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….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
Sono emerse online immagini che mostrano l’unica portaerei russa Admiral Kuznetsov di recente trasferita in un bacino di carenaggio presso il cantiere navale di Sevmorput, noto anche come cantiere navale numero 35 o 35°, nella regione nordoccidentale di Murmansk.
L’unità è rimasta in porto per più di tre anni dopo che l’enorme bacino di carenaggio galleggiante PD-50 è affondato improvvisamente sotto la nave mentre stava subendo un’importante revisione.
La nave venne subito spostata su di un molo dopo l’incidente e in seguito ha subito anche un grave incendio poco più di un anno dopo.
L’agenzia TASS ha confermato che il trasferimento della Kuznestov in un bacino di carenaggio recentemente ampliato a Sevmorput era imminente, citando fonti anonime dell’industria della difesa. L’obiettivo attuale è che la revisione del vettore sia finalmente completata entro il mese settembre 2022. Alcuni lavori limitati sulla Kuznestov sono proseguiti dopo l’affondamento del PD-50 nell’ottobre 2018.
Più di un anno fa, erano iniziati i lavori per costruire un nuovo bacino di carenaggio presso il 35° cantiere navale per formare un unico bacino che fosse abbastanza grande da ospitare la portaerei Kuznetsov. Come si può vedere nelle immagini satellitari di Planet Labs, la costruzione ha comportato l’unione di due bacini di carenaggio più piccoli e quindi anche la costruzione di un ampio bacino chiuso di fronte.
La perdita del bacini di carenaggio PD-50 aveva messo in luce significative carenze infrastrutturali dei cantieri navali navali russi privi di un altro bacino di carenaggio idoneo per la portaerei, originariamente costruita in quella che ora è l’Ucraina indipendente. Ci sono state successive discussioni sul collegamento insieme di bacini di carenaggio galleggianti più piccoli o sull’invio di Kuznetsov a Vladivostok, nell’estremo oriente russo, per utilizzare il grande bacino di carenaggio commerciale ivi esistente.
Lo spostamento della Kuznetsov nel nuovo grande bacino di carenaggio del 35° cantiere navale pne in evidenza il velato desiderio della marina militare russa di rimettere in servizio la nave. Tuttavia, la saga di questo vettore, che già da decenni è tormentata da incidenti e altri problemi, potrebbe essere tutt’altro che finita.
Da tutte le indicazioni, le tempistiche per la costruzione di questo bacino di carenaggio ampliato e il completamento finale della revisione della Kuznetsov sono state rimandate più volte negli ultimi due anni. Il recente rapporto della TASS precisa che, se il programma slitta oltre il mese di settembre, la nave non sarà in grado nemmeno di iniziare le necessarie prove in mare post-lavoro fino all’anno prossimo semplicemente a causa del ghiaccio stagionale intorno a Murmansk, che si trova appena a nord del Circolo Polare Artico.
Ci sono state segnalazioni, supportate da recenti immagini del bacino di carenaggio, incluso quello ora con la Kuznetsov all’interno, secondo cui funzionari russi hanno preso la decisione di spostare la nave all’interno nonostante la costruzione non fosse ultimata. Il piano riportato attualmente è di sigillare manualmente la nave all’interno poiché un cancello appositamente costruito per il bacino di carenaggio non è stato ancora costruito. L’acqua all’interno verrebbe quindi pompata fuori. L’intero processo potrebbe richiedere da due a tre mesi.
Tutto ciò può solo continuare a sollevare dubbi sull’insistenza del governo russo nel trattenere la Kuznestov: sarà un uso prudente di fondi? Le risorse potrebbero essere meglio utilizzate per altri sforzi, inclusa la costruzione di nuove navi d’assalto anfibie a ponte largo.
Il tempo e lo sforzo, oltre ai costi, solo per espandere il bacino di carenaggio del 35° cantiere navale devono essere stati significativi ed è una spesa considerevole per supportare una sola nave. Allo stesso tempo, ciò offre alla flotta settentrionale della Marina russa un accesso più immediato a una struttura di bacino di carenaggio più ampia, che potrebbe essere utilizzata per lavorare su più navi contemporaneamente, in particolare grandi unità di superficie o sottomarini che potrebbero entrare in servizio in futuro.
