SI VIS PACEM, PARA BELLUM – “SVPPBELLUM.BLOGSPOT.COM”
….La guerra all’Ucraina ci deve insegnare che, se vuoi vivere in pace,
devi essere sempre pronto a difendere la tua Libertà….
….Basta con la retorica sulle guerre umanitarie e sulle operazioni di pace.
La guerra è guerra. Cerchiamo sempre di non farla, ma prepariamoci a vincerla…
…Ho ancora nel naso l’odore che faceva il grasso del fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello, il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli starnuti e i colpi di tosse delle vedette di guardia, il suono delle erbe secche e delle pietre battute dal vento sulle rive del Tagliamento…
….” ” ”Bevi acqua della sorgente dove bevono i cavalli. Il cavallo non berrà mai acqua cattiva. Metti il tuo letto dove dorme il gatto. Mangia il frutto che è stato toccato da un verme. Scegli con coraggio il fungo su cui siedono gli insetti. Pianta l’albero dove scava il neo. Costruisci la tua casa dove il serpente siede per riscaldarsi. Scava la tua fontana dove gli uccelli si nascondono dal calore. Vai a dormire e svegliati allo stesso tempo con gli uccelli – raccoglierai ogni giorno grani d’oro. Mangia più verde – avrai gambe forti e un cuore resistente, come gli esseri della foresta. Nuotare spesso e ti sentirai sulla terra come il pesce nell’acqua. Guarda il cielo il più spesso possibile e i tuoi pensieri diventeranno chiari e chiari. Taci molto, parla poco – e il silenzio verrà nel tuo cuore, e il tuo spirito sarà calmo e pieno di pace” “ “… (I Templari)
Come prevedibile, il TEMPEST-FCAS ha preso il centro dell’attenzione al Farnborough Airshow 2022, nel Regno Unito. L’evento aeronautico è caratterizzato dagli aggiornamenti forniti dai governi di due delle tre nazioni coinvolte nello sviluppo del Tempest – Future Combat Air System, ora apparso rivisto e rimodulato in funzione altamente stealth.
Come noto ai più, in data 21 dicembre 2020 il Regno Unito, l’Italia e la Svezia hanno firmato un memorandum d’intesa trilaterale per la cooperazione sul sistema aereo da combattimento futuro , che copre la cooperazione per la ricerca, lo sviluppo e l’ideazione congiunta del FCAS. Il programma è attualmente tra le priorità dei tre governi, che ora stanno lavorando unitamente al Giappone per ottenere una partecipazione diffusa dell’industria e per portare le migliori competenze per lavorare sul progetto.
Il Tempest-FCAS è un sistema di sistemi che includerà velivoli di nuova generazione, UCAV e capacità informatiche allo stato dell’arte. La “core plaftorm FCAS” combina asset multi-dominio, che coopereranno in uno scenario “Manned Unmanned Teaming” e saranno interconnessi tramite una rete cloud sicura; tali tecnologie sono progettate dai partner del settore del Team per soddisfare i requisiti di capacità dei conflitti futuri ed essere operative a metà degli anni ’30-35.
L’A.M.I. e la R.A.F. intendono sostituire le attuali flotte di caccia Eurofighter con gli aerei di sesta generazione, mentre la Svezia è interessata al sistema nel suo insieme piuttosto che alla “piattaforma principale”.
L’Italia e Regno Unito sono da tempo sulla strada per individuare potenziali aree di cooperazione industriale tra primarie aziende nazionali nel settore della Difesa, con l’ambizione di avviare possibili attività di reciproco interesse; hanno di recente raggiunto un accordo di collaborazione nell’ambito del programma Future Combat Air System e Leonardo e BAE Systems hanno concordato di collaborare al programma Le società dei due Paesi individueranno aree di collaborazione condivise effettuando analisi congiunte su attività di reciproco interesse. Nello stesso contesto le attività elettroniche italiane e britanniche di Leonardo ed Elettronica SpA stanno sviluppando attività dimostrative su sensori e sistemi avanzati.
