Dopo l’omicidio di Fakhrizadeh cresce il rischio di rappresaglie iraniane
Il Rappresentante permanente dell’Iran al Palazzo di Vetro di New York, Majid Takht-Ravanchi, ha denunciato l’assassinio dello scienziato Moshen Fakhrizadeh al Segretario generale Antonio Guterres e al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, rivendicando il diritto di Teheran di adottare tutte le misure necessarie per proteggere i suoi interessi.
“Nell’avvertire Stati Uniti e Israele dall’evitare di compiere azioni opportunistiche contro il mio Paese, in particolar modo negli ultimi mesi dell’Amministrazione americana in carica, l’Iran si riserva il diritto di adottare tutte le misure necessarie per proteggere la sua gente e i suoi interessi”, si legge nella lettera diffusa dall’agenzia russa Tass.
Il diplomatico iraniano indica anche “i segnali pesanti che indicano la responsabilità di Israele” nell’assassinio dello scienziato e chiede a Guterres di condannare con forza l’incidente e “adottare tutte le misure necessarie contro chi l’ha perpetrato”.
Il ministro iraniano degli Esteri Mohammad Javad Zarif ha definito “terrorismo di Stato” l’assassinio avvenuto ieri mattina nei pressi di Teheran di Mohsen Fakhrizadeh, uno dei più importanti scienziati nucleari del Paese. Definito la “forza trainante” del programma atomico degli ayatollah negli anni duemila, è deceduto in ospedale in seguito alle ferite riportate nell’attacco subito mentre si trovava a bordo di un’auto a nord di Teheran. La sua auto è stata presa di mira da un gruppo di persone che Teheran ha definito “terroristi”.
Una nota diffusa dal ministero iraniano della Difesa riferisce che “un gruppo di terrorismi armati ha colpito un veicolo con a bordo il capo del dipartimento della ricerca e dell’innovazione” che fa capo al dicastero. Le guardie del corpo hanno ingaggiato uno scontro a fuoco, nel tentativo di proteggere lo scienziato.
Un’esecuzione che sembra ricordare per la dinamica quella del terrorista qaedista Abu Mohammad al-Masri, ucciso in auto con la figlia nei pressi della capitale iraniana da killer a bordo di una motocicletta nell’agosto scorso.
Secondo le agenzie di intelligence occidentali Fakhrizadeh era una delle personalità più in vista della Repubblica islamica, avendo seguito anche lo sviluppo dell’arsenale nucleare segreto. Molti diplomatici stranieri lo avevano ribattezzato come “il padre della bomba iraniana”.
La morte di personalità, non solo militari ma anche ingegneri civili, non è un fatto nuovo nella storia del Paese.
Fra il 2010 e il 2012 quattro scienziati sono stati assassinati in circostanze misteriose. Teheran ha accusato Israele di complicità negli attentati e il nome di Fakhrizadeh era stato pronunciato dallo stesso Primo Ministro Benjamin Netanyahu quando aveva attaccato il programma atomico dell’Iran.
Nessun commento sinora da USA e Israele anche se un funzionario e due ufficiali dell’intelligence statunitense avrebbero rivelato al New York Times che l’omicidio è opera degli israeliani.
Dalla Casa Bianca, al Pentagono, al dipartimento di Stato e alla Cia, e nemmeno dal team del presidente eletto Joe Biden sono giunti commenti alla vicenda. L’unico a rompere il silenzio è stato l’ex capo della Cia, John Brennan, che da tempo ha ingaggiato una forte polemica col presidente Donald Trump, che in un tweet ha parlato di un “atto criminale e altamente avventato”, che porta al “rischio di una rappresaglia letale e ad un nuovo conflitto regionale”.
L’Iran ha sempre rivendicato gli scopi pacifici del suo programma nucleare mentre per Michael P. Mulroy, ex responsabile della politica per il Medio Oriente al Pentagono, l’uccisione di Fakhrizadeh rappresenta “una battuta d’arresto per il programma nucleare iraniano”.
Tra gli analisti c’è chi vede un collegamento con l’uccisione, lo scorso 3 gennaio in un attacco americano a Baghdad, del generale iraniano Qassem Soleimani, comandante dei pasdaran della Divisione al-Quds, episodio che diede il via a una serie di misteriose esplosioni e attentati tra l’Iran e Beirut.
“Soleimani e Fakhrizadeh erano gli architetti di due pilastri della politica di sicurezza dell’Iran: il programma nucleare e il ‘proxy model’ – ha commentato Ariane Tabatabai, esperta iraniana del German Marshall Fund of the United States – Entrambi hanno contribuito a creare l’infrastruttura e a sviluppare i programmi. Ma la loro scomparsa non porterà a cambiamenti fondamentali perché le istituzioni continueranno i loro progetti”.
Circa le possibili rappresaglie iraniane all’uccisione dello scienziato, il movimento Hezbollah libanese ha espresso la “condanna con forza dell’attacco terroristico che ha portato al martirio dell’importante scienziato e professore” iraniano Mohsen Fakhrizadeh. Il movimento sciita libanese tradizionalmente sostenuto dall’Iran aggiunge che la Repubblica Islamica “darà la caccia ai criminali e – riporta il sito al-Ahed – taglierà le mani di chi colpisce i suoi scienziati e funzionari.
Condanniamo questa aggressione odiosa e riteniamo che la risposta a questo crimine sia nelle mani dei responsabili iraniani”, ha detto ad al-Manar, la tv degli Hezbollah, Naim Qassem, numero due del Partito di Dio. Poi ha aggiunto: “L’uccisione di Fakhrizadeh da parte di mercenari degli Stati Uniti e di Israele fa parte della guerra contro l’Iran, la Palestina e la nostra regione libera”.
Ad aumentare le tensioni, il Pentagono ha ordinato ieri il ritorno della portaerei Usa Nimitz e di altre navi da guerra nelle acque del Golfo Persico.
La decisione, si sottolinea, è stata presa prima dell’uccisione dello scienziato iraniano Mohsen Fakhrizadeh-Mahabadi e secondo la versione ufficiale, rilanciata anche dal sito israeliano Debka, la missione della Nimitz e della squadra navale sarà quella di proteggere fino al 15 gennaio il parziale ritiro delle truppe Usa da Iraq e Afghanistan, deciso dal presidente Donald Trump.
Ipotesi che cozza con la nutrita presenza di basi aeree statunitensi nella regione (in Qatar, Kuwait ed Emirati Arabi Uniti) dalle quali è possibile garantire il necessario supporto aereo al ripiegamento statunitense facendo fronte a ogni possibile evenienza.
(con fonte AsiaNews e Adnkronos)