C’è anche la questione di quanto costerà continuare ad operare e mantenere la Kuznetsov, vecchia di oltre tre decenni, così come un gruppo di volo del vettore, se e quando la nave tornerà in servizio operativo.
È probabile che le pressioni di bilancio, insieme ai problemi della catena di approvvigionamento, aumenteranno nel prossimo futuro sull’esercito russo e sulle imprese di difesa e cantieristica navale del paese a causa delle paralizzanti sanzioni internazionali imposte a seguito della sconsiderata invasione dell’Ucraina.
Indipendentemente da ciò, almeno per il momento, le autorità russe rimangono chiaramente intente a riportare la Kuznetsov in servizio. Resta da vedere se la revisione della nave procederà nei tempi previsti ora che finalmente si trova all’interno di un nuovo bacino di carenaggio che non può affondare.
L’INCENDIO DELLA NAVE
Il 12 dicembre 2019, durante i lavori di refitting sulla portaerei della marina russa Admiral Kuznetsov, scoppiò un incendio: durante le immediate operazioni di soccorso venne trovato il corpo di un ufficiale mancante all’appello. La portaerei russa Admiral Kuznetsov era ormeggiata nelle vicinanze di Murmansk per delle riparazioni; l’incendio dilaniò due persone, e ne ferì altre 12.
L’ufficiale disperso all’inizio dello scoppio dell’incendio, era deceduto. Il militare era stato trovato da un gruppo di ricerca nel compartimento di emergenza della nave.
Dopo lo scoppio dell’incendio l’ufficiale aveva deciso di scendere immediatamente nel luogo in cui venivano eseguiti i lavori di saldatura al fine di garantire l’evacuazione sicura dei lavoratori. I soccorritori avevano lavorato per quasi 24 ore: il fuoco era stato innescato durante i lavori di saldatura sulla prima unità di potenza a causa di una scintilla caduta nella stiva. Le operazioni di ricerca e salvataggio furono completate. L’origine dei fumi fu individuata e liquidata, mentre era continuata la bonifica dell’interno del compartimento di emergenza della nave.
L’incrociatore portaeromobili pesante Admiral Kuznetsov era stato consegnato alla United Shipbuilding Corporation nell’aprile 2018, dove gli specialisti del cantiere avevano iniziato i lavori per le riparazioni programmate.
Oltre 400 operai erano al lavoro a bordo dell’ammiraglio Kuznetsov quando l’incendio scoppiò; tutti i dipendenti del cantiere furono immediatamente evacuati dalla portaerei mentre le squadre antincendio spegnevano l’incendio che si estendeva su di una superficie di circa 500 metri quadrati; l’incendio fu spento nelle ore mattutine del 13 dicembre 2019. La violazione delle norme di sicurezza fu una probabile causa del grave incidente.
Nell’ottobre 2018, l’ammiraglio Kuznetsov era stata danneggiata dopo che il bacino di carenaggio galleggiante di 330 metri era affondato durante un’operazione di galleggiamento a Murmansk.
L’Admiral Kuznetsov aveva iniziato il refit nell’aprile 2018 e avrebbe dovuto essere riconsegnata alla Marina russa nel 2021.
La classe Admiral Kuznetsov o Progetto 1143.5 è una classe di 2 portaerei di progettazione sovietica da oltre 60.000 tonnellate di dislocamento, con una lunghezza fuori tutto di 306 metri ed una dotazione normale di circa una quarantina tra aerei ed elicotteri.
Il nome completo è in russo: Тяжёлый авианесущий крейсер ракетный Проект 1143.5 Адмирал Флота Советского Союза Кузнецов, traslitterato: Tjažёlыj avianesuščij krejser raketnыj Proekt 1143.5 Admiral Flota Sovetskogo Sojuza Kuznecov, la cui traduzione letterale in italiano è Pesante aereo incrociatore missilistico Progetto 1143.5 Ammiraglio della Flotta dell’Unione Sovietica Kuznecov. Il loro nome in codice NATO è Admiral Kuznetsov (dal nome della nave capoclasse secondo la traslitterazione anglosassone: Proyekt 1143.5 Аdmiral Flota Sovetskogo Soyuza Kuznetsov); la classificazione russa è in russo: Тяжёлый авианесущий крейсер ракетный (ТАВКР), traslitterato: Tjažёlыj avianesuščij krejser raketnыj (TAVKR), letteralmente Pesante aereo incrociatore missilistico; secondo l’hull classification symbol della US Navy si tratta di una portaerei (CV). Tale designazione, incrociatore invece che portaerei, consente alla Russia di “aggirare” la convenzione di Montreux per le navi che transitano per i Dardanelli e il Bosforo tra il Mar Mediterraneo e il Mar Nero. La classe e la nave capoclasse portano il nome di Nikolaj Gerasimovič Kuznecov (1904-1944), Admiral Flota (1944-1948 e 1953-1955), Admiral Flota Sovetskogo Sojuza (1955-1956 e dal 1988 a titolo postumo) ed Eroe dell’Unione Sovietica (1945).