Leonardo e BAE Systems collaborano sull’applicazione delle metodologie progettuali Model Based System Engineering e sullo sviluppo congiunto di tecnologie abilitanti per la sovranità nazionale del sistema futuro. In linea con questa strategia, le imprese elettroniche italiane e britanniche hanno raggiunto un accordo per collaborare nell’area sensori e delle comunicazioni a supporto dello sviluppo tecnologico del progetto. Questa iniziativa approfondirà la consolidata collaborazione di queste aziende a livello internazionale attraverso un’attività dimostrativa entro il 2027.
Il Segretario di Stato alla Difesa britannico ha quindi confermato di guidare lo sviluppo di un nuovo dimostratore aereo da combattimento volante, con un primo dimostratore aereo da combattimento volante del Tempest entro i prossimi cinque anni e per un’entrata in servizio operativa per il 2035. E’ confermato altresì che Regno Unito, Italia e Giappone stanno lavorando insieme per lo sviluppo congiunto di velivoli da combattimento di 6^ generazione. Il lavoro di Gran Bretagna con il Giappone e l’Italia su una tecnologia all’avanguardia come questa mostra i vantaggi delle nostre alleanze in tutto il mondo. Sono in corso discussioni approfondite sulla possibile partecipazione del Giappone al programma, dopo aver valutato la sovrapposizione dei requisiti e delle capacità del Tempest e dell’F-3 giapponese.
Il dimostratore del velivolo “fornirà prove per le tecnologie, i metodi e gli strumenti critici, che saranno utilizzati sulla piattaforma principale. Il programma del dimostratore in volo sta anche aiutando a trattenere, sviluppare ulteriormente e stimolare la prossima generazione di abilità e competenze necessarie per realizzare questo ambizioso programma.
UN NUOVO CONCEPT MODEL DEL TEMPEST IN MOSTRA
E’ appena il caso di evidenziare che un nuovo concept model Tempest è in mostra al salone di Farnborough 2022. Il nuovo design sembra essere abbastanza diverso dal precedente: mostra una diversa sezione del muso e prese d’aria sulla falsariga di quelle dell’F-22 Raptor, ugelli del motore e pianta generale.
Il Tempest incorporerà IA (intelligenza artificiale), apprendimento automatico e sistemi autonomi che apriranno la strada al teaming umano-IA, una nuova tecnologia del sistema di frequenza radar multifunzionale che raccoglierà ed elaborerà 10.000 volte più dati rispetto ai sistemi esistenti, una rivoluzionaria “cabina di pilotaggio indossabile” alimentata da sistemi di Realtà Aumentata e Virtuale proiettata sulla visiera del casco del pilota.
IL COCKPIT “SMART CHAIR” DI LEONARDO
Leonardo sta già lavorando da tempo su di un embrione di cockpit di 6a gen. come parte di un simulatore di volo compatto chiamato “Smart Chair”. Quest’ultimo include VR, Eye Tracking e AI e offre al pilota un’esperienza coinvolgente, fornendo un ambiente interattivo 3D a 360°.
Tra le novità del Farnborough Air Show vi è lo SMART CHAIR, ovvero il dimostratore di cockpit per caccia di Sesta Generazione di Leonardo. Il sistema, ospitato all’interno dello stand dell’azienda italiana, è qualcosa di realmente rivoluzionario: un cockpit dove di “tradizionale e fisico” restano solo la cloche e la manetta e dove tutto è immersivo, virtuale e aumentato. Il pilota, dunque, si trova di fronte ad un’interfaccia completamente diversa: gli schermi “fisici” con le loro funzioni fanno posto ad un sistema sintetico che viene proiettato direttamente nel casco del pilota. I comandi saranno impartiti con il movimento degli occhi utilizzando sofisticati algoritmi di tracciamento o premendo pulsanti virtuali e interagendo con display touch. Il layout sarà molto semplice e intuitivo e sarà calibrato sulla necessità di ridurre il carico di lavoro del pilota per rendere più semplice e intuitiva la gestione tattica della missione e la direzione di tutte le componenti del futuro sistema dei sistemi aereo, a cominciare dai DRONI GREGARIO che accompagneranno nelle missioni d’attacco il TEMPEST/F-3.
