Missili, mezzi corazzarti e artiglieria nelle nuove forniture USA all’Ucraina
Come preannunciato ieri, il nuovo finanziamento da 800 milioni di dollari destinato ad armare ulteriormente l’ucraina approvato dall’amministrazione Biden costituisce l’ennesimo innalzamento della tensione tra Usa e NATO da una parte e Russia dall’altra.
Washington porta così a 2,5 miliardi di dollari gli aiuti militari forniti a Kiev dall0inizio della guerra e a 3,2 miliardi dall’inizio dell’anno.
In ballo ci sono forniture militari occidentali a lungo termine, a conferma che nei programmi di Washington il conflitto sarà di lunga durata. Solo questa lettura spiega infatti l’incontro al Pentagono con le 9 più i portanti aziende del settore Difesa (tra i quali Boeing, L3Harris, Lockheed Martin e Raytheon) in cui verranno messi probabilmente a punto piani per rifornire i depositi dell’US Army rimpiazzando i circa 10 mili missili anticarro e antiaerei forniti agli ucraini: 7mila Javelin e 2mila Stinger che rappresentano secondo il think-tank Center for Strategic and International Studies di Washington, rispettivamente un terzo e un quinto delle scorte disponibili negli USA.
Altro tema del vertice Pentagono-industria presieduto dal sottosegretario Kathleen Hicks sarà il riarmo delle forze di Kiev con mezzi e armamenti in parte statunitensi e in parte di tipo russo/sovietico dopo che gli arsenali dell’Ucraina sono stati in buona parte spazzati via dai russi.
Lo si evince dalle pretese ucraine di ricevere i mediatamente ogni tipo di equipaggiamento. In un videomessaggio in inglese Zelensky ha affermato che i russi esercitano ancora più pressione su Kharkiv e l’intero Donbass, incluso Mariupol, e non prevedono di fermarsi in Ucraina.
L’elenco delle armi richieste include artiglieria (obici e lanciarazzi campali), veicoli corazzati, carri armati sistemi di difesa aerea, aerei da combattimento.
Gli americani si appresterebbero a fornire obici da 155mm, munizioni calibro 152mm impiegate dall’eserciti russo e forse lanciarazzi multipli M142 High Mobility Artillery Rocket System (HIMARS) con raggio d’azione massimo di 45 chilometri, lanciarazzi di tipo sovietico BM-27 Uragan e BM-21 Grad, carri T-72 e cingolati da combattimento trasporti truppe BMP-1 acquisiti tra i paesi NATO dell’Est Europa, sistemi missilistici di difesa aerea S-300, BUK o occidentali e aerei da combattimento.
A quest’ultimo proposito pare che la Slovacchia abbia offerto i suoi 12 Mig-29 all’Ucraina e destinati a venire sostituiti dagli statunitensi F-16V Viper.
Il Pentagono ha reso noto che verranno presto forniti a Kiev mezzi e armi già nei magazzini americani: 200 cingolati M-113, 300 munizioni circuitanti Switchblade, 11 elicotteri Mi-17 di tipo russo, 18 obici d’artiglieria di tipo non precisato e ulteriori 500 missili Javelin.
Inoltre, un certo numero di paesi della NATO intende annunciare la spedizione di carri armati in Ucraina, con ogni probabilità T-72 e cingolati BMP-1 ancora in servizio o nei magazzini della riserva di molte nazioni dell’Europa Orientale.
Foto: Esercito ucraino e US Army