Trasvolata atlantica per il primo F-35 italiano
L’F-35A dell’Aeronautica Militare, il primo costruito fuori dai confini statunitensi, ha compiuto la traversata dell’Atlantico con successo. E’ la prima volta che un F-35 compie una missione di questo tipo.
La prima trasvolata era stata pianificata nell’estate 2014 quando alcuni F-35B della US Marine Corps avrebbero dovuto fare la loro prima apparizione europa negli airshow di Farnborough e Fairford (RIAT). Poco prima della loro partenza fu riscontrato un grave difetto ad un F-35A e tutta la flotta fu messa a terra. E’ prevista una nuova apparizione degli F-35 statunitensi per questa estate a RIAT 2016.
L’F-35A (MM7332/32-01) è decollato da Cameri il 3 febbraio, accompagnato da due Eurofighter (MM55095/4-23 e MM55130/4-33) due tanker KC-767A (MM62228/14-03 e MM62227/14-02) e due C-130J (MM62180/46-45 eMM62186/46-51). Sempre il 3 febbraio hanno raggiunto la base aerea di Lajes, nelle Azorre portoghesi, prima di attraversare l’oceano Atlantico.
Foto: I velivoli dell’Aeronautica Militare a Lajes prima della trasvolata
La trasvolata si è conclusa ieri 5 febbraio, con l’atterraggio presso la Naval Air Station di Patuxent River, nel Maryland (USA). Inizialmente l’arrivo era previsto per il 4 febbraio ma, a causa dei forti venti, è stato posticipato di un giorno. Uno dei due Eurofighter è rimasto a Lajes di riserva, in attesa del rientro dei KC-767, C-130 e dell’altro Eurofighter.
Foto: F-35 AL-1 a Pax River
L’F-35 AL-1, realizzato presso la FACO di Cameri, ha richiesto 3 rifornimenti nel primo volo tra Cameri-Lajes della durata di 6 ore, ed altri 4 per il secondo tratto Lajes-Patuxent River della durata di 7 ore. Ai comandi il maggiore Gianmarco “Ninja” Di Loreto che in un’intervista rilasciata dopo l’atterraggio ha espresso la sua soddisfazione e orgoglio per il compimento di questa missione condotta con un F-35 costruito in Italia e pilotato da un italiano.
L’F-35 resterà per tre mesi a Patuxent River e dove sarà sottoposto ai test “electromagnetic environmental effects” (E3), che valutano gli effetti degli eventi elettrostatici sul velivolo. L’obiettivo è quello di consentire al velivolo di resistere ad una serie di minacce elettromagnetiche, dalle interferenze radio agli agenti atmosferici. Successivamente sarà trasferito presso la Luke Air Force Base dove risiede il centro internazionale di addestramento per i piloti di F-35, dove anche due piloti dell’Aeronautica Militare si sono addestrati nei mesi scorsi.
Foto:
Andres Inacio, Antonio Tambone, Lockheed Martin/Andy Wolfe
Fonti:
militaryaviationreview.com
www.flightglobal.com
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Fonte: From the skies