Aeronautica Militare: si conclude l’impiego operativo dei Predator in Afghanistan
Lunedì 1 dicembre, con l’atterraggio di un Predator B dell’Aeronautica Militare sulla pista dell’aeroporto di Herat, si è concluso l’impiego operativo in Afghanistan dell’aereo a pilotaggio remoto a favore delle forze sicurezza afgane e del contingente dell’International Security Assistente Force (ISAF).
Alla fine dell’operazione si è tenuta una sobria cerimonia, alla presenza del Comandante del Train Advise and Assist Command West (TAAC-W), Generale Maurizio Angelo Scardino, e del Comandante della Joint Air Task Force (J.A.T.F.), Colonnello Paolo Latini, nella cui componente aerea nazionale ed interforze del contingente italiano in Afghanistan hanno operato i Predator italiani inquadrati nel Task Group Astore.
Durante la cerimonia è stato simbolicamente ammainato lo stendardo del Gruppo a significare il saluto definitivo al territorio afgano.
“Negli oltre 7 anni di impiego operativo a favore della missione ISAF (giugno 2007),” spiega una nota dell’Aeronautica Militare, “i Predator italiani, nelle versioni “A+ e “B”, hanno contribuito in maniera decisiva al raggiungimento di importanti obiettivi operativi, svolgendo missioni di “intelligence”, sorveglianza, ricognizione ed acquisizione di obiettivi su tutto il territorio afgano effettuando 1576 sortite e 14191 ore di volo con le quali sono state supportate 37 Task Force di tutto il contingente internazionale. I Predator provenienti dal 28