Globavia. Intervista all’Amministratore Delegato dell’Azienda Debora Gambato: “Una società prevalentemente al femminile caratterizzata da professionalità e cura nel dettaglio”
Di Flavia De Michetti
ROMA (nostro servizio particolare). Globavia, azienda fondata nel 2001 dall’Ing. Paolo Paolicchi grazie alla sua pluriennale esperienza nel settore, si occupa sia della rappresentanza che della distribuzione di prodotti legati al mondo dell’Aeronautica, grazie all’unione di esperienza e innovazione tecnologica.
L’azienda, non solo si rivolge al mondo militare, ma anche a quello civile e, nell’ultimo anno, partendo dalle divise militari, ha cercato di diversificare il suo campo di interesse, agendo nel settore dei tessuti. Avvalendosi di una squadra per la maggior parte femminile, nel settore tessile, infatti, Globavia propone soluzioni su misura rispetto alle richieste del cliente, seguendone l’intero processo, avvalendosi di un partner indiano, con cui è stato firmato un contratto fondato sulla qualità, l’affidabilità e la competenza.
Proprio per questo un responsabile Globavia on site controlla tutta la catena di produzione, e non solo, mantenendo un contatto costante con l’Headquarters a Roma.
ReportDifesa intervista la dott.ssa Debora Gambato, Amministratore Delegato di Globavia.
Qual è il nuovo ruolo di Globavia nell’ambito dei tessuti sia militari che civili?
“Da poco abbiamo iniziato a lavorare nel settore tessile e Globavia fornisce soluzioni a misura delle richieste dei clienti. Naturalmente seguiamo l’intero processo e sviluppiamo soluzioni di alta qualità, dallo studio di fattibilità fino alla realizzazione e alla consegna del prodotto. Cerchiamo di offrire un connubio di design, alta qualità e funzionalità resistente, fornendo soluzioni a tutti i settori che hanno bisogno di divise, abbigliamento specifico, tessuti ignifughi o che necessitano di determinati requisiti e certificazioni. Abbiamo deciso di avvalerci di tessuti di origine indiana che, da sempre, sono considerati un’eccellenza di portata mondiale. Per mantenere certi standard operativi cerchiamo di seguire con attenzione determinate linee guida”.
“Guidati dalla professionalità e dalla passione per i dettagli – spiega l’Amministratore Delegato –cerchiamo, dunque, di andare incontro alle esigenze senza fare cose dozzinale, ma adattandole al cliente, con il quale collaboriamo per comprendere la migliore riuscita. In questo modo è possibile creare anche design innovativi e, allo stesso tempo, stabilire una standardizzazione, in modo da poter dare, anche nel futuro, un’assistenza. Nella fase produttiva controlliamo la qualità dei nostri tessuti, affinché la fiducia riposta in noi non venga disattesa. Cerchiamo, inoltre, di spaziare anche nell’industria, nel settore degli alberghi, dal momento che possiamo fare tessuti per rivestimenti, divise scolastiche, tendaggi e arredamenti. Siamo partiti dai tessuti per le divise militari, spaziando poi nei vari settori”.
Quali sono le prospettive dello sviluppo di Globavia?
“Per quanto riguarda il settore tessile, stiamo cercando di partecipare alle gare d’appalto. Relativamente al settore militare dei tessuti tutto è canalizzato tramite siti specifici del settore, in cui vengono emanate le gare con richieste e indicazioni burocratiche specifiche. Quindi, partecipare a una gara comporta una dedizione non indifferente. Al di là di votare i prodotti, esiste anche una serie di certificazioni necessarie e che dobbiamo cercare di inviare nei tempi prestabiliti”, specifica Debora Gambato.
“Inoltre, abbiamo una licenza, l’ex Art. 28 del T.U.L.P.S., una certificazione particolare rilasciata dalla Questura di Roma che serve a detenere i materiali considerati di armamento e non solo. Abbiamo anche un’altra importante certificazione internazionale, la TRACE che, relativa all’anticorruzione e all’antiriciclaggio, fornisce all’azienda la possibilità di dimostrare la trasparenza, di essere in linea con le leggi governative e di avere tutte le certificazioni aggiornate. I magazzini sono della società e sono certificati entrambi per la distribuzione del materiale aeronautico, ovvero l’AS9120, oltre alla certificazione ISO 9001, che fornisce il primo printing di qualità nella gestione dei prodotti”.
Quali saranno le partecipazioni agli eventi nazionali del settore?
