Nuova missione in biocontenimento per un C-130 dell’Aeronautica Militare
Nella serata di ieri, su richiesta del Ministero della Salute, l’Aeronautica Militare ha
attivato le procedure per trasportare in alto
bio-contenimento un cittadino italiano affetto da tubercolosi multifarmaco
resistente. Un velivolo C-130 della
46^ Brigata Aerea di Pisa è decollato dalla città toscana per l’aeroporto militare di Pratica
di Mare (Roma), dove ha prelevato una
speciale barella aviotrasportabile “A.T.I.” (Aircraft Transport Isolator)
e il personale medico della forza armata specializzato nella gestione e nel trasporto di malati altamente
infettivi.
Il velivolo è quindi immediatamente ripartito immediatamente alla volta del Distaccamento
Aeroportuale AM presso l’aeroporto di Alghero, dove il paziente è stato imbarcato.
Ultimate le operazioni di imbarco, il C-130 è decollato alla volta
dell’aeroporto di Orio al Serio da dove poi il paziente è stato trasferito in ambulanza all’Ospedale di
Tisiologia di Sondalo (Sondrio).
La capacità di effettuare trasporti di malati altamente infettivi
attraverso l’utilizzo dispeciali barelle isolate è
una peculiarità dell’Aeronautica Militare che, lo scorso novembre ha
riportato in Italia, dalla Sierra Leone, il
medico di Emergency malato d’ebola.
L’Aeronautica Militare ha sviluppato la capacità di evacuazione aeromedica
in bio-contenimento fin dal 2005, operando uno stretto
coordinamento sia con il Ministero della Salute, sia con il Dipartimento
della Protezione Civile; tale capacità si basa sull’utilizzo dispeciali
barelle
aviotrasportabili A.T.I. e dei più
piccolisistemi terrestri “S.T.I.” (Stretcher Transit Isolator),
indispensabili al momento del trasbordo del paziente dall’aeromobile
all’ambulanza. Il trasporto aereo in “bio-contenimento” su lunga tratta
viene attualmente svolto su velivoliC-130 J “Hercules”, C-27 J “Spartan” e
KC-767.
Fonte: Il Volo