La realizzazione di un dimostratore sarà pronta per il volo nel 2027. In questo momento ci si sofferma sulla piattaforma aerea più che sugli altri elementi del sistema, e gli sforzi si stanno concentrando proprio in tale direzione, anche perché l’alleanza tecnologica con le aziende giapponesi sembra essere molto solida. Nel contempo, il Segretariato Generale della Difesa italiano ha confermato un ulteriore accordo tra Leonardo e BAE Systems sulla base del quale sono state identificate le aree di collaborazione tra le industrie italiane (Leonardo, Elettronica, MBDA Italia e Avio Aero) e quelle britanniche (BAE Systems, Leonardo UK, Rolls Royce e MBDA UK). Sembrerebbe che sia un accordo per razionalizzare lo sforzo che nei 2 Paesi si sta facendo in termini di studi e ricerca e sviluppo. Per quanto riguarda, invece, l’eventuale partecipazione al programma del Giappone, sono in corso le discussione ed un’analisi congiunta sui requisiti in comune del TEMPEST con il giapponese F-3, a valle della quale i 2 programmi potrebbero anche convergere e la cooperazione passare a Gran Bretagna, Italia e Svezia e Giappone. In questa fase UK e Giappone sembrano molto vicini, ma pure Giappone e Italia lo sono, visto che Segredifesa-Italia ha in corso contatti con le controparti giapponesi ormai da mesi; come già evidenziato, la Svezia è orientata solo sulla componente sistema e non sul caccia madre, visto lo sforzo finanziario e industriale in corso in ambito GRIPEN-E.
Il velivolo dimostrativo è già in fase avanzata di sviluppo tra il Ministero della Difesa britannico e i partner industriali quadrinazionali del Team Tempest.
Il dimostratore di volo sarà un velivolo supersonico pilotato che testerà una gamma di nuove tecnologie inclusa l’integrazione di caratteristiche compatibili con le caratteristiche stealth del caccia-bombardiere.
Il lavoro sta rapidamente accelerando su questa parte importante del programma FCAS, con lo sviluppo del dimostratore in corso presso il sito di BAE Systems vicino a Preston, nel nord dell’Inghilterra. Tale attività è supportato da centinaia di aziende e migliaia di ingegneri.
Il dimostratore è fondamentale per garantire che le tecnologie, competenze e capacità industriali del siano pronte per il futuro e la progettazione e la costruzione del dimostratore volante validerà l’integrazione e le capacità di verifica e test. Fornirà inoltre dati e lezioni inestimabili all’industria per supportare l’introduzione del nuovo velivolo entro il 2035.
Iil Regno Unito sta conducendo un’analisi concettuale congiunta con i partner più vicini rappresentati da Giappone e Italia per verificare aree di interesse comune ed esplorare potenziali opzioni di partnership nell’ambito del Future Combat Air, continuando nel contempo a esplorare partnership più ampie, evidenziando che ulteriori decisioni saranno prese entro la fine del 2022. Come il Regno Unito, sia il Giappone che l’Italia utilizzano il caccia F-35 e le nazioni hanno intrapreso insieme esercitazioni congiunte in passato: “Sono lieto che il Regno Unito, insieme a Italia, Giappone e Svezia stiano lavorando insieme sulla stesso progetto di massima”, ha dichiarato il Segretario alla Difesa Ben Wallace, aggiungendo che il lavoro della Gran Bretagna con il Giappone e l’Italia su tecnologie all’avanguardia come questo programma mostra i vantaggi delle nostre alleanze in tutto il mondo”.
IL PUNTO
Il direttore del ‘Future Combat Air’ Richard Berthon ha dichiarato che “l’FCAS è un programma entusiasmante, dinamico e inclusivo, che richiede una diversità di persone, idee e competenze che lavorano insieme. Stiamo reclutando nuovi talenti che guideranno l’FCAS, sviluppando uno dei programmi di difesa più importanti al mondo”.
