I russi addestrano i militari gibutini allo sminamento
Continua la penetrazione militare russa nella fascia centro-africana. L’International Mine Action Center (IMAC) dell’esercito russo sta addestrando i militari di Gibuti all’impiego del veicolo per lo sminamento Uran-6: il corso sembra riguardi 8 militari gibutini ospitati presso l’IMAC a Nakhabino, vicino a Mosca.
Lo ha riferito il sito specializzato sudafricano DefenceWeb.
“La formazione dei militari stranieri è svolta da insegnanti esperti dell’International Mine Action Center che hanno esperienza di combattimento nello sminamento. Il percorso formativo durerà fino al 10 aprile e si concluderà con un esame finale con l’accettazione dei crediti e il rilascio di un attestato di completamento del campione stabilito”, ha reso noto il ministero della Difesa russo.
L’Uran-6 è un sistema di sminamento senza equipaggio basato sul robot sminatore croato MV-4 Dok-Ing. Il robot di sminamento può essere impiegato nelle operazioni di ricognizione delle mine e di bonifica dell’area per rilevare e rimuovere ordigni esplosivi e mine antiuomo/anticarro. L’operatore può controllarlo fino a un chilometro di distanza.
L’Uran-6 è stato schierato dall’esercito russo in Siria e Cecenia dal 2016 e viene offerto sul mercato internazionale.
Il veicolo cingolato pesa circa sei tonnellate e ha una lunghezza di 4,45 metri. Quattro videocamere forniscono all’operatore un campo visivo a 360° dell’area operativa nella parte anteriore e posteriore. L’Uran-6 può essere equipaggiato con una serie di strumenti operativi tra cui cinque diversi dispositivi di spazzamento per rilevare e far esplodere le mine, tra cui una lama di bulldozer, una pinza a tenaglia, un rullo solido e una rete da traino per sminamento Katkov.
Un motore diesel da 240 CV fornisce una velocità di sminamento di 2 km/h e una velocità massima di 5 km/h con un’autonomia fino a 5 ore.