Artiglio 2025: forze speciali dell’Aeronautica Militare, proiezione avanzata e Agile Combat Employment nel cuore della Pianura Padana
Venerdì 21 novembre si è conclusa la 4ª edizione dell’esercitazione “Artiglio 2025”, svoltasi presso il Distaccamento Aeroportuale di Piacenza, nella località di San Damiano, pianificata e condotta dal 17° stormo incursori, sotto il coordinamento della 1ª brigata aerea operazioni speciali (BAOS).
L’attività rappresenta l’atto finale del 10° corso BIAM (brevetto incursore dell’Aeronautica Militare), uno dei percorsi selettivi e formativi più impegnativi, della durata complessiva di circa due anni, che trasforma giovani allievi in Incursori dell’Aeronautica Militare.
In linea con contesti operativi in costante evoluzione e con le esperienze maturate in ambito multinazionale, l’esercitazione ha confermato l’impegno della Forza Armata nella realizzazione pratica, credibile e interoperabile del concetto Nato di Agile Combat Employment (ACE), integrando le Forze Speciali con assetti di 4ª e 5ª generazione e con infrastrutture in ambiente multidominio ad alta intensità.
Durante l’esercitazione, il Distaccamento di Piacenza è stato trasformato in un austere advanced operating node, simulando un’infrastruttura aeroportuale in territorio ‘conteso’, soggetta a minaccia multidominio e con capacità logistiche limitate. In tale scenario, gli Allievi Incursori e un Distaccamento Operativo del 17° stormo hanno condotto una missione ad ampio spettro che ha spaziato dalla raccolta informativa all’ingaggio degli obiettivi selezionati, fino alla rigenerazione di assetti e all’esfiltrazione. La narrativa operativa ha riprodotto il modello delle Global Access Operations (GAO), capacità che i Combat Control Team (CCT) della Forza Armata stanno sviluppando nell’ambito della proiezione aerospaziale avanzata per abilitare l’ACE.
La Special Operations Task Unit del 17° stormo ha condotto un’infiltrazione covert con lo scopo di rendere operativa e mettere in sicurezza una pista d’atterraggio “di opportunità”, ignota e potenzialmente monitorata dal nemico, consentendo il riarmo e rifornimento di assetti aerei impegnati nella generazione di effetti Counter–A2AD (Anti-Access / Area-Denial) contro obiettivi sensibili e nodi avversari.
Le operazioni sono iniziate con l’infiltrazione degli allievi e degli operatori del 17° stormo tramite un HH-101A del 9° stormo, impiegando la tecnica FRIES (Fast Rope Insertion Extraction System), cui sono seguite missioni di Special Reconnaissance e Direct Action finalizzate alla raccolta di informazioni critiche e alla neutralizzazione degli obiettivi assegnati. A supporto delle operazioni a terra, gli F-2000A del 4° stormo di Grosseto e del 51° stormo di Istrana, impegnati in attività Close Air Support (CAS), unitamente a un PA-200 Tornado del 6° stormo guidato da una seconda Special Operations Task Unit (SOTU), impegnata in operazioni combinate SR – GAAI (Ground Assisted Air Interdiction), per ridurre attivamente le minacce provenienti dal suolo e condurre l’intercettazione di High Value Targets. Questo dispositivo ha preparato il terreno per l’inserimento controllato di un F-35A Lightning II del 6° stormo, vitale nella sanificazione di aree di operazioni cosiddette ‘contese’.
Al termine delle attività sugli obiettivi, le Forze Speciali sono state esfiltrate in modalità covert da un C-27J della 46ª brigata aerea, confermando l’elevato livello di integrazione tra assetti aerei e componenti aerospaziali di superficie.
Elemento di assoluto rilievo di “Artiglio 2025” è stato la realizzazione – per la prima volta in ambiente ‘conteso’ e su base alternata – di un Forward Arming and Refuelling Point (FARP) a favore di un F-35A del 6° stormo “Diavoli Rossi”. Grazie alla piena interoperabilità tra assetto e operatori delle Forze Speciali AM, il velivolo è stato rapidamente condotto a terra in sicurezza sulla pista di San Damiano, dove il FARP Team del 3° stormo di Villafranca ha eseguito un “hot refuelling”, ossia con motore acceso e pilota a bordo, riducendo in modo drastico i tempi di rigenerazione e consentendo all’F-35A di tornare in volo in pochi minuti. Questa capacità rappresenta oggi uno degli elementi cardine nel rigenerare in pochi minuti la potenza aerea di un velivolo di 5ª generazione da un airfield ‘disperso’ e potenzialmente sotto attacco ostile.
“Artiglio 2025” non è stata soltanto la conclusione del percorso formativo per gli Allievi Incursori, ma ha rappresentato un nuovo tassello nella costruzione dell’Agile Combat Employment dell’Aeronautica Militare, l’integrazione quindi di capacità speciali, piattaforme di ultima generazione, assetti ad ala rotante, capacità FARP e l’esercizio di nodi C2 avanzati e maturi in ambienti multidominio sempre più complessi.
Gli Incursori del 17° stormo incursori dell’Aeronautica Militare si confermano così abilitanti fondamentali della proiezione aerospaziale nazionale, in grado di garantire accesso, apertura e protezione di basi avanzate in territori ostili.
Un risultato che rafforza la resilienza, la prontezza e la capacità di risposta della Forza Armata nei moderni scenari operativi.
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