Cannone Leonardo 120 L/55 High Pressure e Vulcano 120 mm: imminente rivoluzione nei carri armati (Occidentali)
Il 16 luglio, presso il poligono Balipedio Cottrau di La Spezia, sono stati presentati il nuovo cannone da 120 mm L/55 “ad alta pressione” e la munizione guidata Vulcano da 120 mm.
Dopo l’esperienza maturata nella produzione delle bocche da fuoco 120/44 (“carro” Ariete) e 120/45 (blindato Centauro II), il nuovo sistema sana un ritardo tecnologico accumulato negli anni e ambisce a rappresentare lo stato dell’arte nella categoria.
Nonostante la comunicazione ufficiale e gran parte della stampa abbiano concentrato l’attenzione sulla nuova canna da 120mm L/55, è la munizione Vulcano a rappresentare la vera svolta tecnologica e dottrinale: mentre la bocca da fuoco migliora prestazioni esistenti, il proietto guidato introdurrà capacità inedite per i carri armati.
Ma andiamo con ordine…

La canna 120 mm L/55: più lunga, resistente e longeva
La bocca da fuoco 120/L55 è stata sviluppata in soli 18 mesi presso il sito Leonardo di La Spezia. Lunga 55 calibri, è realizzata in materiali ad altissime prestazioni, con canna cromata internamente e nuovo processo di forgiatura che permette pressioni in camera superiori a quelle consentite dai modelli precedenti.
Tra le innovazioni più rilevanti:
- compatibilità con tutti i tipi di munizionamento NATO attuali e futuri, incluse le nuove APFSDS ad alta pressione e le MP programmabili (Air Burst compreso);
- otturatore e blocco di culatta riprogettati per assorbire maggiori sollecitazioni;
- sistema elastico potenziato (freni e recuperatore) per una dissipazione efficiente dell’energia di rinculo;
- integrazione nativa su piattaforme esistenti.

Secondo Leonardo, il cannone sarà in grado di soddisfare sia le esigenze italiane (es. Ariete C2 e programma Panther) sia quelle di clienti internazionali, con una capacità produttiva che punta alle 800 unità annue.
Il vero balzo in avanti? Vulcano 120 mm
Sviluppata in continuità con la famiglia Vulcano (76/127/155 mm), la nuova munizione guidata da 120 mm rappresenta un autentico “game changer”.
In sviluppo (disponibile entro il triennio) per essere compatibile con tutte le bocche da fuoco da 120 mm esistenti e future, essa porta capacità finora proprie dell’artiglieria nel dominio del carro armato.

Caratteristiche:
- gittata estesa: fino a 30 km, con precisione sub-metrica (CEP < 5 m);
- guida terminale SAL (laser semi-attiva), con potenziale evolutivo verso guida IR;
- profilo sottocalibrato aerodinamico, elevata energia cinetica terminale;
- modalità d’impiego flessibili, sia in stile MBT autonomo che in cooperazione con C2 e droni di designazione;
- operatività in ambienti GNSS-denied;
- ITAR-free, con elementi modulari derivati dalle versioni 127 e 155 mm già collaudate.
La Vulcano 120 potrà colpire con traiettorie “top attack” bersagli fissi o mobili di alto valore: carri nemici, lanciarazzi multipli, sistemi antiaerei IADS, IFV, APC e stazioni di comunicazione. Con le modalità balistiche secondarie, resta valida anche per ingaggi diretti oltre le tradizionali distanze di sicurezza.

“Ma i russi non jammano già tutto?”
A chi obietta che i sistemi di disturbo russi – già oggi efficaci contro munizioni guidate come le JDAM in Ucraina – vanificherebbero anche l’efficacia della Vulcano, va chiarito che questa nuova munizione non sarà vincolata unicamente alla navigazione satellitare. Il sistema integrerà una guida inerziale combinata con una correzione terminale affidata a sensori indipendenti, che potranno includere componenti ottici o infrarossi, riducendo drasticamente la vulnerabilità al jamming. Anche in caso di disturbo dei segnali GNSS (Global Navigation Satellite System), la traiettoria resterà stabile e la precisione d’ingaggio verrà mantenuta nella fase finale.
Questo approccio multicanale offrirà una resilienza operativa superiore rispetto ai sistemi oggi in campo, rispondendo alle esigenze reali di scenari ad alta intensità elettronica.
L’integrazione nel programma i-MBT garantirà inoltre una piena sinergia con piattaforme nazionali future come AICS esplorante e Panther, modificandone le logiche di impiego: il carro potrà quindi agire come batteria d’artiglieria mobile di precisione, riducendo la dipendenza da supporti esterni.

Conclusioni e… buona visione!
Leonardo, unica azienda europea a produrre in proprio bocche da fuoco e munizionamento guidato su più calibri, ha compiuto un passo decisivo verso una rinnovata dottrina del fuoco corazzato.
Mentre la nuova L/55 High Pressure colma un gap importante, è la Vulcano 120 mm a modificare i fondamentali: portata, precisione, capacità di ingaggio oltre l’orizzonte e resistenza alle contromisure elettroniche.
Un tempo il carro armato colpiva ciò che vedeva. Fra pochi anni – con la giusta canna e una munizione come la Vulcano – potrà colpire ciò che ancora non si vede, a distanze fino ad oggi impensabili.
Non è più solo fuoco diretto: è “supremazia balistica mobile”.
Foto: Leonardo / Difesa Online – Video: Difesa Online
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