWS) per i nuovi sottomarini U-212 NFS (Near Future Submarine). Il contratto prevede la consegna di due sistemi per il primo lotto di due sottomarini più altri due sistemi come opzione per i lotti successivi. “Elettronica SpA” è già fornitrice degli apparati di Guerra Elettronica nell’ambito dei Programmi FREMM, PPA gestiti dall’OCCAR e prevede di estendere la collaborazione ai progetti co-finanziati dall’Unione Europea. Negli scenari operativi attuali, caratterizzati da un’intensa attività elettromagnetica, la capacità di dominare lo Spettro Elettromagnetico costituisce uno dei fattori chiave per ottenere un significativo vantaggio. L’ElectroMagnetic Spectrum Operations (EMSO), rappresenta dunque l’insieme di attività finalizzate ad ottenere la supremazia elettronica nel teatro operativo. Nello specifico Dominio subacqueo, la capacità di gestire lo Spettro Elettromagnetico attraverso l’utilizzo di sistemi di Difesa Elettronica supporta la capacità del sottomarino di operare in aree ad alto rischio, sia in operazioni conflittuali che in quelle di peace-keeping, garantendo l’autoprotezione della piattaforma e le attività di sorveglianza occulta e di intelligence.
La suite EWS progettata da “Elettronica” per i sottomarini U-212 NFS della Marina Militare italiana è la risposta tecnologicamente più avanzata ed innovativa nel campo del dominio subacqueo distinguendosi per un altissimo livello di integrazione funzionale ed è in grado di svolgere compiti di:
- auto-protezione,
- sorveglianza ed intelligence
- con elevate prestazioni dalla banda radio a quella radar.
Fondendo maturità tecnologica e innovazione, il sistema elettronico dispone di:
- un’antenna RESM/CESM integrata, frutto di oltre due anni di studi e simulazioni, che rappresenta il prodotto più avanzato sul mercato grazie alle elevate prestazioni, alle dimensioni compatte e alla forma stealth;
- due ulteriori antenne, una con compiti di sorveglianza e scoperta nel campo radar e una antenna di allarme.
La suite EWS è caratterizzata da un elevato livello di digitalizzazione che consente di ottenere alte prestazioni anche in un ambiente elettromagnetico ostile e molto complesso, dove la maggior parte dei sistemi in commercio sono presto saturati dalle ECM-ECCM. La sua architettura riduce fortemente la componente HW a favore di quella SW/FW, garantisce un alto grado di disponibilità operativa, una manutenzione più semplice ed aggiornamenti più rapidi mediante un semplice aggiornamento software. Il sistema è dotato anche di una Electronic Warfare Management Unit che raccoglie e gestisce in modo integrato le informazioni provenienti dai vari sensori che operano nelle banda radar e radio, componendo così uno scenario elettromagnetico complesso a supporto delle attività di:
- Autoprotezione,
- Sorveglianza
- e Intelligence.
Il sistema di Difesa Elettronica italiano rappresenta la combinazione ottimale di esperienza, maturità e innovazione, offrendo così elevate prestazioni su tutta la banda delle comunicazioni e radar, e garantendo la massima autoprotezione della piattaforma sottomarina NFS.
(SVPPBELLUM, Web, Google, news.usni, navalnews, Askanews, Wikipedia, You Tube)