I Russi hanno perso in pochi attimi sistemi del valore di quasi 50 milioni. Com’è possibile?
Le steppe del Donbass, le brulle coste dell’Isola dei Serpenti, il terreno fangoso di Kherson: che cosa hanno in comune? Sono stati distrutti in questi luoghi diversissimi e distanti fra di loro molte centinaia di chilometri, ma soprattutto tutti ugualmente sottoposti, all’epoca, all’occupazione russa dei Pantsir-1S in servizio per le forze di Mosca. E con pochi colpi ben assestati – oltre che con un pizzico di fortuna che dai tempi di Napoleone i militari hanno imparato ad apprezzare – sono andati distrutte sistemi d’arma del valore di 15 milioni di dollari.