Coalizione anti-Isis: i Tornado italiani subentrano ai Typhoon basati in Kuwait
Nella missione in Kuwait, presso la base aerea di Ahmed Al Jaber, si è tenuta la cerimonia di passaggio tra i caccia Eurofighter del Task Group Typhoon che terminano il loro primo periodo di impiego operativo in Kuwait e i velivoli Tornado del Task Group Devil che tornano a schierarsi in Kuwait, nell’ambito dell’Operazione Inherent Resolve, dopo poco più di cinque anni.
Una cerimonia semplice a causa delle implicazioni connesse con la prevenzione e il contrasto al covid-19, ma densa di significato che rende omaggio al lavoro svolto dal Task Group Typhoon che, arrivato sulla base aerea di Al Jaber il 26 marzo 2019, ha compiuto 2900 ore di volo operative di ricognizione aerotattica, in oltre 700 sortite, riuscendo a coprire quasi 9000 punti di interesse, fotografandoli in alta risoluzione e predisponendoli per l’analisi e le valutazioni della coalizione.
Per il Task Group “Devil”, appena ricostituito sulla base di Al Jaber con 4 Tornado dotati di POD da ricognizione (gondola subalare che contiene gli apparati video-fotografici), si tratta di un ritorno in Kuwait dopo poco più di cinque anni, per operare di nuovo all’interno della “Coalition of willings” che diede il via all’operazione Inherent Resolve contro i terroristi del Daesh operanti in Iraq e Siria.
In poco meno di 24 mesi (dalla fine del 2014 a metà 2016), con oltre 3000 ore di volo e con più di 2000 obiettivi ricogniti ed analizzati, il Task Group Devil contribuì intensamente alle operazioni di contrasto del costituito stato islamico.
“I velivoli che decollano per svolgere la loro attività sono solo l’evidenza più visibile e concreta di un lavoro corale, spesso silente, svolto con passione, dedizione e sacrificio da molteplici persone. Per raggiungere risultati così ambiziosi – ha sottolineato il colonnello Sergio Cavuoti, Comandante dell’Italian National Contingent Command Air/Task Force Air Kuwait – non è sufficiente che ciascuno faccia la propria parte in modo impeccabile, ma è necessario che tutti si sentano realmente partecipi e protagonisti di un unico obiettivo, si sentano uniti non solo dall’appartenenza alla Forza Armata ma animati dallo stesso spirito e dagli stessi profondi valori che rappresentano l’essenza stessa dell’Aeronautica”.
Fonte: comunicato Stato Maggiore Difesa