Carabinieri: i grandi successi dei militari nei Campionati sportivi di categoria portano all’obiettivo Parigi 2024
ROMA. Nel Salone d’Onore del CONI (Comitato Olimpico nazionale italiano), al Foro italico di Roma, nei giorni scorsi, il presidente del CONI Giovanni Malagò ha conferito la “Stella d’oro al Merito sportivo” al Colonnello Gianni Massimo Cuneo, Comandante del Centro Sportivo Carabinieri e Ispettore Ippico dell’Arma.
Report Difesa lo ha intervistato.
Colonnello Cuneo, la vittoria della “Stella d’oro al Merito sportivo” è un premio che va non solo a lei ma credo anche a tutto il suo staff. Come è stato raggiunto questo risultato?
Certamente il conseguimento della Stella dopo al merito sportivo del CONI graditissima onorificenza che sono onorato di aver ricevuto dalle mani del capo dello sport italiano Giovanni Malagò e di fronte al Consiglio è un’onorificenza tra le più ambite del Comitato Olimpico nazionale italiano) e mi ha sicuramente riempito d’orgoglio.
Questo è un riconoscimento evidentemente che ricade non solo su di me, ma ovviamente su tutta la struttura e, mi lasci dire credo che, come tutte le onorificenze, abbia un significato, una motivazione, non arriva per caso.
Lo stesso presidente Malagò, nella lettera di conferimento che mi ha spedito, ha voluto specificare il motivo e testualmente dice che questo riconoscimento è stato assegnato in base alla rilevante e preziosa attività svolta in favore dello sport italiano e quindi come riconoscimento per la generosa collaborazione, la professionalità e l’impegno profusi nello sport dalla mia persona.
In realtà quest’onorificenza è stata conferita ad personam, considerato che il Centro Sportivo come società aveva già ricevuto analoga onorificenza in passato e quindi credo che il senso delle parole di Malagò facciano ampiamente riferimento a qualcosa che è andato oltre il dovuto ed al di la delle attività ordinarie che comunque un presidente di società e comandante di Centro Sportivo è chiamato a porre in essere.
Questo credo sia il senso vero, quello cioè di una fattiva e profonda collaborazione dovuta anche ad una attività di contributi intellettivi che ovviamente riguardano la sfera personale.
Comunque grande e corale è stata la soddisfazione per il conferimento di questa alta onorificenza, da parte del mio staff, e di tutti i miei atleti e tecnici che hanno a loro volta apprezzato profondamente quanto ottenuto, a conferma che si tratta sicuramente di un risultato di squadra e questo mi piace molto sottolinearlo.
Tra il CONI e il Centro sportivo dell’Arma quali collaborazioni sono state sottoscritte? Con quali risultati?
Il Centro Sportivo Carabinieri è inserito nell’area della Difesa in cui sono compresi anche gli altri Centri sportivi di Forza Armata ossia quello dell’Esercito Italiano, della Marina e all’Aeronautica Militare.
In questo contesto si sviluppa ormai da anni una forma di collaborazione basata su un accordo, in particolare quello vigente, il Protocollo d’Intesa tra Comitato Olimpico Nazionale Italiano e Ministero della Difesa, finalizzato allo svolgimento dei rispettivi compiti istituzionali nel campo dell’attività sportiva, in regime di reciprocità.
Lo scopo è proprio quello di sviluppare al meglio il patrimonio sportivo nazionale e di accrescere il prestigio dei Centri sportivi delle Forze Armate.
L’accordo vigente è stato sottoscritto nel maggio del 2022 dal ministro della Difesa e dal Capo dello sport italiano, e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2025, rinnovabile poi per i successivi quadrienni, come è stato già praticato in passato.
Quali sono i risultati?
Direi che i risultati sono stati di tutta evidenza. Sicuramente ce ne sono statiCampiamente migliorati nel tempo sotto il profilo delle performance, quindi dei risultati agonistici sia quantitativamente che qualitativamente, ma anche sotto il profilo delle competenze tecniche e dei livelli professionalmente acquisiti grazie alle sinergie sviluppate nel tempo tra gli attori del Protocollo.
Tutto questo avviene ovviamente in un regime di mutuo scambio in cui lo stesso protocollo prevede “chi fa cosa”, sia dalla parte del CONI sia da parte dell’area Difesa, tramite i gruppi sportivi militari; questo investe anche la formazione dei quadri tecnici oppure l’assistenza sanitaria assicurata agli atleti che fanno capo ai Centri sportivi per il tramite dell’Istituto di Medicina dello Sport del CONI che offre un supporto fondamentale.
Ulteriore supporto fondamentale è rappresentato dai contributi economici che il CONI si impegna a concedere ai gruppi sportivi militari annualmente per lo svolgimento delle loro attività.
Ancora, grazie al Protocollo si possono organizzare le attività sportive, le attività di preparazione – allenamento, sfruttando appunto le strutture dei centri sportivi che vengono messe a disposizione del CONI, delle Federazioni Sportive nazionali e delle Società sportive.
