In un comunicato Aeroporti di Roma ha reso nota la relazione redatta da Massimo Gismondi, Medico Competente del lavoro di Aeroporti di Roma S.p.A, relativamente al livello di inquinamento dello scalo di Fiumicino in seguito all’incendio avvenuto qualche giorno fa al Terminal 3.
“In relazione al sinistro occorso in data 7 maggio,” si legge nel comunicato, “ADR ha provveduto immediatamente ad avviare le indagini strumentali per il rilievo di inquinanti pericolosi per la salute degli operatori aeroportuali e dei passeggeri. A tal fine ha formalmente incaricato la società HSI Consulting che in brevissimo tempo ha effettuato prelievi nei punti critici del T3. I risultati giunti in meno di 24 ore evidenziano che i valori riscontrati sono nettamente inferiori a quelli previsti dalla normativa nazionale e internazionale per l’esposizione di lavoratori in un turno di 8 ore. ADR sta proseguendo nell’ulteriore opera di monitoraggio con accertamenti che proseguiranno nei prossimi giorni. I punti di prelievo interesseranno tutte le aeree limitrofe e lontane da quelle dell’area del sinistro al fine della salvaguardia della salute di tutti. Si fa presente che gran parte dei sintomi fin qui accusati, come secchezza/bruciore di occhi e faringe, sono i classici sintomi normalmente riscontrati in situazioni in cui residuino nell’aria anche minime quantità di sostanze derivate dal cloro. Trattasi di una patologia irritativa semplice alla quale si può ovviare facilmente bevendo, per quanto riguarda la faringe, o utilizzando colliri umettanti. Tale patologia è comunque del tutto transitoria e non comporta assolutamente esiti.”
Fonte: Il Volo