Aeronautica Militare: un convegno a Roma del CESMA dedicato all’intervento dei capitali privati nel settore delle tecnologie duali per l’Aerospazio
ROMA. Valorizzare il ruolo di attori privati nell’ambito delle tecnologie duali, con caratteristiche sia militari che civili, applicate in particolar modo ai programmi aerospaziali emergenti e poter utilizzare al meglio le potenzialità dell’innovazione: questo l’obiettivo del convegno dal titolo “Capitali privati in tecnologie duali: il segno di una grande trasformazione”, tenutosi nei giorni scorsi, presso l’Auditorium “A. Visconti” di Palazzo Aeronautica, a Roma.

Un momento del convegno
Durante la conferenza, organizzata dal CESMA (Centro Studi Militari Aerospaziali) – Associazione Arma Aeronautica, in collaborazione con IAI (Istituto Affari Internazionali), sono state raccolte e condivise le testimonianze di Start up, PMI e di grandi gruppi industriali, la posizione di investitori sia istituzionali che privati (nazionali e internazionali), le politiche delle istituzioni europee, della NATO e del Dipartimento della Difesa statunitense (attraverso il rappresentante della Defense Innovation Unitdel Pentagono nell’Unione Europea) e messa a sistema l’esperienza nel settore della Space Economyin relazione all’intervento dei capitali privati, ovvero per facilitare e promuovere tali investimenti verso una spinta efficace all’innovazione tecnologica della Difesa.

Sono state raccolte e condivise le testimonianze di Start up, PMI e di grandi gruppi industriali
Dopo un indirizzo di saluto ed una introduzione ai lavori da parte del Brigadiere Generale (r) Roberto Chivilò, vice direttore CESMA, del Prof. Michele Nones, vice presidente IAI, del Generale di Divisione Giovanni Balestri, sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, e del Generale (r) Lucio Bianchi, consulente Spazio CESMA, ha preso la parola il Brigadiere Generale Roberto Lo Conte, Comandante della 2^ Divisione del Comando Logistico Aeronautica Militare, che ha introdotto il Case Study di “disruptive technology” GCAP (Global Combat Air Programme) definendolo non come una semplice piattaforma tradizionale bensì come un “sistema di sistemi”, un seme di maturazione tecnologica già impiantato nel nostro Paese nel 2022 in seguito all’Accordo Ministeriale di Equal Partenership tra Giappone, Regno Unito e Italia per lo sviluppo e produzione di un caccia di nuova generazione. Un livello di ambizione tecnologica che rappresenta una grande opportunità per il mondo dei privati interessati a creare nuovo business, e per il quale è necessario preservare il vantaggio operativo che l’Aeronautica Militare ha nel panorama italiano.

La seconda parte della conferenza ha visto il susseguirsi di tre specifiche tavole rotonde
In riferimento al GCAP, il Generale Lo Conte ha poi lasciato la parola al Colonnello Edoardo Pilone, capo Ufficio FCAS (Future Combat Air System) dello Stato Maggiore Aeronautica, che ne ha esaminato il ruolo strategico del partenariato pubblico-privato.
Il Colonnello Pilone ha spiegato che per tale ragione il Programma è stato eletto a “Study case” della conferenza, in quanto nell’ambito del GCAP l’Aeronautica Militare ha avviato processi di scouting/foresight di tecnologie di possibile interesse per il Programma, creando un virtuoso ecosistema di rapporti e collaborazioni con molti attori importanti della ricerca nazionale.
La seconda parte della conferenza ha visto il susseguirsi di tre specifiche tavole rotonde dedicate a istituzioni (“Il ruolo delle organizzazioni internazionali e dei governi nazionali”), industrie (“Con le Start up, PMI e Big Companies”) e investitori (“Investitori istituzionali e investitori privati italiani ed internazionali”), tutte finalizzate alla condivisione di esperienze, definizione di possibili approcci, elaborazione di raccomandazioni e riflessioni su nuove opportunità di business, in particolare nell’ambiente sfidante dell’aerospazio e, in generale, della difesa, per poter utilizzare al meglio le potenzialità dell’innovazione.
A chiudere i lavori, il Generale di Squadra Aerea . (r) Giovanni Fantuzzi, Direttore del CESMA il quale, in riferimento all’approccio virtuoso della strategia industriale della difesa americana adottata nel 2024 e che ha già inciso fortemente sulle capacità dell’industria militare statunitense, ha affermato: “Con il convegno di oggi il CESMA porta come da compito di istituto la competenza a disposizione di tutti gli stakeholder dell’Aerospazio in un argomento particolare ma molto importante: quello dei finanziamenti privati nelle tecnologie che hanno caratteristiche sia militari che civili, ovviamente calate nell’ambito dei programmi aerospaziali. È una visione che vede già negli Stati Uniti d’America esempi conosciuti da tutti e di grande successo di cui l’Europa, come continente, e sicuramente la nostra Italia dovranno fare tesoro per cercare di colmare quel gap che si è creato attraverso l’Oceano Atlantico”.
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ROMA. Valorizzare il ruolo di attori privati nell’ambito delle tecnologie duali, con caratteristiche sia militari che civili, applicate in particolar modo ai programmi aerospaziali emergenti e poter utilizzare al meglio le potenzialità dell’innovazione: questo l’obiettivo del convegno dal titolo “Capitali privati in tecnologie duali: il segno di una grande trasformazione”, tenutosi nei giorni scorsi, presso l’Auditorium “A. Visconti” di Palazzo Aeronautica, a Roma. Durante la conferenza, organizzata dal CESMA (Centro Studi Militari Aerospaziali) – Associazione Arma Aeronautica, in collaborazione con IAI (Istituto Affari Internazionali), sono state raccolte e condivise le testimonianze di Start up, PMI e di grandi gruppi industriali,
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