Il programma FCAS, secondo lo stesso comunicato, sta guidando gli sviluppi all’avanguardia in questo settore e recentemente ci sono stati una serie di progressi nell’ambito industriale. Fra questi:
IL DIMOSTRATORE DELLA ROLLS-ROYCE “ORPHEUS”
La Rolls-Royce Defense ha messo a punto un nuovo dimostratore di motore con turbina a gas, noto come Orpheus, progettato, costruito e testato in meno di due anni per dimostrare gli sviluppi tecnologici innovativi connessi al programma FCAS. Lavorando con partner internazionali, Rolls Royce ha anche concordato la fase successiva del programma legato allo sviluppo del dimostratore completo.
UNA TRANSIZIONE DIGITALE PER LA FUSOLIERA
La BAE Systems utilizza la trasformazione digitale per progettare e costruire una fusoliera rappresentativa di un velivolo militare, dimostrando come le tecnologie innovative possono trasformare la capacità di progettazione e produzione a disposizione del programma Tempest. Sono stati utilizzati robot commerciali che sono stati adattati alle necessità, con il 65% delle parti della fusoliera che è stato messo in posizione utilizzando l’automazione.
UN DIMOSTRATORE DELLA TECNOLOGIA RADAR “JAGUAR”
Leonardo UK e la giapponese Mitsubishi Electric hanno definito il concetto per un dimostratore di tecnologia radar chiamato JAGUAR, presentato per la prima volta a febbraio, dopo il completamento del lavoro concettuale e degli studi di fattibilità congiunti all’inizio del 2022. La multinazionale Leonardo ha anche fornito ulteriori dettagli sul lavoro bilaterale in corso per supportare la futura elettronica di bordo del TEMPEST-FCAS.
LEONARDO, IL GRUPPO ELETTRONICA ED IL GIAPPONE PER IL SISTEMA “ISANKE”
Leonardo nel Regno Unito e in Italia lavorano insieme a una serie di progetti con il gruppo Elettronica, inclusa la valutazione congiunta della potenziale architettura di un comune Integrated Sensing and Non-Kinetic Effects (ISANKE) e di un sistema integrato per le comunicazioni (Integrated Communications System). Il lavoro è complementare alla collaborazione in corso con il Giappone sulle capacità dei sensori di sesta generazione, un’area in cui l’Italia sarà presto coinvolta.
SISTEMA DI GESTIONE DEGLI ARMAMENTI DI MBDA
MBDA ha presentato il suo concetto per un sistema di gestione degli effetti degli armamenti, per aiutare il coordinamento di tutte le armi disponibili nello spazio di battaglia utilizzando software avanzati di Intelligenza Artificiale e Machine Learning.
UNA “TEMPEST ACADEMY”
Per supportare il progetto, il Ministero della Difesa britannico ha annunciato una serie di misure per attirare le menti più brillanti sul programma FCAS, inclusi piani per una nuova Tempest Academy ed il reclutamento e sviluppo di talenti congiunti tra i partner nonché il lancio di un nuovo sito web per le carriere di settore. Ci si augura che questa iniziativa crei una “Generazione Tempest” che porterà le proprie idee ed esperienze uniche nel programma.
Il programma FCAS svolge un ruolo importante nel sostenere le ambizioni del team, impiegando oltre 2.500 persone altamente qualificate, compresi gli hub industriali del settore aereo da combattimento. Il programma impiega ora un migliaio di apprendisti e laureati, offrendo interessanti opportunità di lavoro nell’ambito della scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, come la digitalizzazione industriale, l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati. I partner del Team Tempest, BAE Systems, Rolls-Royce, Leonardo UK e MBDA UK, mirano ad assumere altri 1.300 maestranze entro la fine del 2023.
