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….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
La “Lettera di Intenti” in modalità Gov-to-Gov
Il Ministro della Difesa italiano ed il Ministro della Difesa del Brasile hanno di recente firmato una Lettera di Intenti per il rafforzamento della cooperazione tra le due nazioni nel settore della Difesa. Il nostro Ministro ha sottolineato l’importanza che la firma ricopre permettendo di compiere un ulteriore passo in avanti verso “una cooperazione già solida e concreta che potrà trovare ulteriori opportunità di sviluppo nel quadro di un possibile partenariato strategico di medio-lungo periodo”. Particolare riferimento è stato fatto alle industrie italiane di settore che sono presenti nel tessuto industriale del Brasile (Iveco DV) con un occhio a delle prospettive concrete che riguardano, tra le altre, la blindo pesante CENTAURO II, in gara per rispondere ad un requisito brasiliano. Tale Lettera di Intenti “vuole assicurare la piena disponibilità e la massima collaborazione governativa, anche in modalità Gov-to-Gov, nell’analisi di soluzioni congrue e di qualità che possano essere presentate dalle nostre imprese di settore”. Ebbene, un accordo G2G potrebbe favorire, e non poco, la blindo pesante CENTAURO II, blindo 8×8 prodotto dal consorzio CIO (Iveco e Oto Melara), che è in gara per diventare il nuovo caccia-carri ruotato dell’Esercito Brasiliano. A breve, la commissione creata lo scorso anno dal governo del Paese sudamericano per valutare le proposte, una decina circa, arrivate da tutto il mondo, scioglierà le riserve per lanciare un programma di acquisto (Si vocifera infatti di oltre duecento unità con armamento anticarro da 105 o 120 millimetri).
I mezzi proposti dall’Italia vengono prodotti nello stabilimento Leonardo della Spezia e sono stati esportati nelle prime versioni in Spagna e Qatar. La blindo pesante 8 x 8 è un tipo di mezzo che, indirettamente, l’invasione russa dell’Ucraina portata attraverso il dispiegamento dei carri armati, rilancia nelle richieste delle Difese di mezzo mondo. Negli ultimi decenni si è tesi soprattutto a creare capacità di contrasto in una cosiddetta “guerra asimmetrica”.
I competitor del consorzio italiano sarebbero, tra gli altri:
i nordamericani di General Dynamics, attraverso la controllata svizzera Mowag,
la finlandese Patria,
i cinesi di Norinco
la proposta sudcoreana di Hanwha.
Secondo un’agenzia brasiliana specializzata proprio in materia di Difesa, l’opzione italiana godrebbe di molto credito in Brasile. Dal punto di vista tecnico, il Centauro II sarebbe un progetto molto più avanzato delle concorrenti, visto che i primi esemplari per l’Esercito Italiano sono già in fase di consegna all’E.I.. Inoltre, (ed è fondamentale), ci sarebbero diverse parti in comune con l’VBPT – MR Guarani, sviluppato proprio in consorzio tra Italia e Brasile, e assemblato in parte in loco.
Lo scorso dicembre i ministri della Difesa dei rispettivi Paesi, Lorenzo Guerini e Walter Souza Braga Netto, hanno sottoscritto una lettera di intenti per il rafforzamento della cooperazione nel settore della Difesa. Di recente, il sottosegretario Giorgio Mulè si è recato di persona a Brasilia per incontrare Braga Netto e poi ha visitato gli uffici locali di Leonardo e Iveco. “Leonardo, insieme ad altre importanti aziende che operano in questa area, è un brand affermato e riconosciuto nel settore della Difesa – ha evidenziato Mulè con una nota del ministero -. Da alcuni anni il governo brasiliano ha avviato un processo di modernizzazione delle Forze armate che potrebbe coinvolgere i principali produttori internazionali. Nei domini terrestre, marittimo, aereo, spaziale e cibernetico si aprono interessanti opportunità economiche e di sviluppo. E l’Italia, in questo contesto, è il principale partner commerciale italiano in America Latina”. Il programma, secondo i media brasiliani, dovrebbe prevedere 96 mezzi con possibilità di estendere la dotazione fino a 221.
Si restringono i requisiti ed il Centauro II rimane in corsa in Brasile
Lo Stato Maggiore dell’Esercito ha reso pubblica l’ordinanza Nº 716 che approva i requisiti operativi della viatura blindada de combate de cavalaria – média sobre rodas.
Si tratta sostanzialmente degli stessi requisiti operativi precedentemente pubblicati e indicano che la fase di effettivo avvio del concorso, con la pubblicazione della “richiesta di gara”, affinché i fornitori inviino efficacemente le proprie offerte in modo dettagliato e che il suo ritardo è dovuto al ritardo nell’ottenere un parere favorevole da parte della Consulenza Legale del Comando dell’Esercito.
Un’osservazione importante da fare è che, durante una presentazione del progetto fatta all’Associação Brasileira das Indústrias de Materiais de Defesa e Segurança (ABIMDE) dalla Direzione dei materiali (DMat), tenutasi di recente, è stata presentata una diapositiva che informava che le proposte ritenute “SODDISFACENTI” saranno quelle che contemplano solo i veicoli che sono in “Produzione di Serie Iniziale o consolidata”.
