Al via l’esercitazione Mare Aperto 2021
Ha preso il largo, lunedì 4 ottobre 2021, la Mare Aperto 2021, maggiore esercitazione aeronavale della Marina Militare che avrà luogo nelle acque del Mar Adriatico, Mar Ionio, Canale di Sicilia e Mar Tirreno, dopo oltre un anno e mezzo in cui la pandemia ne aveva impedito la regolare esecuzione.
Per ventiquattro giorni, più di 4.000 donne e uomini appartenenti a 9 differenti Marine, alleate e partner, 21 unità navali, 4 velivoli AV-8B e 17 elicotteri imbarcati, di cui due da combattimento dell’Esercito Italiano, 3 sommergibili nazionali, velivoli dell’Aeronautica Militare e aeromobili P72 (da pattugliamento marittimo), P180 basati a terra, saranno coinvolti in attività addestrative a difficoltà crescente al fine di addestrare i comandanti e gli staff imbarcati della Squadra Navale, alla conduzione di operazioni in possibili aree di crisi internazionale.
Navi ed equipaggi si eserciteranno per consolidare ed incrementare la capacità di fronteggiare le principali forme di lotta sul mare e dal mare, di prevenzione e contrasto ai traffici illeciti sul mare, di gestione delle crisi caratterizzate dalla presenza di minaccia convenzionale e asimmetrica, oltre alla gestione di eventi dannosi di natura endogena.
Tra i principali obiettivi si annovera la certificazione del comando della Terza Divisione Navale e della Brigata Marina San Marco rispettivamente quale Commander Amphibious Task Force e Commander Landing Force quali assetti che saranno impegnati per la forza di risposta rapida della NATO nel 2022 (Nato Response Force – NRF 2022).
La Mare Aperto 2021 avrà, per questo, una forte connotazione aeronavale-anfibia, con la presenza di una forza da sbarco composta da circa 400 fucilieri di Marina della Brigata Marina San Marco, che condurranno attività di proiezione di potenza dal mare in supporto a popolazioni interessate da situazioni di crisi.
Come accaduto nelle precedenti edizioni, anche la Mare Aperto 2021 vedrà la partecipazione di 45 studenti provenienti da 9 differenti atenei: l’università degli studi di Bari, l’università di Genova, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (LUISS) di Roma, l’università per gli stranieri di Siena, l’università Sant’Anna di Pisa, l’università di Catania, l’università di Perugia, l’università Federico II di Napoli e l’università di Trieste.
Studenti e docenti accompagnatori saranno integrati all’interno degli staff imbarcati sulle unità della Squadra Navale ed eserciteranno i ruoli di political adivisors, legal advisors, addetti alla pubblica informazione ovvero si cimenteranno con sistemi altamente tecnologici di propulsione e di architettura navale e di esplorazione dell’ambiente marino.
Lo scopo della Mare Aperto è di migliorare i livelli di efficacia e prontezza operativa dello strumento aeronavale della Marina Militare e di favorire il processo di integrazione interforze con le altre Forze Armate, le Marine estere e le agenzie del cluster marittimo nazionali, sempre più indispensabile per assicurare, in maniera olistica, la difesa degli interessi nazionali, rafforzando in particolar modo la presenza e la sorveglianza marittima del Mediterraneo.
La Marina Militare, da sempre impegnata nella condotta di attività di presenza e sorveglianza a tutela degli interessi nazionali sul mare, grazie alle capacità d’intervento insite nello strumento aeronavale, svolge una costante attività di vigilanza marittima, capacità già consolidata ed indispensabile per la tutela degli interessi nazionali tra cui meritano particolare menzione le attività di controllo della Zona Economica Esclusiva (ZEE) nazionale, intesa come estensione, verso l’alto mare, della domestic jurisdiction in materia di tutela dell’ambiente marino e delle connesse risorse economiche (naturali, minerarie ed energetiche).
L’esercitazione terminerà il prossimo 27 ottobre.
Fonte: comunicato Marina Militare