DRONI GREGARIO IN SVILUPPO
“I sistemi autonomi svolgono un ruolo chiave in quel panorama connesso e ricco di informazioni. Lo sviluppo di nuovi concetti Unmanned Air System (UAS) agili e convenienti fornirà capacità abilitanti critiche in questi ambienti sempre più contesi”, afferma il sito web di BAE Systems. “I concetti UAS in fase di sviluppo nel nostro settore aereo offrono il potenziale per migliorare l’effetto operativo delle piattaforme con equipaggio attuali e future, aumentando il mix di forze attraverso una potenza di combattimento accessibile”.
Quello che attualmente è conosciuto semplicemente come “Concetto 1” è “un UAS piccolo e versatile progettato per supportare le forze esistenti nei ruoli di Attacco e ISR intelligence, sorveglianza e ricognizione di Air Power”, secondo una scheda prodotto sul sito web di BAE, riprodotto di seguito. È destinato a essere “sacrificabile, ma recuperabile per più sortite”.
Il progetto generale del primo concept consiste in una fusoliera centrale con una forma a proiettile, due ali principali con uno sweep molto minore e due code verticali. Sembra essere a reazione, con una presa d’aria posizionata sopra la parte posteriore superiore della fusoliera.
BAE Systems afferma che questo drone sarà in grado di volare fino a quattro ore ad altitudini fino a 30.000 piedi e a velocità fino a 0,5 Mach. Dovrebbe essere in grado di trasportare carichi utili fino a 40 chilogrammi (88 libbre), che potrebbero includere pacchetti di sensori elettro-ottici o a infrarossi, jammer di guerra elettronica o munizioni non specificate.
Il Concept 1 è indipendente dalla pista, viene lanciato da una catapulta di tipo ferroviario e quindi utilizza un sistema di recupero del paracadute per “atterrare” dopo una missione. Sarà in grado di operare singolarmente o come parte di uno sciame in rete e avrà ciò che BAE chiama “autonomia basata sugli obiettivi”, quest’ultima capacità che probabilmente descrive la capacità di eseguire ordini specifici senza un’ulteriore interazione umana diretta. Da un punto di vista logistico, Concept 1 è anche pensato per essere rapidamente dispiegabile utilizzando un sistema di stoccaggio containerizzato. “Un UAS di medie dimensioni progettato per sostituire o aumentare le forze esistenti nell’attacco, nell’ISR e nel controllo dei ruoli aerei della potenza aerea”, è il modo in cui una scheda prodotto separata, vista di seguito, descrive il concept 2. È un design più robusto che è ancora inteso per essere “attribile, ma progettato per oltre 100 sortite”.
Un’ampia definizione di attribuibile quando si tratta di velivoli senza pilota implica progetti in cui i costi sono stati bilanciati rispetto agli obiettivi di costo per produrre piattaforme in grado di svolgere una varietà di missioni, pur non essendo così costose e complesse che i comandanti potrebbero non essere disposti a impiegarle in livelli più elevati -ambienti a rischio.
Il design del Concept 2 ha una fusoliera principale più lunga e più snella rispetto al Concept 1, insieme ad ali principali a forma di “lambda” e una coda a V allargata. Questo velivolo senza pilota sembra anche essere alimentato a getto con una presa d’aria montata in alto molto prominente e decollerà e atterrerà come un aeroplano tradizionale. Almeno esteriormente, questo concetto ha una serie di somiglianze a grandi linee con altri progetti simili a UCAV di fascia bassa su cui altre società hanno lavorato negli ultimi anni, incluso il veicolo aereo da combattimento tattico di Lockheed Martin recentemente svelato (TE-CAV) e la valchiria XQ-58A di Kratos.
BAE Systems afferma che gli obiettivi di prestazione per il drone Concept 2 – che è mostrato nel rendering contrassegnato con il codice di registrazione civile del Regno Unito G-UCAS e nello stencil che recita “No Human Occupant” – includono una autonomia di cinque ore, la capacità di volare in alto a un’altitudine di 40.000 piedi e raggiungere una velocità massima di almeno 0,75 Mach. Con un peso massimo al decollo di 3.500 chilogrammi (7.716 libbre), dovrebbe essere in grado di trasportare vari carichi utili, inclusi sensori elettro-ottici o infrarossi e suite di guerra elettronica, e sarà anche caratterizzato da “autonomia basata sugli obiettivi”.