Considerando questo, se applicato nell’ambito di un sistema d’arma (veicolo + armi), lascerà idonei al concorso solo i seguenti candidati:
Centauro II con cannone da 120 mm, del Consorzio Iveco–OTO Melara (CIO);
ST-1BR con cannone da 105 mm, di NORINCO;
LAV 700 con cannone da 105 mm, della General Dynamics Land Systems (GDLS) e John Cockerill.
BLINDO PESANTE C.I.O. CENTAURO II
Il Centauro II MGS 120/105 è un’autoblindo cacciacarri prodotta dal CIO, Consorzio Iveco Oto Melara, in fase di consegna all’Esercito Italiano con il nome di Centauro II. È l’evoluzione diretta della Centauro, primo veicolo blindato 8×8 cacciacarri al mondo. La nuova versione è stata completamente riprogettata per resistere agli ordigni esplosivi improvvisati (IED), lo scafo è in acciaio balistico monoscocca ad alta resistenza con geometria differenziata a seconda della sezione. Il mezzo presenta un fondo a forma di V e non ha dei passa-ruota e dei parafanghi accentuati, per favorire la dissipazione dell’energia di un eventuale ordigno. Inoltre, è più leggero di circa 300 chilogrammi. Ad ottobre 2020, il nuovo Centauro 2 è stato ordinato in 96 delle 150 unità previste.
L’autoblindo Centauro II rappresenta la naturale evoluzione del veicolo blindato Centauro, nato dall’esigenza da parte dell’Esercito Italiano durante gli anni della Guerra Fredda, con l’obiettivo di dare maggiore mobilità alle brigate italiane schierate in difesa del territorio nazionale.
Con il crollo del Muro di Berlino e i profondi cambiamenti che ne sono conseguiti, la Centauro ha finito per operare in scenari inimmaginabili durante la sua progettazione: operazioni di mantenimento della pace, per la prevenzione dei conflitti e operazioni di carattere umanitario, nonché scenari operativi classici.
La Centauro (nella prima versione da 105mm) è in dotazione, oltre che alle Forze Armate italiane anche a quelle di Spagna, Giordania e Oman, ed è stata prodotta in diverse versioni per rispondere ai differenti requisiti richiesti dai clienti.
L’autoblindo Centauro II è dotata di un’architettura interamente digitale, frutto di una stretta collaborazione tra l’Industria e la Difesa. Il risultato è un veicolo blindato di nuova generazione, in grado di operare in ogni scenario: dalle missioni a difesa della sicurezza nazionale agli interventi in aiuto delle popolazioni a seguito di catastrofi naturali, dalle operazioni di supporto e mantenimento della pace, ad ogni altro teatro operativo in cui le Forze Armate siano chiamate ad intervenire.
Le innovazioni di Leonardo installate sul Centauro II, iniziano dalla nuova torre, dotata di elettro-ottiche di ultima generazione per il comandante e il puntatore, con il periscopio panoramico ATTILA D e l’unità di puntamento Lothar SD e una serie di sistemi di comunicazione con ben sei radio e il sistema di comando e controllo SICCONA. Tale innovazioni assicurano la massima interoperabilità e disponibilità di informazioni sul teatro operativo. Sulla torre è installata una torretta a controllo remoto, la Hitrole Light, in grado di aumentare la flessibilità del mezzo e di garantire la massima protezione dell’equipaggio, oltre a un Jammer H3, per inibire l’attivazione a distanza di ordigni improvvisati.
La Centauro II può essere equipaggiata con un cannone da 105/52 mm, come la precedente Centauro, o con un cannone di ultima generazione Leonardo-OTO da 120/45 mm, che conferisce al mezzo una potenza di fuoco pari a quella dei più moderni carri armati da battaglia e compatibile con il munizionamento standard NATO di ultima generazione. Nonostante l’elevato livello di protezione balistica, il cannone di grosso calibro e la vasta dotazione degli equipaggiamenti di bordo, la torre della Centauro II ha un peso molto ridotto, che non va a incidere sulle capacità e sulla mobilità del mezzo.
La Centauro II è equipaggiata con un motore 8V diesel di 20 litri della famiglia IVECO VECTOR (Euro 3), ha una potenza di 533 kW (720 hp) e una coppia di 2500 nm, il motore è accoppiato ad un cambio automatico ZF Ecomat 7HP902 a 7 rapporti + 1 retro.
Il prezzo di ogni Centauro II per l’Esercito Italiano è di 6,7 milioni di euro.
Lo scafo è sagomato a “V” per garantire una migliore protezione antimina e da ordigni esplosivi improvvisati, ed è dotato, come la torre, di corazzature balistiche ad alta efficienza. Notevole innovazione rispetto al passato è la scelta di adottare un sistema che permette la guida del mezzo con la sola visione “indiretta” mediante telecamere installate esternamente. Per assicurare la massima mobilità sono stati sviluppati, inoltre, un motore di nuova generazione con un nuovo cambio automatico e un sistema elettronico di frenaggio e controllo.
(Fonti: Web, Google, RID, Cittadellaspezia, Aresdifesa, Wikipedia, You Tube)