In proposito, ricordo per di aver partecipato personalmente all’organizzazione di una tappa di Coppa del Mondo di pentathlon moderno, nel 2016, all’interno della caserma dei Carabinieri, Salvo D’Acquisto di Roma.
L’evento raccolse l’unanime soddisfazione a livello nazionale e internazionale, tant’è che si prevede di organizzare una nuova grande competizione, forse una Finale di Coppa del Mondo o un analoga attività, nel medesimo sito attrezzato. Questo solo per fare un esempio pratico di quali siano le potenzialità effettive e la valenza di questa tipologia di accordo.
I giovani atleti che volessero entrare nel vostro Centro sportivo quale percorso dovrebbero intraprendere?
Il Centro Sportivo dal 2016 ha riattivato in maniera sistematica le sezioni giovanili, tramite accordi societari, previste nel nostro regolamento per fornire un supporto concreto alla formazione e crescita di giovani atleti.
Attualmente abbiamo più di 100 ragazzi e ragazze nelle nostre Sezione Giovanili che gareggiano con i colori del Centro Sportivo, il rosso e il blu, sotto l’egida del nostro scudetto sociale.
Evidentemente dobbiamo calibrare lo sforzo per quello che riguarda il contingente delle sezioni giovanili in base alla capacità di poterle adeguatamente sostenere con il nostro quadro tecnico, lo stesso deputato in primis a sostenere gli atleti che sono incorporati nel Centro Sportivo, i carabinieri – atleti.
Le sezioni giovanili ci consentono di disporre di un bacino di riferimento da cui poter anche attingere giovani che, successivamente, potranno partecipare al concorso atleti ed entrare in maniera definitiva nelle fila del Centro Sportivo dell’Arma.
Devo dire che noi procediamo ad arruolare già atleti giovani visto che il range d’età concorsuale va da 17 a 24 anni con delle possibilità di estensione fino a 35 anni per determinati arruolamenti in certe discipline in cui gli atleti sono più maturi.
Per poter partecipare al concorso un requisito fondamentale ed inderogabile è rappresentato dalla dichiarazione di Atleta di Interesse Nazionale da parte della Federazione Sportiva Nazionale di riferimento, qualifica che i concorrenti devono assolutamente possedere per poter partecipare al concorso.
Questo perché negli ultimi anni abbiamo voluto alzare l’asticella sul livello qualitativo basico degli atleti che si arruolano nelle fila del Centro Sportivo per poter avere la possibilità di riscuotere maggiori successi a partire dal campo nazionale di alto livello, quindi parlo dei Campionati Italiani, per poi soprattutto arrivare a livello internazionale con le gare più significative come Campionati Europei, Campionati del Mondo ed evidentemente anche le Olimpiadi, cosa questa che negli ultimi anni è successa proprio nelle ultime due edizioni Olimpiche, quella di Tokyo 2020 e Pechino 2022.
Infatti in queste due Olimpiadi, oltre ad aver qualificato un significativo maggior numero di atleti, il Centro Sportivo ha collezionato ben 11 medaglie, portando con grande soddisfazione il computo complessivo delle medaglie vinte ai Giochi a quota 111: indiscutibilmente un bottino di eccellenza per il nostro importante Medagliere Olimpico.
Colonnello, possiamo tracciare un primo bilancio della stagione sportiva invernale per l’Arma dei Carabinieri? Quali riconoscimenti sono stati raggiunti dai vostri atleti?
Essendo sul finire della stagione invernale, possiamo già iniziare a tracciare un bilancio che appare oltremodo più che positivo per quello che riguarda i nostri atleti degli sport invernali.
Parliamo di ben 10 medaglie vinte nelle edizioni 2023 dei Campionati del mondo, 3 ori, 3 argenti e 4 bronzi.
Tra questi spiccano l’oro mondiale del Vice Brigadiere Federica Brignone nello sci alpino a Meribel Courchevel, l’Oro più le 3 medaglie vinte dalla biatleta Carabiniere Scelto Lisa Vittozzi nell’ultima rassegna iridata di febbraio ad Oberhof, l’Oro della giovanissima Carabiniere Hannah Auchentaller, campionessa del mondo a staffetta insieme alla Vittozzi.
Sempre ai Mondiali come non sottolineare la medaglia di bronzo vinta nello ski cross dal Carabiniere Iole Galli, nella gara a squadre, la prima in assoluto in questa specialità per il Centro Sportivo Carabinieri.
Una giovane atleta e una nuova disciplina, quella dello ski cross in cui abbiamo investito e creduto molto, iniziando ora a raccogliere i meritati frutti.
Iole ha centrato quest’anno anche una medaglia di bronzo nella tappa austriaca della Coppa del Mondo.
Come non parlare poi dello sci alpinismo, altra disciplina nuova nella quale si vedono arrivare risultati di altissimo prestigio come la medaglia d’argento in staffetta del Carabiniere Nicolò Cianclini o il bronzo individuale del Carabiniere Samantha Bertolina negli Under 23.