La scheda prodotto per il Concept 2 menziona specificamente un possibile carico di combattimento aria-aria costituito da due missili aria-aria Meteor ad alta velocità o uno aria-terra con 12 mini missili da crociera SPEAR-3 su quattro lanci tripli cremagliere. Non è chiaro se il drone sarà in grado di trasportare una di queste munizioni internamente. Il missile Meteor e lo SPEAR-3 sono entrambi prodotti del consorzio missilistico europeo MBDA, di cui BAE Systems fa parte. BAE Systems afferma che Concept 2 sarà progettato anche con un’enfasi sulla rapida dispiegabilità, per includere un sistema di storage containerizzato.
Non è noto quanto possa essere maturo uno di questi progetti al momento, ma BAE Systems ha i prototipi di entrambi in mostra al RIAT.
Sebbene BAE Systems non sembri averlo ancora detto in modo specifico, sembra chiaro che le forze armate britanniche, in particolare la RAF, la Royal Navy, l’A.M.I., le forse aeree svedesi e l’aeronautica giapponese siano i principali clienti presi in considerazione per questi avveniristici concetti. Un’altra scheda prodotto sul sito Web dell’azienda che discute “Sfide future” e “Opportunità tecnologiche” relative a questi progetti di droni, mostrati di seguito, include illustrazioni che li mostrano mentre operano insieme al caccia stealth di sesta generazione Tempest, ora in fase avanzata di sviluppo, F -35 Joint Strike Fighter, altri droni e missili da crociera, oltre a varie altre risorse a terra, in mare e nello spazio. BAE Systems è l’appaltatore principale del progetto Tempest.
Che vi sia un significativo interesse della RAF e della Royal Navy nell’acquisizione di varie piattaforme avanzate senza pilota, inclusi i cosiddetti droni di tipo “gregario” destinati a funzionare con piattaforme con equipaggio e tipi in grado di operare in sciami, è ormai accertato. Nel contesto del progetto Concept 1 di BAE, la RAF ha in particolare sollevato un’unità dedicata alla sperimentazione di concetti operativi di sciami di droni, lo Squadrone n. 216, nel 2020.
Negli ultimi tre anni, lo squadrone 216, così come il Rapid Capabilities Office (RCO) della RAF, hanno condotto 13 esperimenti separati sullo sciame che coinvolgono cinque diversi tipi di droni, ha rivelato il capo di stato maggiore dell’aria Sir Mike Wigston, il capo di stato maggiore dell’aria della RAF alla Global Air and Space Chiefs’ Conference del 2022 a Londra proprio questa settimana. Nel 2020, l’italiana Leonardo ha offerto dettagli su uno di questi eventi, che ha visto uno sciame di droni configurati per svolgere missioni di disturbo della guerra elettronica attaccare finti radar nemici. “Stiamo esplorando nuovi modelli di fornitura di capacità e produzione accelerata ‘quando ne abbiamo bisogno’ piuttosto che ‘nel caso in cui ne abbiamo bisogno’, dal Pizookie stampato in 3D a doppio jet, ai grandi droni disponibili in commercio dotati di nuovi carichi utili, ai grandi quadricotteri”, ha spiegato Wigston alla settimana delle Conferenze dei capi globali dell’aria e dello spazio. Nessun ulteriore dettaglio sul drone Pizookie sembra essere prontamente disponibile. Gli esperimenti britannici hanno chiarito che gli sciami di droni rappresentano una “capacità operativamente utile e rilevante”, ha aggiunto il capo di stato maggiore della RAF.
In termini di lavoro su progetti come il Concept 2 di BAE, a giugno la RAF ha annullato in particolare un programma, chiamato Mosquito, che aveva cercato di acquisire prototipi volanti di un drone sostanzialmente simile sviluppato da Spirit AeroSystems nell’Irlanda del Nord. Il Mosquito aveva fatto parte di una più ampia iniziativa senza pilota della RAF nota come programma LANCA (Lightweight Affordable Novel Combat Aircraft ).
