I primi elenchi dei mezzi delle forze afghane catturati dai talebani
Secondo quanto pubblicato dal blog indipendente Oryx, analisi intelligence curata da Stijn Mitzer and Joost Oliemans, durante i giorni del ritiro USA dall’Afghanistan i militari dell’Esercito degli Stati Uniti (US Army) di stanza a Kabul avrebbero danneggiato e reso inutilizzabili 72 velivoli militari, 27 aerei e 45 elicotteri.
Sebbene l’intera entità del danno subito dagli aeromobili rimanga ancora in parte sconosciuta, è presumibile che le truppe USA li abbiano danneggiati in modo tale da impedirne l’uso, immediato e futuro. L’elenco, qui di seguito riportato, mira a catalogare in modo completo i velivoli afghani resi inutilizzabili dalle forze USA e rimasti nelle mani dei talebani all’aeroporto internazionale di Kabul:
- 12 aerei da attacco leggero Embraer A-29B Super Tucano;
- 12 aerei utility/attacco leggero Cessna C-208/AC-208 Combat Caravan;
- 2 aerei da trasporto Lockheed C-130H;
- 1 aereo per missioni speciali Pilatus PC-12NG;
- 12 elicotteri utility Sikorsky UH-60A Blackhawk;
- 5 elicotteri da trasporto Boeing CH-46 Sea Knight;
- 14 elicotteri da attacco leggero MD 530F Cayuse Warrior;
- 14 elicotteri da trasporto Mil Mi-8/Mi-17
Tra l’inizio dell’avanzata talebana, giugno 2021, e il 14 agosto 2021, giorno della caduta di Kabul, l’Esercito Nazionale Afghano e le forze di Polizia hanno perso l’intero arsenale a loro disposizione.
Dai dati raccolti da Oryx si desume che i Talebani abbiano distrutto o catturato 12 carri armati (7 T-54/55 e 5 T-62), 60 veicoli corazzati da combattimento (55 ruotati M1117 ASV e 2 M1117 da Comando e controllo e 3 cingolati M113 APC), 61 pezzi di artiglieria e mortai, 8 cannoni antiaerei e 7 aerei senza equipaggio (6 Boeing Insitu ScanEagle catturati e un DJI Mavic distrutto).
A questo si aggiunge un’enorme quantità di camion, veicoli leggeri, Jeep, bulldozer, escavatori e attrezzature aeroportuali da costruzione, in totale 2.086 unità di cui 106 distrutte e 1.980 catturate. Gli elenchi non sono definitivi e vengono aggiornati costantemente.
Qualche dettaglio in più sulle forniture alle forze afghane negli ultimi 20 anni sono stati resi noti dal Sipri (Stockholm International Peace Research Institute) attraverso il programma Arms Transfers Database che, in uno studio valuta che gli Stati Uniti abbiano fornito a Kabul il 74% delle armi consegnate seguiti dalla Russia con il 14%.
In totale sono stati 16 i governi (per lo più di paesi NATO) che hanno contribuito ad alimentare le forze afghane impegnate contro i talebani. I dati sono curati dal Sipri monitorano il flusso internazionale ufficiale di armi in Afghanistan dal 2001 al 2021 anche se non coprono le armi leggere o di piccolo calibro arrivate nel Paese in gran quantità soprattutto dagli USA che hanno riconvertito l’intero esercito afghano dall’AK-47 /e derivati) all’M16/M4.
I flussi di armi sono cresciuti significativamente tra il 2001-2005 e il 2011-2015 ma sono diminuiti del 24% nel 2016-2020, fase in cui le forniture statunitensi hanno rappresentato il 90% del totale.
Oltre il 75% delle armi di provenienza americana era di nuova produzione mentre solo il 25% può considerarsi di “seconda mano”. Le forniture principali consistevano soprattutto in veicoli terrestri corazzati e aerei. Tra questi spiccano:
- 924 veicoli protetti e blindati HMMWV-UA, ASV-150/M-1117 e MRAP;
- 66 elicotteri leggeri armati MD-530F);
- 34 aerei da trasporto leggero armati (Cessna-208B)
- 53 elicotteri da trasporto (UH-60A).
La Russia è stata il secondo maggior fornitore ma tutte le sue consegne hanno avuto luogo tra il 2002 e il 2014: in seguito al ritiro delle truppe da combattimento USA e alleate le forniture militare alle forze afghane sono diventate per la quasi totalità “made in USA”.
I mezzi acquistati da Kabul in Russia includono 90 elicotteri da trasporto Mi-8MTV e Mi-17.
(IT Log Defence)