CAMEROTA (SALERNO) – dal nostro inviato. Il 12 novembre 2003, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti all’ingresso della Base “Maestrale” del Reggimento MSU – Multinational Specialized Unit).
Alle 10.40 ora locale, le 8.40 in Italia, un’autocisterna forzò l’entrata della Base presidiata dai Carabinieri italiani, nella città di Nassiriya, in Iraq.
I due uomini a bordo fecero esplodere una bomba. La deflagrazione, con un effetto domino, fece saltare in aria il deposito munizioni.
L’attentato di Nassiriya
Il Carabiniere Andrea Filippa di guardia all’ingresso principale della base sparò agli attentatori ed evitò così conseguenze che avrebbero potuto essere ancora più tragiche.
La “Maestrale” fu ridotta a uno scheletro di cemento. L’altra sede, “Libeccio”, distante poche centinaia di metri dalla prima, venne danneggiata anch’essa dall’esplosione.
Il bilancio finale fu di 28 vittime tra cui i 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito italiano e 11 tra civili italiani ed iracheni.
Un’immagine dell’attentato
E così in questa data, ogni anno, viene commemorata la “Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali di pace” in ricordo di tutte le persone che, impegnate al servizio della pace e della sicurezza in diversi Paesi del mondo, hanno perso la propria vita nell’adempimento del dovere.
Le bare dei militari uccisi portate a spalla dai loro commilitoni
E, nell’Anfiteatro del Santuario dell’Annunziata di Licusati (una frazione di Camerota – Salerno) si è tenuta la nona edizione del prestigioso “Premio Internazionale Nassiriya per la Pace”, organizzato dall’Associazione culturale “Elaia”, presieduta dal giornalista Vincenzo Rubano.
Il Premio è patrocinato dal Parlamento Europeo, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dalla Difesa, dalla Regione Campania, dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, dalla Provincia di Salerno, dal Parco Nazionale del Cilento e dai Comuni di Camerota, Centola, Celle di Bulgheria e Santa Marina.
Ha cadenza annuale e viene conferito a persone che si sono distinte nel campo sociale e in particolare per la loro attività di promozione della pace.
Le pietre di inciampo dedicate all’ambasciatore italiano Luca Attanasio, al Carabiniere Vittorio Iacovacci e al Brigadiere dell’Arma Carmine Tripodi
“Quest’anno, per l’occasione – ha evidenziato il presidente del Premio, Vincenzo Rubano – sono state inaugurate tre pietre d’inciampo dedicate all’ambasciatore italiano Luca Attanasio, al Carabiniere Vittorio Iacovacci e al Brigadiere dell’Arma Carmine Tripodi”.
Tra i premiati quest’anno: il presidente del Senato Ignazio La Russa, il vice presidente Maurizio Gasparri, il vice ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, e rappresentanti delle Forze Armate, di Polizia, magistrati, avvocati, sacerdoti, giornalisti, medici, insegnanti, docenti universitari.
Particolarmente toccante è stata la consegna del premio da parte di Zakia Seddiki, moglie dell’ambasciatore presso la Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, ucciso in un agguato, insieme al Carabiniere Vittorio Iacovacci, il 5 settembre 2017 presso il villaggio di Kibumba vicino alla città di Goma, al fratello del militare dell’Arma, Dario.
Il Carabiniere Vittorio Iacovaci con l’Ambasciatore Luca Attanasio
Questi tutti premiati:
- Presidente del Senato della Repubblica italiana, Ignazio La Russa
- Vice Presidente del Senato. Maurizio Gasparri
- Vice ministro Affari Esteri e Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli
- Professoressa Emanuela Claudia del Re
- Nicola Carlone comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio Ispettore Capo
- Generale Corpo d’Armata Andrea Rispoli
- Professor Riccardo Valentini (Premio Nobel per la Pace 2007)
- Carabiniere Vittorio Iacovacci (Premio alla memoria)
- Brigadiere dei Carabinieri Carmine Tripodi (Premio alla memoria), Medaglia d’oro al valor militare
- Elisabetta Garzo, presidente del Tribunale di Napoli
- Questore di Salerno Giancarlo Conticchio
- Marcello D’Aiuto
- Donato D’Aiuto
- Tenente Colonnello Maurizio Laurito
- Fra Gerardo D’Auria, direttore generale dell’Ospedale Madonna del Buon Consiglio – Fatebenefratelli di Napoli
- Amato De Paulis Ordinario di Medicina interna allergologia e immunologia clinica dell’Università di Napoli
- Maggiore Domenico Marotta
- Tenente di Vascello Amalia Mugavero
- Don Maurizio Patriciello
- Giornalista Mimmo Rubio
- Colonnello Biagio Chiariello
- Luogotenente Gianni Mirabello
- Maresciallo Ordinario Marco Cesa
- Maresciallo Katia Russo
- Maresciallo Antonio Tavolacci
- Carabiniere Martina Pigliapoco
- Comune di 2^ classe Np. Cristopher Quaranta
- Luogotenente Np Salvatore Capasa
- Maggiore Saverio Sica
- Giornalista Katia La Rosa
- Giornalista Klaus Davi
- Giornalista Enrico Fedocci
- Don Ignazio Iacone
- Carabiniere Salvatore Caligiore
- Gruppo musicale Ai Daudia
- Riccardo Valentini
- Professoressa Elisabetta Zaccone
- Graduato capo Vincenzo Mastrolonardo
- Graduato scelto Luigi Ciccone
- Salvatore Della Luna Maggio
- Luogotenente Carlo Spista
- Dottoressa Lucia Cammarota
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