I dolori del giovane Salvini (e di Di Maio… c’è anche lui)
Il gabinetto Conte – powered by Salvini e spinto anche dal meno visibile Di Maio – non fa paura a nessuno. Questa è la conclusione che se ne ricava leggendo le cronache degli ultimi tre mesi, dalla faticosa gestazione fino all’approvazione del Decreto Dignità. Non che il governo di un Paese democratico debba incutere timore: non siamo di fronte né a Lukashenko né a Erdogan. Ma per lo meno dovrebbe mostrare di avere il consenso esplicito di una parte produttiva o culturalmente forte della società civile del Paese, non solo di avere più troll di PD e Forza Italia.
Fonte: Difesa Online