Frontex prevede nuove ondate di clandestini verso l’Italia
“Prevediamo che appena le misure restrittive anti Covid saranno allentate e si potrà, quindi, circolare più’ facilmente, una massa importante di migranti irregolari si rimetterà in viaggio per raggiungere l’Europa”. Lo ha detto in un’intervista all’AGI, Fabrice Leggeri, direttore esecutivo di Frontex (l’agenzia europea delle frontiere) in questi giorni in Italia dove ha visitato il centro di formazione del corpo delle guardie costiere Ue di Bari.
Leggeri non ha mai avuto peli sulla lingua e nel 2017, quando l’Italia era travolta dai flussi migratori dalla Libia, non esitò ad affermare che l’80 per cento dei clandestini sbarcati non aveva diritto a nessuna forma di accoglienza e avrebbe dovuto essere rimpatriato.
“Alcuni migranti erano già in viaggio, ma poi sono rimasti bloccati dalle restrizioni anti-Covid, per esempio in Marocco, Paese che ha adottato delle misure molto rigide; altri, invece, hanno deciso adesso di emigrare” ha aggiunto Leggeri.
“Bisognerà vedere cosa accadrà nell’Africa subsahariana, dove già osserviamo dei movimenti verso il Nord”. Leggeri sottolinea inoltre che “con la pandemia, nel 2020, la geografia delle migrazioni è cambiata, ma l’Italia rimane esposta all’immigrazione irregolare.
La maggiore esposizione italiana è causata dalle sue politiche di accoglienza contrapposte a quelle degli altri stati europei, inclusi quelli mediterranei di primo approdo (Grecia, Malta e Spagna) . Nel 2020 l’Italia ha visto triplicare gli sbarchi illegali nel 2029 rispetto al 2019, triplicati nuovamente nei primi tre mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, nonostante le limitazioni imposte ai movimenti dal Covid.
“Si tratta di migranti che arrivano dalla Libia, ma sempre di più abbiamo anche migranti partiti dalla Tunisia e anche alcuni dall’Algeria, che arrivano in Sardegna e in Spagna. E’ una situazione che richiede di essere vigili, bisogna agire”, ha proseguito Leggeri a conferma di come la Ue e le sue agenzie chiedano una linea ben diversa da quella dell’accoglienza per tutti che ha caratterizzato il governo Conte 2 e al momento è rimasta immutata con l’esecutivo Draghi.
“Complessivamente il trend è in riduzione ma vi sono grandi differenze geografiche e per l’Italia purtroppo osserviamo che i flussi migratori del Mediterraneo centrale sono in aumento dall’anno scorso”. Del resto i traffici illegali di esseri umani nel Mediterraneo crescono solo verso l’Italia mentre nell’Atlantico sono in crescita quelli da Mauritania e Senegal alle Isole Canarie spagnole.
Oggi i flussi più importanti di immigrazione irregolare passano dalla Spagna e dall’Italia”, ha osservato Leggeri, “mentre la Grecia, che sta reggendo, ha 4 milioni di potenziali migranti che si trovano attualmente in Turchia. In merito a questo punto – ha proseguito il direttore di Frontex – va detto che dal 2020 il Mediterraneo orientale ha registrato una drastica riduzione dei flussi, compresa tra l’80 e il 90%, per via della grande determinazione delle autorità greche”.
Una “determinazione” che si manifesta azioni legali contro Ong accusate di essere in combutta con i trafficanti e con respingimenti dei clandestini direttamente in mare, rimorchiati dalle motovedette greche nelle adiacenti acque turche.
Del resto la Turchia non è un paese in guerra ed è un “porto sicuro” in cui chi fugge da persecuzioni e conflitti può chiedere asilo: non c’è quindi alcuna legittimità nelle migrazioni illegali verso il territorio europeo gestite peraltro anche in Turchia da organizzazioni criminali.
Un principio che dovrebbe ispirare anche l’Italia nei confronti dei migranti in arrivo da Tunisia e Algeria, nelle cui acque dovrebbero venire riportati immediatamente clandestini che invece vengon9 accolti a Lampedusa, in Sicilia e Sardegna.
In assenza di respingimenti, che scoraggerebbero in breve tempo le partenze come dimostra l’esempio greco, la previsione di Leggeri circa i nuovi flussi di clandestini in arrivo nel Mediterraneo induce a ritenere che punteranno senza dubbio verso l’Italia. Molto probabilmente, esclusivamente verso l’Italia.
Del resto a Roma alcune forze politiche sembrano fare a gara a incoraggiare il boom dei flussi illegali come testimonia anche il cordiale incontro del 15 aprile tra il leader e fondatore della Ong spagnola Open Arms e il segretario del PD Enrico Letta.
Incontro commentato dal sottosegretario agli Interni Nicola Molteni come “né opportuno né particolarmente coerente con la tutela degli interessi del nostro Paese e degli altri Paesi Europei”.
Foto: Frontex e Guardia Costiera Libica