Storia del progetto
Lo sviluppo di portaerei dopo la seconda guerra mondiale fu lento a causa di considerazioni storiche e politiche (Stalin era contrario a questo tipo di nave), e i primi progetti – Progetto 71, Progetto 72 e Progetto 85 – iniziati a partire dal 1939 e sponsorizzati anche dall’Ammiraglio della flotta dell’Unione Sovietica Nikolaj Gerasimovič Kuznecov – furono abbandonati uno dopo l’altro negli anni ’50, sotto Chruščёv. L’ammiraglio Sergej Georgievič Gorškov avanzava la richiesta di una decina di portaelicotteri e ciò portò alla realizzazione del Progetto 1123 Moskva, ovvero due portaelicotteri da 15.000 ton pesantemente armate per la lotta antisommergibile. Negli anni ’70 il Progetto OREL prevedeva la realizzazione di superportaerei (a propulsione nucleare e CATOBAR) per confrontarsi direttamente con le omologhe statunitensi. Un primo progetto fu il Progetto 1160 Orel, questo prevedeva delle navi di 80.000 ton a propulsione nucleare con catapulte a vapore e cavi di arresto (CATOBAR) e un gruppo aereo imbarcato di 60/70 tra aerei ed elicotteri; il Progetto 1160 fu cancellato nel 1973. Un secondo progetto, derivato dal Progetto 1160 Orel, fu il Progetto 1153 Orel, questo prevedeva una nave un poco più piccola, da 70.000 ton sempre a propulsione nucleare con catapulte a vapore e cavi di arresto (CATOBAR) e un gruppo aereo imbarcato di 50 tra aerei ed elicotteri; ma anch’esso fu cancellato nel 1978. Parallelamente alle ipotesi di superportaerei, fu realizzato il Progetto 1143 Kiev, una classe di 4 portaeromobili STOVL da 40.000 ton, pesantemente armate e con un gruppo aereo di 30 tra aerei STOVL (Yak-38) e elicotteri. L’idea di dotarsi di superportaerei, paragonabili a quelle statunitensi dell’epoca, produsse il Progetto 1143.7 Ul’janovsk, una classe di navi da quasi 80.000 ton a propulsione nucleare con catapulte a vapore e cavi di arresto (CATOBAR) e un gruppo aereo imbarcato di 52 aerei (24 Su-27K, 24 MiG-29K e 4 Yak-44) e 18 elicotteri (Ka-27); sebbene la costruzione della prima unità fu iniziata nel 1988, il progetto fu cancellato nel 1992 a seguito della dissoluzione dell’Unione Sovietica.
Lo sviluppo della classe di portaerei Admiral Kuznetsov comincia nel novembre 1977 al Nevsky Design Bureau col nome di Progetto 1143.5, come il nome del progetto lo suggerisce, si tratterebbe un’evoluzione del Progetto 1143 Kiev, anche se alla fine la Admiral Kuznetsov sarà una nave profondamente diversa da quelle del progetto precedente. Traendo ispirazione dai Progetti 1160 e 1153, il progetto iniziale prevedeva una nave con catapulte a vapore (CATOBAR), ma in seguito il progetto fu modificato in STOBAR e fu aggiunto un trampolino a prua (sky-jump). Lo sviluppo dei diversi design (10 varianti) terminò il 23 luglio 1980 e il 7 maggio 1982 fu approvato il design finale della nave.