“Attraverso Project Mosquito e altre attività di sperimentazione, la Royal Air Force ha compiuto progressi sostanziali e acquisito un valore significativo nella comprensione e nell’utilizzo di una serie di future capacità senza equipaggio. Questa decisione massimizza l’apprendimento maturato fino ad oggi e consente un cambio di direzione per il programma LANCA”, aveva detto il Commodoro dell’Air Jez Holmes, capo dell’Ufficio per le capacità rapide della RAF, in una dichiarazione al momento della cancellazione. “Il Rapid Capabilities Office lancerà ora rapidamente attività per perseguire in modo aggressivo l’immutato fermo impegno della RAF di integrare capacità avanzate senza equipaggio nel mix di forze a breve termine con un valore vantaggioso più immediato”.
“Il lavoro è stato impegnativo, ma abbiamo imparato e guadagnato molto dal nostro programma Mosquito sul design digitale e sulle nuove tecniche di produzione. Abbiamo deciso che la nostra attenzione ora dovrebbe essere concentrata su sistemi che possono essere resi operativi molto più rapidamente, ed è per questo che abbiamo portato a termine il programma Mosquito”, ha affermato anche il capo dell’aeronautica Marshall Wigston alla Conferenza dei capi dell’aria e dello spazio globale. “Ci stiamo muovendo rapidamente e sono lieto di annunciare che in autunno sveleremo una serie di aree di sfida mirate che vogliamo portare avanti con l’industria, i nostri partner scientifici e tecnologici, e anche a livello internazionale”.
“Quindi fai attenzione al nostro Ufficio per le capacità rapide che lancerà una serie di concorsi del settore per accelerare i sistemi scalabili senza equipaggio, culminando in un “decollo“ operativo per portare quei sistemi in prima linea, fornendo al combattente più veloce e migliore”, ha “Un mix di droni brulicanti e aerei da combattimento senza equipaggio, nonché velivoli pilotati di nuova generazione come il Tempest”, è ciò che la RAF sta guardando ora, ha aggiunto, descrivendo esattamente i due concetti che BAE Systems ha avanzato oggi.
La Royal Navy sta anche esaminando droni di vario tipo basati su portaerei nell’ambito del Progetto Vixen. Le schede prodotto di BAE affermano che sia Concept 1 che Concept 2 potrebbero includere varianti marittime e terrestri.
Le forze armate britanniche e i sistemi BAE non sono certo gli unici a percorrere queste strade. La presentazione di questi due nuovi concetti di droni al RIAT arriva pochi giorni dopo che la divisione progetti avanzati di Skunk Works di Lockheed Martin ha delineato la propria visione di teaming distribuito multi-livello con equipaggio senza pilota, che include anche un componente di sciamatura espandibile insieme a design più robusti simili a UCAV.
Con tutto questo in mente, c’è forse la possibilità che elementi dell’esercito britannico, così come l’esercito americano, siano tra i “clienti” senza nome con cui Skunk Works ha affermato di aver già lavorato per quanto riguarda il suo nuovo concetto di teaming distribuito.
Soprattutto con la RAF che spinge per spostare il programma LANCA nella fase successiva, è probabile che continui a saperne di più sui due nuovi concetti di droni di BAE Systems e sulla visione di accompagnamento dell’azienda su come potrebbero essere impiegati operativamente unitamente al TEMPEST.
Il velivolo dimostrativo è già in fase di sviluppo tra il governo e i partner industriali del Team Tempest e il Regno Unito sta attivamente progredendo le opportunità di collaborazione sul progetto con i partner industriali italiani. Il dimostratore di volo sarà un velivolo supersonico pilotato che testerà una gamma di nuove tecnologie inclusa l’integrazione di funzionalità compatibili con la furtività. Questa è la prima volta che si sviluppa un nuovo velivolo utilizzando una tecnologia del 21° secolo.
(Fonti: Web, Google, Theavionist, RID, Analisidifesa, UK defense Journal, Wikipedia, You Tube)