Israele ha ordinato ai cantieri tedeschi TKMS di Kiel tre nuovi sottomarini che andranno a rimpiazzare in seno alla Marina militare israeliana la classe DOLPHIN I attualmente in servizio; la nuova classe sarà denominata DAKAR. I cantieri tedeschi hanno rilasciato un rendering che mostra un battello caratterizzato da una falsatorre allungata per buona parte dello scafo che potrebbe nascondere:
maggiori spazi per le operazioni con le forze speciali,
droni UCAV, UAV e UUV,
eventuali celle di lancio verticale per l’impiego di missili da crociera o missili balistici.
E’ appena il caso di ricordare che già i sottomarini DOLPHIN I israeliani impiegano i missili da crociera, probabilmente equipaggiati con testate nucleari TURBO POPEYE, impiegabili dai tubi lanciasiluri. Secondo fonti di RID, l’ultimo dei 3 sottomarini già impiegato nelle prove di accettazione in mare, il DRAKON, potrebbe essere più prestante dei predecessori e già dotato di celle VLS.
I cantieri HDW, con i sottomarini classe AIP Dolphin I, hanno da tempo stabilito notevoli standard nella progettazione e produzione di unità personalizzate. Sulla base dei parametri già espressi in mare dai suoi predecessori, il sottomarino HDW Class Dolphin, e insieme agli esperti dei clienti export, la società tedesca ha sviluppato questo tipo diunità che si adatta idealmente alle esigenze del cliente.
Il sottomarino classe DAKAR offre un’elevato valore operativo ed è stato migliorato dal sistema AIP integrato a celle a combustibile per una autonomia operativa in immersione notevolmente aumentata e un nuovo sistema di combattimento all’avanguardia. A bordo è stato installato un avanzato sistema di espulsione delle armi, dei siluri, dei missili e delle mine che, oltre all’elevata potenza di fuoco, a questa classe di sottomarini fornisce:
un altissimo grado di automazione dei comandi per l’impianto di propulsione, la navigazione e la movimentazione dell’imbarcazione;
maggiore resistenza e autonomia in immersione grazie al sistema di celle a combustibile HDW indipendente dall’aria;
nuovo sistema di combattimento;
altissimo grado di automazione.
I Nuovi Dolphin-II utilizzeranno un sistema VLS
La Marina israeliana mantiene un alto livello di segretezza che circonda le sue capacità sottomarine. E l’ultima unità della classe, l’INS Dragon, è la più segreta di tutte per nuove capacità di armamenti imbarcati, incluso un sistema di lancio verticale (VLS).
L’ultimo sottomarino israeliano Dolphin Class, INS Dragon (“Drakon” in ebraico), è in prova in mare a Kiel, in Germania, e non è stato ancora possibile fotografarlo. È possibile che il sottomarino sia stato allungato rispetto alle precedenti unità della stessa classe. Lo stesso potrebbe valere per le successive 3 barche attualmente in ordine. Ciò corrisponderebbe alle voci secondo cui il nuovo sottomarino è stato dotato di un sistema di lancio verticale (VLS).
I media israeliani hanno riferito il 18 gennaio 2022 che il costo dei sottomarini israeliani è aumentato in modo significativo. Sebbene i rapporti coprano le tre unità successive, ciò avvalora le maggiori dimensioni e le nuove capacità dei sottomarini dall’INS Dragon in avanti. È l’ultimo di una catena di piccolissimi accenni sui nuovi sottomarini israeliani. Un VLS implicherebbe un significativo salto di capacità. I sottomarini israeliani di classe Dolphin-I e Dolphin-II sono già equipaggiati con siluri e missili da crociera. Ma vengono lanciati attraverso i tubi lanciasiluri. L’inclusione di un VLS implica o più armi, o nuove armi più avanzate e prestanti.
Il sottomarino israeliano è solo il secondo sottomarino moderno dotato di AIP al mondo progettato con questa capacità. La prima è la classe KSS-III sudcoreana che è entrata in servizio solo di recente. Le due classi possono essere viste come parte di una tendenza più ampia per l’utilizzo di lanciatori VLS su sottomarini a propulsione convenzionale.