Costruzione
Le unità di cui venne avviata la costruzione, presso i cantieri di Mykolaïv, furono due, ma una sola è stata completata ed è entrata in servizio nella Marina Sovietica, mentre per la seconda unità la costruzione fu interrotta prima del completamento a seguito della dissoluzione dell’Unione Sovietica. La prima unità è in seguito passata nella Marina Russa, dove è tuttora operativa; mentre la seconda, completata solo al 68%, è stata venduta dall’Ucraina (che nel frattempo ne aveva ottenuto la proprietà) nel 1998 alla Cina, che l’ha in seguito completata, presso i cantieri navali di Dalian, e messa in servizio attivo nella propria marina nel 2012.
Missioni
Admiral flota Sovetskogo Soyuza Kuznetsov
La Admiral Kuznetsov è attualmente in servizio (al 2017) nella 43ª Divisione Navi Missilistiche nella Flotta del Nord della Marina Russa con base a Severomorsk. Di seguito alcune missioni della Admiral Kuznetsov:
Dal 23 dicembre 1995 al 22 marzo 1996 primo dispiegamento nel mare Mediterraneo, in particolare al largo della Siria, al fine di testare la nave nel clima mediterraneo.
Nell’inverno 2000-2001 la nave doveva effettuare un dispiegamento nel mare Mediterraneo, che fu annullato a causa dell’incidente del sottomarino Kursk e prese parte ai soccorsi.
Dal 5 dicembre 2007 al 3 febbraio 2008 secondo dispiegamento nel mare Mediterraneo.
Dal 5 dicembre 2008 al 2 marzo 2009 terzo dispiegamento nel mare Mediterraneo.
Dal 6 dicembre 2012 al 17 febbraio 2013 dispiegamento nel mare Mediterraneo, il 12 dicembre è al largo della Scozia, l’8 gennaio è al largo di Tartus e il 17 febbraio è di rientro a Severomorsk.
Dal 17 dicembre 2013 la nave effettua un dispiegamento nel mare Mediterraneo, nel gennaio 2014 è al largo della Scozia e il 28 febbraio è a Cipro.
Nell’ottobre 2004, la nave prese parte ad un’esercitazione con la flotta nell’oceano Atlantico.
Il 15 ottobre 2016, la nave parte per una missione nel mare Mediterraneo nel quadro dell’intervento militare russo in Siria (guerra civile siriana e intervento militare contro lo Stato Islamico) ed è accompagnata dall’incrociatore della classe Kirov Pëtr Velikij e dai cacciatorpediniere della classe Udaloj Vice-Admiral Kulakov e Severomorsk. Il gruppo di navi arriva al largo della Siria l’8 novembre 2016 e il gruppo aereo imbarcato inizia le sue operazioni il 12 novembre 2016. Il gruppo aereo compie 420 uscite distruggendo più di 1 252 obiettivi terroristici in Siria; la missione termina il 6 gennaio 2017 e la portaerei rientra in Russia all’inizio di febbraio.
Liaoning
La Liaoning è attualmente in servizio (al 2017) nella Flotta del Sud della Marina Popolare Cinese con porto base a Zhanjiang e serve soprattutto come nave scuola per l’aviazione Marina Popolare Cinese.
Caratteristiche
Le due portaerei della classe Admiral Kuznetsov, insieme alla Vikramaditya e alla Shandong, sono le uniche al mondo del tipo STOBAR (Short Take-Off But Arrested Recovery), cioè dotate di un trampolino a prua (ski-jump) per il decollo degli aerei e di un ponte di volo angolato con cavi di arresto per l’atterraggio. La dotazione di aerei prevede le versioni navalizzate di MiG-29K, Su-27K e Su-25 e di elicotteri Ka-27 per la russa Admiral Kuznetsov.
A differenza delle omologhe navi in servizio in occidente, le Admiral Kuznetsov hanno un pesante armamento di missili antinave, compresi missili da crociera, che le conferiscono notevoli capacità di autodifesa, che ne fanno sostanzialmente più un’unità da difesa della flotta che di attacco, lasciando tale compito ai potenti incrociatori della classe Kirov.
