L’Egitto offre sul mercato due nuovi droni
Al Salone della difesa egiziana EDEX tenutosi al Cairo dal 29 novembre al 2 dicembre l’industria egiziana ha presentato due nuovi velivoli teleguidati prodotti localmente.
Il drone tattico Nut (nella foto sotto) è stato coprodotto dall’ Arab Organization for Industrialization e dal Military Technical College ma potrebbe essere il frutto dell’accordo di cooperazione in questo settore siglato con la Bielorussia e teso a sviluppare la capacità di produrre droni in Egitto.
Il Nut può eseguire missioni di ricognizione tattica utilizzando sensori elettro-ottici trasportando un carico utile massimo di missione di 50 chilogrammi che include apparecchiature per la comunicazione satellitare con un’autonomia di 10 ore.
Il secondo velivolo è del tipo MALE (media altitudine e lunga durata) ed è noto come EJune-30 SW, nome che celebra la caduta del governo dei Fratelli Musulmani il 30 giugno 2013: un UAV (nella foto d’apertura) realizzato da Industrial Complex Engineering Robots in collaborazione con il ministero della Produzione Militare egiziano ma che appare come una copia dell’emiratino Yabhon United 40, prodotto da Adcom Systems per l’aeronautica degli Emirati Arabi Uniti la cui tecnologia è stata trasferita all’alleato egiziano.
EJune-30 SW è lungo 8,9 metri e ha un’apertura alare di 12 metri, un peso massimo al decollo di 1.400 chilogrammi, una velocità massima di 260 km/h, un’autonomia di 24 ore e un’altitudine massima di esercizio di 7.000 metri.
Come ha riferito Defense News, nel padiglione egiziano di EDEX era presente anche la brochure di un ulteriore drone di produzione locale per missioni di missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR), il Thebes-30, ancora in fase di sviluppo.