Il silenzio di papa Bergoglio su Taiwan e Hong Kong
I recenti disordini a Hong Kong (mentre scriviamo circa 300 manifestanti arrestati tra cui diversi minorenni) sono l’ultimo atto di un contrasto tutto interno all’impero cinese, mosso dalla necessità che ha Pechino di consolidare il suo potere interno e arginare il dissenso.
In passato, a portare nelle piazze della città i manifestanti della ex colonia britannica aveva contribuito il timore di perdere le garanzie democratiche di cui ancora (parzialmente) gode.