La Commissione Europea chiude l’inchiesta preliminare relativamente ai presunti aiuti di stato ad Alitalia in seguito all’ingresso di Poste Italiane nel capitale sociale della società. L’inchiesta preliminare era stata aperta nell’ottobre 2013, quando Poste Italiane SpA sottoscrisse l’aumento di capitale da 75 milioni di euro di Alitalia CAI. Erano state due le denunce formali presentate alla Commissine. Lo scorso dicembre 2014, la Commissione ha informato i due soggetti ricorrenti che dalle valutazioni era emerso che la misura oggetto delle denunce non sembra costituire un aiuto ai sensi dell’articolo 107 (1), del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE).
“In effetti,” si legge sulle Daily News della Commissione Europes, “le prove raccolte dalla Commissione nell’ambito dell’inchiesta suggeriscono che Poste Italiane ha effettuato un investimento in base alle stesse condizioni in cui si troverebbero due operatori privati in un’analoga situazione ( la cosiddetta transazione pari passu). Gli interventi pubblici possono essere considerati esenti da aiuto di stato ai sensi delle norme UE quando essi sono effettuati negli stessi termini che un operatore privato avrebbe accettato in condizioni di mercato (il principio dell’operatore di economia di mercato) .”
Tale posizione non è da considerarsi definitiva, ma un’analisi preliminare effettuata dai servizi dell’antitrust europeo sulla base delle informazioni disponibili al momento e in attesa di eventuali commenti aggiuntivi da parte dei ricorrenti. In assenza di reazioni da parte dei ricorrenti entro i termini previsti, le denunce saranno considerate ritirate. La Commissione ha quindi terminato la sua investigazione preliminare.
Fonte: Il Volo