Il disegno dello scafo è derivato da quello della classe Kiev del 1982[19], ma è più grande, lo scafo è più lungo di circa 33 metri (+12%) e più largo di 20 metri (+38%). Il ponte di volo, con una superficie di 14 700 m² (158 000 ft²), è di configurazione convenzionale con un ponte angolato, dotato di cavi d’arresto, e un trampolino a prua inclinato di 12°, senza le catapulte per gli aerei.
La forma del ponte di volo (angolato) è vagamente simile a quello delle portaerei della marina francese o della marina statunitense, solo che a differenza di queste, che sono di tipo CATOBAR, le portaerei della classe Admiral Kuznetsov sono di tipo STOBAR; in entrambi i tipi vi sono i cavi d’arresto ma nelle STOBAR vi è il trampolino in luogo delle catapulte per aerei. L’aereo imbarcato è la versione navalizzata del Su-27 Flanker, il Su-27K Flanker-D, il quale ha 12 piloni di aggancio (invece di 10) e una capacità di carico limitata a 6 500 kg (14 300 lb) (invece di 4 430 kg (9 770 lb) del Su-27) a causa del maggiore MTOW (33 000 kg (73 000 lb)) e un rapporto spinta-peso pari a 0,83. Due ascensori, posizionati sul lato destro della nave, uno avanti e uno dietro l’isola consentono la movimentazione degli aeromobili tra il ponte di volo e l’hangar, che misura 3 978 m² (42 820 ft²).
Propulsione
Il sistema di propulsione della Admiral Kuznetsov è convenzionale ed è composto da 4 turbine a vapore GTZA TV-12-4, ognuna delle quali produce 50 000 CV (37 MW), che spingono 4 eliche a 5 pale, il sistema è completato da 8 caldaie a vapore KVG-4, 9 turbogeneratori TG-1500 da 1 500 kW (2 000 CV) e 6 generatori diesel DRG-1500 da 1 500 kW (2 000 CV).
La sua velocità massima è di 29 kn (54 km/h), la velocità economica da combattimento è di 18 kn (33 km/h) e la velocità economica è di 14 kn (26 km/h).
Inizialmente gli analisti occidentali pensavano che la nave avrebbe avuto una propulsione nucleare Combined Nuclear And Steam (CONAS), simile a quella della montata sulla classe Kirov e sulla SSV-33 Ural.
Armamento
La Admiral Kuznetsov ha 12 lanciatori per i missili antinave P-700 Granit / 3M45 / SS-N-19 “Shipwreck”, diversamente dalle portaerei della NATO che portano principalmente missili terra-aria e armamento di piccolo calibro. La presenza di questa capacità di missilistica antinave è tipica di un incrociatore aereo.
Per la difesa aerea a lungo raggio, la Admiral Kuznetsov dispone di 24 lanciatori verticali per il sistema missilistico Tor con i 192 missili terra-aria 3K95 “Kinzhal” / SA-N-9 “Gauntlet”.
Per la difesa aerea ravvicinata, la Admiral Kuznetsov dispone di 8 CIWS Kortik / CADS-N-1 “Kaštan”. Ognuno monta 2 lanciatori per i missili SAM 9M311 e una coppia di cannoni automatici Gatling GSh-6-30. La nave possiede anche 6 cannoni singoli AK-630.
Per la difesa e la lotta antisommergibile la Admiral Kuznetsov imbarca 2 sistemi di lanciarazzi RBU-12000 / UDAV-1.
L’armamento della cinese Liaoning è differente ed è basato su 2 CIWS Type 1030 e 4 sistemi da difesa aerea a corto raggio HQ-10.
La Admiral Kuznetsov utilizza un sonar di ricerca e attacco a media e bassa frequenza. Gli elicotteri ASW hanno un radar di ricerca di superficie, dipping sonar, sonoboe e detettori di anomalie magnetiche.
Sistema di guerra elettronica: Комплекс РЭБ «Созвездие-БР» (Kompleks RÈB «Sozvezdie-BR»).
Unità
Scafo nº 105
Admiral flota Sovetskogo Soyuza Kuznetsov «Адмирал флота Советского Союза Кузнецов»
nomi precedenti — in ordine di assegnazione — «Советский Союз» (Sovetskiy Soyuz), «Рига» (Riga), «Леонид Брежнев» (Leonid Brezhnev), «Тбилиси» (Tbilisi) e infine «Адмирал флота Советского Союза Кузнецов» (Admiral flota Sovetskogo Soyuza Kuznetsov).
