Aeronautica Militare: 90 anni fa il Maresciallo Francesco Agello, a bordo del suo Macchi MC.72 stabiliva il record mondiale di velocità con 709,202 Km/h,. La Forza Armata ricorda con un evento i rapporti tra mondo dei motori e mondo degli aerei
VIGNA DI VALLE (BRACCIANO – ROMA). Il 23 ottobre 1934, nell’idroscalo di Desenzano del Garda (Brescia), sede del Reparto Alta Velocità, il Maresciallo Francesco Agello, a bordo del suo aereo Macchi MC.72 stabiliva il record mondiale di velocità con 709,202 Km/h,.
Un record finora rimasto imbattuto per idrovolanti con motore tradizionale a pistoni.
L’impresa del Maresciallo si inserisce nel periodo d’oro dei record e dei primati di cui la allora Regia Aeronautica si rese protagonista in tutto il mondo a cavallo degli anni ’20 e ‘30 del secolo scorso.
Questa impresa è stata ricordata, in questi giorni, presso il Museo Storico di Vigna di Valle (Bracciano – Roma) che annovera la più numerosa collezione di idrocorsa al mondo tra cui anche quello del record con motore originale, con l’evento “Rosso Corsa – il mito della velocità”,.
Si è trattato di una serie di iniziative organizzate in collaborazione con il National Museum della US Air Force e con il Museo Ferrari.
Dalla collezione di Maranello è arrivata a Vigna di Valle – dove rimarrà esposta fino al 3 novembre – la Ferrari 126CK – 1980 di Gilles Villeneuve.
L’auto e il suo pilota furono protagonisti di una storica sfida con un caccia intercettore F-104 dell’Aeronautica Militare sulla base aerea di Istrana (Treviso) nel lontano novembre 1981, nonché altri preziosi oggetti ed indumenti di gara di Charles Leclerc.
Un connubio, quello tra l’Aeronautica Militare e la Ferrari, che nasce da lontano, dal celebre Cavallino Rampante di Francesco Baracca, donato dalla mamma dell’Asso dell’Aviazione dopo la sua morte ad Enzo Ferrari, come simbolo di buon auspicio per le fortune della allora nascente Casa automobilistica modenese.
Insomma, tra la Forza Armata e la Casa automobilistica c’è un lungo, forte legame fatto di storia e di simboli sotto il segno del “Rosso Corsa”.
Questo colore identificava i velivoli italiani nelle competizioni aeronautiche di quegli anni e poi sarebbe diventato anche il colore caratterizzante delle moto e delle auto italiane in gara.
Un intreccio costellato negli anni da eventi, partnership e, appunto, sfide straordinarie tra macchine ed aerei: a quella del 1981 con Villenueve ne seguì, infatti, un’altra, altrettanto iconica, l’11 dicembre 2003 sull’aeroporto militare di Grosseto, tra la Ferrari F2003 GA di Michael Schumacher ed un caccia Eurofighter.
La ricorrenza del record è stata l’occasione per inaugurare uno speciale percorso museale, sotto il segno del colore rosso corsa, della velocità e delle eccellenze italiane, attraverso il quale i visitatori potranno ripercorrere l’evoluzione tecnologica in ambito aeronautico – dagli albori della storia del volo sino ad oggi – nonché toccare con mano il legame profondo ed il fervore ingegneristico ed industriale che, soprattutto a cavallo delle due Guerre mondiali, ha caratterizzato tanti ambiti del nostro Paese, primo fra tutti quello aeronautico e motoristico.
Per l’occasione, oggi, le porte dell’aeroporto “Luigi Bourlot” di Vigna di Valle, l’idroscalo più antico d’Italia, sono state aperte al pubblico con ingresso gratuito con percorsi guidati, aree ludiche per ragazzi, aree gaming e stand dedicati al graphic novel e al modellismo e stampa 3D.
Il racconto del record di 90 anni fa è iniziata 23 ottobre con l’apertura ufficiale del percorso museale dedicato alla velocità, avvenuta alla presenza del Comandante del Comando Aeronautica Militare di Roma, Generale di Squadra Aerea Giandomenico Taricco, e del capo del 5° Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore Aeronautica, Generale di Brigata Aerea Urbano Floreani, con un focus specifico per le scuole.
Oltre 300 studenti e studentesse di diversi Istituti di scuola secondaria di Roma e provincia, accolti dal Comandante del Centro Storiografico e Sportivo di Vigna di Valle, Colonnello Dario Bovino, e dallo staff del Museo, hanno potuto vivere una giornata di studio e approfondimento sul “mito della velocità” e sugli elementi storici e tecnologici di un’impresa come quella di Francesco Agello e tanti altri pionieri dell’aviazione suoi contemporanei. Nell’occasione è stato anche lanciato ufficialmente un bando di concorso, ideato e promosso dall’Ufficio Storico dell”Aeronautica Militare in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, aperto a tutti gli Istituti scolastici regionali, proprio per promuovere una riflessione ed accrescere la conoscenza su queste tematiche storiche.
Il CSSAM (Centro Storiografico e Sportivo) di Vigna di Valle è ubicato sulle sponde del Lago di Bracciano, in un contesto naturale di rara bellezza e ospita due singolari realtà dell’Aeronautica Militare: il MUSAM (Museo Storico dell’Aeronautica Militare), ha il compito di divulgare la cultura aeronautica, la storia e le tradizioni della Forza Armata.
Nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario di costituzione dell’Aeronautica Militare è stato ampliato e completamente ristrutturato ed è oggi visitabile secondo le modalità indicate sul sito ufficiale. Dalla riapertura avvenuta nel maggio 2023 si sono già superati abbondantemente i 100.000 visitatori.
Il Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare contribuisce alla tutela del patrimonio sportivo nazionale attraverso un’attenta ricerca dei migliori talenti d’interesse nazionale e internazionale. Grazie ad uno staff di altissimo livello, assicura agli atleti l’adeguato supporto durante tutte le fasi di preparazione agonistica e contribuendo al loro sviluppo tecnico sia a livello pratico che teorico.
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VIGNA DI VALLE (BRACCIANO – ROMA). Il 23 ottobre 1934, nell’idroscalo di Desenzano del Garda (Brescia), sede del Reparto Alta Velocità, il Maresciallo Francesco Agello, a bordo del suo aereo Macchi MC.72 stabiliva il record mondiale di velocità con 709,202 Km/h,. Un record finora rimasto imbattuto per idrovolanti con motore tradizionale a pistoni. L’impresa del Maresciallo si inserisce nel periodo d’oro dei record e dei primati di cui la allora Regia Aeronautica si rese protagonista in tutto il mondo a cavallo degli anni ’20 e ‘30 del secolo scorso. Questa impresa è stata ricordata, in questi giorni, presso il Museo
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