Carlo Masala: Se la Russia attacca l’Occidente. Uno scenario possibile
Carlo Masala
Ed. Rizzoli
pagg. 150
Cosa succederebbe se, una volta stabilizzata la situazione sul campo dopo tre anni di guerra con l’Ucraina i Russi decidessero di continuare a perseguire l’obiettivo di esercitare di nuovo il controllo sulla fascia orientale esterna della Federazione Russa? Se lo chiede Carlo Masala, docente di Politica internazionale presso l’Università delle Forze armate tedesche di Monaco.
Siamo nel 2028, la guerra in Ucraina bene o male si è conclusa a favore di Putin, il quale lascia il posto a un giovane dirigente che si mostra ben diverso da lui, anche se i segnali sono ambigui. L’Ucraina è nel caos politico e sociale e il riarmo europeo si è dimostrato lento e incoerente.
All’alba del 27 marzo 2028 truppe russe ‘in borghese’ invadono di sorpresa la piccola città estone di Narva (ai confini con la Russia) e l’isola di Hiiumaa nel Mar Baltico. La giustificazione è proteggere la minoranza russofona di Estonia (già sentita). Quasi nello stesso tempo vengono orchestrate dagli alleati della Russia una serie di attività diversive che disperdono le forze alleate disponibili per una reazione rapida.
L’indecisione dei governi europei non garantisce un contrasto dinamico e la NATO dovrebbe applicare per l’immediato il noto articolo 5, che prevede il mutuo soccorso in caso di aggressione esterna. Ma sarà applicato? E i Russi quanto sono disposti a rischiare?
Per paura di scatenare una guerra nucleare gli USA faranno poco o niente per Narva, remota città di frontiera a maggioranza russofona, né gli eserciti europei hanno gli assetti forniti per solito dagli Americani: trasporto aereo, rifornimento in volo, capacità di attacco in profondità, difesa aerea, ricognizione satellitare e comunicazioni. A parte gli spostamenti di facciata dei reparti sul campo, alla fine nessuno si muove e la diplomazia si scontra con la nota rigidità russa, senza peraltro avere una visione unitaria del problema, legata com’è alle decisioni dei singoli governi.
Alla fine Putin o chi per lui avrà comunque testato la reattività della NATO in vista di futuri scenari geopolitici, i quali ci mostrano in modo tanto drastico quanto avvincente che cosa è in gioco oggi per la nostra democrazia.
L’analisi di Masala è stringata, schematica, se ne potrebbe quasi ricavare un buon film d’azione: le tappe sono scandite da riunioni di vertice, spostamenti di truppe, colpi di mano, ogni capitolo è mozzafiato. Ma è soprattutto credibile: la simulazione strategica di Masala è basata sull’analisi continua di dati reali raccolti e rielaborati dagli uffici della NATO, sorta di wargame professionale che l’autore sa perfettamente gestire, vista la sua attività di analista e docente di materie militari nella prestigiosa Universität der Bundeswehr München (abbreviato UniBw M), dal 2003 aperta anche ai civili.
L’articolo Carlo Masala: Se la Russia attacca l’Occidente. Uno scenario possibile proviene da Difesa Online.
Carlo Masala Ed. Rizzoli pagg. 150 Cosa succederebbe se, una volta stabilizzata la situazione sul campo dopo tre anni di guerra con l’Ucraina i Russi decidessero di continuare a perseguire l’obiettivo di esercitare di nuovo il controllo sulla fascia orientale…
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