Centrafrica: gli attriti tra la missione Ue e i contractors russi
Intervistato il 3 febbraio a Bangui circa le condizioni di una possibile ripresa della formazione dei militari della Repubblica Centrafricana (RCA) da parte della missione europea EUTM RCA, il vice ammiraglio Hervé Bléjean, direttore generale dello Stato maggiore dell’UE (EMUE), ha spiegato che “la prima condizione è avere la garanzia che le unità che formiamo non sono impiegate da Wagner ma sono impiegate nell’ambito sovrano dell’impiego delle forze armate nazionali”.
L’ammiraglio francese, in visita in RCA per l’avvicendamento al comando della missione europea, ha evidenziato come “i 2.500 mercenari del Gruppo Wagner, per alcuni russi ma non solo, non possono essere assimilati alle forze russe”. Mosca riconosce ufficialmente solo la presenza di 1.135 istruttori disarmati in Repubblica Centrafricana.
“Non sto parlando degli istruttori russi”, ha detto il vice ammiraglio Bléjean, che ha denunciato la presenza dei contractors di Mosca che da più di un anno portano avanti una massiccia controffensiva contro la ribellione al fianco dell’esercito nazionale e che sono stati accusati in particolare dall’ONU di violazioni dei diritti umani.
La missione addestrativa EUTM RCA è stata varata il 16 luglio 2016, su richiesta del governo della Repubblica Centrafricana, per un periodo iniziale di due anni. Il 30 luglio 2020 il Consiglio dell’Unione Europea ne ha rinnovato il mandato fino al 19 settembre 2022.
In oltre 5 anni, la missione ha addestrato 7 battaglioni di forze locali mentre il 50% dei quadri e più di 9.000 soldati centrafricani hanno beneficiato a diverso titolo della formazione fornita dall’EUTM RCA che conta 170 militari provenienti da 15 nazioni diverse inclusi 3 italiani.
Foto EUTM RCA
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