La disciplina dello sci alpinismo è nata in casa Carabinieri da un progetto con la FISI (Federazione Sport invernali), sviluppato insieme a quello del bob in vista del Giochi di Milano Cortina 2026.
Risultati di altissimo rilievo quindi quelli riportati nelle edizioni 2023 dei Campionati del mondo nelle diverse specialità degli sport invernali, ma grandissime soddisfazioni anche dalla Coppa del Mondo.
E’ il caso dell’Appuntato Dominik Fischnaller che vince la sfera di cristallo generale ma anche quella della specialità sprint.
La conquista della Coppa del Mondo Generale riporta il trofeo in Patria dopo un digiuno durato ben 12 anni, quando a conquistarla fu Armin Zoeggeler, oggi Direttore Tecnico della Nazionale e Luogotenente dell’Arma.
Dallo sci alpino è arrivata la seconda piazza di Dominik Paris nella discesa libera di Cortina, a suggellare con un podio una stagione difficile dove mancava appunto un acuto.
Abbiamo ancora possibilità di vincere altre medaglie iridate dal momento che in questi giorni è in corso di svolgimento il campionato del mondo di short track dal quale potrebbero arrivare ancora conferme da podio.
Aggiungerei al resume sugli sport invernali l’importante medaglia di bronzo ai mondiali di categoria del Carabiniere Vicky Bernardi nello slalom speciale, a dimostrazione di come i nostri giovani avanzino e si portino veramente in primo piano nel panorama internazionale.
Concluderei poi con i campionati europei assoluti del 2023 dove i nostri magnifici atleti hanno vinto ben 5 medaglie: un argento e un bronzo nello short track e 3 medaglie di bronzo nello slittino e nelle staffette. Tutti risultati di valore e altissimo livello come era fissato nei nostri obiettivi, ad alto livello internazionale.
Come si preannuncia la stagione sportiva 2023 per le altre discipline? Quali sono i Campionati in agenda?
La stagione sportiva del 2023 è iniziata in maniera incalzante, fortunatamente in assenza dei grossi vincoli che ci hanno limitato durante l’emergenza pandemica.
Si sono appena conclusi gli Europei Indoor di atletica ad Istanbul dove il Centro Sportivo ha collezionato due medaglie d’argento in staffetta con i Carabinieri Polinari e Marchiando, in squadra, a seguire vengono i Campionati europei e mondiali dei diversi sport che segnano anche l’inizio delle qualifiche olimpiche per Parigi 2024, qualifica già ottenuta nel tiro a segno dal Carabiniere Denis Sollazzo.
La stagione degli sport della neve si concluderà a marzo con le finali di Coppa del Mondo Soldeu in Andorra.
Anche per tutte le altre discipline saranno le gare del circuito di Coppa del mondo quelle che caratterizzeranno la stagione che si è da poco aperta, dall’atletica, alle arti marziali, che avranno in programma anche i campionati europei a marzo e i mondiali a luglio.
Così come il judo e la lotta che scenderanno in gara per gli le rispettive rassegne continentali in primavera.
Anche il taekwondo andrà di scena riproponendo il nostro Vito Dell’Aquila, oro olimpico e mondiale in carica.
E ancora gli atleti della canoa fluviale e del canottaggio saranno protagonisti.
L’equitazione con le finali di Coppa del mondo, previste nel prossimo mese di aprile in America, e i Campionati europei di salto ostacoli a luglio a Milano.
Il nuoto invece dovrà affrontare i campionati italiani ad aprile per poi avere l’evento clou con i mondiali di Fukuoka, a luglio.
Il calendario del pentathlon proporrà invece le quattro prove di coppa del mondo che condurranno alla qualifica olimpica con la finale di giugno che assegna la prima carta olimpica.
Gli europei saranno invece l’occasione più ghiotta per i pentatleti ove andare a cercare di strappare il pass a cinque cerchi: quelli di luglio ne assegneranno ben 8.
La nostra atleta di punta è il Carabiniere Elena Micheli, campionessa del mondo in carica.
E poi ancora il triathlon con gli europei nel mese di giugno ed il pugilato con i mondiali élite a maggio ed anche la scherma che ha già intrapreso il lungo tour di World Cup.
Quest’ultima disciplina ci ha da sempre regalato numerosissime soddisfazioni nelle maggiori competizioni internazionali.
Anche il tiro a segno è impegnato, in questi giorni. con i Campionati continentali a Tallin, in Lettonia.
Insomma, un panorama quanto mai denso di appuntamenti agonistici di altissimo rango, con il mirino puntato su Parigi 2024.
Un calendario di gare che vede coinvolti in prima linea su più fronti i nostri atleti e tecnici, fondamentali protagonisti che voglio ancora una volta ringraziare per tutto l’impegno che quotidianamente profondono per portare avanti i colori del Centro Sportivo dell’Arma e soprattutto i colori della nostra bandiera.
L’auspicio è quello di poter sentire cantare spesso l’inno nazionale italiano sui podi delle prossime gare internazionali più prestigiose.
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