“Prossimamente parteciperemo a Milano Unica, una fiera specializzata in tessuti. Per quanto riguarda eventi organizzati da noi, avendo iniziato da poco, vogliamo prima capire quale sarà il settore sul quale risulterà più efficace lavorare. A questo scopo, stiamo tenendo numerose riunioni per decidere quali saranno gli incontri da organizzare. Si tratta di settori talmente particolari che gli eventi devono essere ben concepiti e mirati”.
Che tipo di materiale utilizzate, tenendo anche conto dell’elemento green proprio delle Forze Armate?
“I tessuti sono abbastanza tecnologici e le materie sono green. Le Forze Armate hanno delle specifiche che vanno rispettate, nella composizione e nelle modalità di confezionamento. Noi abbiamo stoffe come quelle in cotone di bambù e fibre diverse, semisintetiche, che sono molto green. Tuttavia, fino ad ora, non sono state richieste dai militari, che utilizzano il cotone, materiale non molto green per quanto riguarda la manifattura, dal momento che per produrlo vengono impiegate numerose quantità di acqua”.
Trattandosi di un ambiente prettamente maschile, qual è il segreto di una donna per arrivare a ricoprire una carica tanto importante all’interno del mondo militare?
“Mio padre, l’Ing. Paoletti, ha trasferito a me tutta la sua passione e la sua esperienza per questo tipo di lavoro. Inizialmente con il suo aiuto e dopo in maniera graduale sono riuscita a farmi strada da sola nel settore. La società è prevalentemente al femminile e il personale è molto esperto. È vero che l’inizio è stato molto complicato, ma alla fine noi donne sappiamo essere precise, senza nulla togliere al mondo maschile. Anche in questo settore riusciamo a dare un apporto commerciale più specifico e dettagliato e ad avere un contatto forse anche più umano. Ormai da tanti anni ci siamo inseriti in questo mondo e il fatto che noi donne trattiamo argomenti che, prevalentemente in passato, appartenevano alla sfera maschile sicuramente può essere un valore aggiunto”.
Quali sono i segreti del successo di Globavia?
“Sicuramente gli oltre 20 anni di attività, i contratti siglati in passato con aziende affermate sul mercato nazionale e internazionale di grosso calibro, come la Leonardo e tutti i settori militari, nell’ambito della Difesa nazionale, l’interazione con le Forze Armate a vari livelli, i contatti con le basi operative, Comandi Regionali, Comandi Logistici, agenzie per gli appalti della Difesa, personale di Difesa congiunta, le agenzie internazionali di appalto della NATO, aver vinto molteplici gare d’appalto.– spiega l’Amministratore Delegato – Tutto questo dimostra una realtà solida e caratterizzata dall’attenzione del budget nel rispetto delle normative specifiche. L’utilizzo di attrezzature sempre più sofisticate, inoltre, ha fatto sì che il nostro lavoro sia orientato a perfezionare l’efficacia operativa e a rendere eccellenti i processi di manutenzione, oltre a puntare su una locazione efficiente delle risorse umane, aumentare la potenzialità della struttura e migliorare i risultati finanziari”.
“Questo è tutto ciò che sono gli standard produttivi e qualitativi internazionali e che, quindi, portano a garantire un supporto tecnico e un’assistenza in ambito sia distributivo che logistico. Offrire consulenze ed essere un punto di riferimento principale per le imprese. – prosegue Debora Gambato – Il supporto fornito agli aerei, in passato, e soprattutto all’Aeronautica Militare ha fatto sì che questo progetto imprenditoriale si avvalga di intese commerciali fondate su principi di correttezza, competenza, efficienza e la scelta dei fornitori e dei loro partner avviene sempre in maniera oculata, nell’ottica di conseguire un livello di qualità e precisione, tali da proporla allo stesso livello alle aziende leader del settore.Parte del nostro vantaggio competitivo è proprio dovuto a questa sinergia coltivata con la nostra sede che abbiamo a Roma che riesce ad arrivare e a servire in ogni parte”.
Il gusto italiano può essere anche applicato a un prodotto come quello militare?
“Assolutamente sì. – conclude l’Amministratore Delegato – Anche se nell’ambito militare le divise hanno degli standard specifici, sicuramente il tocco differente lo può fare un tipo di tessuto rispetto a un altro, ma è difficile dare un po’ di innovazione discostandosi da quelle che sono le loro specifiche ben precise”.
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