I sottomarini israeliani: ruoli in evoluzione
Inizialmente negli anni ’60 Israele faceva affidamento su sottomarini ex Royal Navy. Questi includevano i “Super-T” altamente modificati che aggiungevano raffinate capacità delle forze speciali. È stata una prima indicazione che i sottomarini israeliani sarebbero stati modellati dalle loro esigenze specifiche. Ciò aveva portato a unità diverse da quelle gestite da altri paesi.
Negli anni ’70 iniziarono a essere consegnati i primi sottomarini appositamente progettati, il Type-540 Gal Class. Questi erano più adatti alle esigenze di Israele, essendo molto più piccoli per operare meglio in acque poco profonde. Furono sostituiti dalla fine degli anni ’90 dalla Classe Dolphin-I.
Questo era un sottomarino molto più grande e sofisticato, ma nel complesso ancora compatto che aveva aggiunto una capacità completamente nuova mai confermata ufficialmente: la deterrenza nucleare strategica.
Si ritiene che i sottomarini israeliani trasportino il braccio marittimo del deterrente nucleare del paese. Israele non è uno stato nucleare dichiarato, ma è da tempo considerato tale. Come afferma ArmsControl.Org: “Israele … non ammette né nega di avere armi nucleari”. Tuttavia, “si crede universalmente che Israele possieda armi nucleari”.
L’ultima classe, la Dolphin-II, è essenzialmente una classe Dolphin-I allungata per ospitare AIP (alimentazione indipendente dall’aria) basata su celle a combustibile. L’INS Dragon è il terzo e ultimo di questi, ma come abbiamo indicato, dovrebbe avere una lunghezza diversa. E questo potrebbe essere il grosso problema.
Cosa c’è nel VLS?
Non sembra improbabile che il VLS possa trasportare missili nucleari. Ma quali missili? Storicamente si ritiene che Israele dispieghi una variante del missile da crociera “Turbo Popeye” nel ruolo di attacco terrestre strategico e/o attacco nucleare. Le prime quattro unità classe Dolphin-I/II sono dotate di quattro tubi lanciasiluri più grandi da 650 mm oltre ai sei normali tubi da 533 mm (21”). Si ritiene che questi quattro tubi extra contengano e possano lanciare i missili sviluppati da Israele.
Per trasportare un VLS si stima che i sottomarini saranno estesi tra 2,4 e 4 metri fuori tutto (8-13 piedi). È probabile che l’aumento sia determinato dalla spaziatura del rivestimento esterno dello scafo (ovvero lo spazio tra gli anelli di rinforzo) che si adatterebbe a 4 o 6 tubi di lancio verticali, a seconda del loro diametro; 650 mm sarebbe un’ipotesi ragionevole.
Facendo un passo indietro, possiamo esplorare alcune spiegazioni. Il primo è che i quattro missili imbarcati dalle attuali unità non sono considerati sufficienti per le esigenze future e che il VLS utilizzi slot aggiuntivi. Tuttavia, è improbabile che l’attuale missile Turbo-Popeye, progettato per essere espulso da un tubo lanciasiluri, possa essere lanciato verticalmente.
E in ogni caso, quel missile è relativamente obsoleto. Quindi è possibile che il lanciatore VLS nasconda un nuovo missile che potrebbe rappresentare il futuro del deterrente imbarcato di Israele, una nuova arma che sarà trasportata dal sottomarino Drakon e dalle successive unità della classe. Questo potrebbe essere un altro missile da crociera, o forse un missile balistico IRBM. Si potrebbe ipotizzare che possa ricollegarsi verosimilmente alla tendenza delle armi ipersoniche imbarcate.