La Admiral Kuznetsov fu costruita nei cantieri di Mykolaïv, all’epoca nella RSS Ucraina, impostata col nome di Riga, fu varata come Leonid Brezhnev ed entrò in servizio come Admiral Kuznetsov. Inquadrata nella Flotta del Nord della Marina Russa, la nave è ufficialmente entrata in servizio attivo nel 1991 ma ha ricevuto i suoi aerei nel 1993 per essere completamente operativa dal 1995.
Il gruppo aereo imbarcato è in composto da:
Su-33 (Su-27K) e Su-25UTG del 279th separate naval fighter regiment (Murmansk Region) (in russo: 279-й отдельный корабельный истребительный авиационный полк (Мурманская обл.), traslitterato: 279-j otdelʹnыj korabelʹnыj istrebitelʹnыj aviacionnыj polk (Murmanskaja obl.))
MiG-29K e MiG-29KUB del 100th separate naval fighter regiment (Murmansk Region) (in russo: 100-й отдельный корабельный истребительный авиационный полк (Мурманская обл.), traslitterato: 100-j otdelʹnыj korabelʹnыj istrebitelʹnыj aviacionnыj polk (Murmanskaja obl.))
Generalmente il gruppo da battaglia è composto da:
1 incrociatore della classe Slava o della classe Kirov
1 o 2 cacciatorpediniere della classe Sovremennyj
1 o 2 cacciatorpediniere della classe Udaloj
1 o 2 SSN della classe Akula I/II
a volte 1 SSGN della classe Oscar I/II.
Scafo nº 106
Liaoning « 辽宁舰 » nomi precedenti — in ordine di assegnazione — «Рига» (Riga), «Варяг» (Varyag), «施琅» (Shi Lang) e infine «辽宁» (Liaoning).
La Riga fu varata nei cantieri di Nikolaev nel 1988 e prese il nome Varyag nel 1990. A causa della dissoluzione dell’Unione Sovietica, la costruzione fu interrotta e la nave divenne di proprietà dell’Ucraina. Già nel 2002, una delegazione cinese propose al governo ucraino di acquistarla ma questo non accettò. Tuttavia, l’interesse c’era e nel 1998 la Chong Lot Travel Agency (una società (di copertura) basata a Macao di proprietà di un’altra società (di copertura) di Hong Kong, la Chinluck Holding) la acquistò per 20 milioni di dollari per trasformarla in un casinò. La Turchia era obbligata a far transitare lo scafo (la nave era ufficialmente un rottame, infatti fu trainata da Mykolaïv fino a Dalian), tuttavia impiegò 16 mesi per autorizzare il transito. Il 2 novembre 2001, lo scafo (rimorchiato) transitò lo stretto dei Dardanelli, e, poiché il canale di Suez non autorizza il transito di navi rimorchiate, la nave dovette attraversare lo stretto di Gibilterra e superare il capo di Buona Speranza prima di addentrarsi nello stretto di Malacca e arrivare a Dalian il 3 marzo 2002. Nonostante le smentite delle autorità, vi sono state a più riprese voci sull’intenzione della marina cinese, che poi di fatto prese possesso dello scafo, di rendere operativa la portaerei. La nave fu messa nel bacino di carenaggio a Dalian nel maggio 2005 e quando ne uscì, nell’agosto 2005, era ridipinta nella livrea grigia della PLAN. I lavori di ricostruzione durarono fino al 2011 e il 27 luglio 2011 il Ministro della Difesa Cinese confermò che la nave era stata ristrutturata per ricerche scientifiche, sperimentazione e addestramento. Una decina di prove in mare furono condotte tra l’agosto 2011 e l’agosto 2012 e il 24 settembre 2012 la nave fu ufficialmente consegnata e commissionata per la PLAN col nome di Liaoning (16). La Liaoning appartiene alla classe navale cinese Type 001; la seconda portaerei cinese – la Shandong – appartiene alla classe navale cinese Type 001A ed è una versione aggiornata della Liaoning; la terza portaerei cinese – in progetto – appartiene alla classe navale cinese Type 002 e sarà una versione completamente nuova e di tipo CATOBAR.
(Fonti: Web, Google, Thedrive, Wikipedia, You Tube)