Spiegazioni alternative
Ad ogni buon conto, è il caso di stare attenti a dare troppo peso alle voci di corridoio. È possibile che qualsiasi aumento delle dimensioni sia correlato ad altre tecnologie, come la propulsione. O che le voci si stiano confondendo tra l’ultima unità classe Dolphin-II, Dragon, e il prossimo lotto. Tuttavia, la teoria dei lanciatori VLS non può essere ignorata. Dopotutto, dove c’è fumo, a volte c’è un drago.
La classe Dolphin II
La classe Dolphin II venne ordinata a metà degli anni 2000. I nuovi sottomarini, virtualmente identici alla prima serie, erano molto più avanzati ed il 28% più grandi con l’aggiunta di una sezione di undici metri nello scafo per ospitare il sistema AIP. L’Ins Tanin (coccodrillo), capofila dalla classe Dolphin II e l’Ins Rahav (Demone) sono lunghi 69 metri. Hanno un dislocamento di 2400 tonn in immersione e raggiungono una velocità massima di 25 nodi. La maggiore letalità dei sottomarini d’attacco classe Dolphin II è conferita dal sistema AIP o propulsione indipendente dall’aria che consente al sottomarino non nucleare di operare senza l’utilizzo dell’aria esterna. Mentre per il reattore di un sottomarino nucleare si deve pompare continuamente liquido di raffreddamento, generando una certa quantità di rumore rilevabile, i battelli non nucleari alimentati a batteria con sistema AIP, navigherebbero nel silenzio quasi assoluto. Un sottomarino classe Dolphin II propulso con sistema Aip può effettuare missioni di pattugliamento o deterrenza per trenta giorni. Ogni sottomarino Dolphin ha un costo stimato di 550/600 milioni di €. Il governo tedesco ha interamente coperto i costi di costruzione per i primi due sottomarini classe Dolphin e un terzo dei costi per i sottomarini Tekumah, Tanin e Rahav. Il sesto sottomarino, l’Ins Dragon costerà ai contribuenti tedeschi 135 milioni di € e sarà consegnato alla Marina militare israeliana entro la fine dell’anno. I Dolphin sono in grado di ospitare fino a dieci incursori dello Shayetet 13.
La ridondanza di Israele
La ridondanza di Israele si basa due sottomarini classe Dolphin I/II in servizio deterrente a copertura di possibili obiettivi in pattugliamento nel Mar Rosso e nel Golfo Persico. Una terza unità è sempre in stand-by. Gli altri due, infine, sono in addestramento o in manutenzione. La classe Dolphin, pesante il doppio della classe Gal Tipo 540 che sostituì, è inquadrata nello Shayetet 7, Haifa.
L’architettura Dolphin
L’architettura del Dolphin garantisce una “capacità di secondo attacco” concepita sul principio della deterrenza nucleare: nessun avversario avrebbe alcuna ragionevole possibilità di cancellare l’intero arsenale strategico israeliano e sfuggire ad un conseguente attacco massivo di rappresaglia.
Sviluppato alla fine degli anni ’80, l’AGM-142 Have Nap noto anche come Popeye può colpire bersagli ad oltre 80 km di distanza. Pesante 1400 chili, il missile a medio raggio è armato con testata da 360 kg, espressamente concepita per distruggere grandi bersagli o strutture corazzate. Il missile utilizza immagini a infrarossi e guida inerziale per colpire con precisione i bersagli ostili. L’USAF acquistò 154 missili Popeye per armare i bombardieri B-52 per gli attacchi convenzionali, ribattezzandoli Agm-142. La versione Popeye Turbo a combustibile liquido, lungo circa 6,25 metri, dovrebbe avere un portata di oltre 320 km. Il deterrente nucleare israeliano potrebbe basarsi proprio sul missile da crociera Popeye Turbo ottimizzato per essere lanciato dai Dolphin.
Questa è una conclusione logica sebbene vi siano indiscrezioni sulle versioni nucleari dei missili Gabriel e Harpoon. In realtà Israele manifestò interesse per i missili da crociera Tomahawk degli Stati Uniti, ma la richiesta fu negata dall’amministrazione Clinton. L’unico test del Popeye Turbo Slcm potrebbe essersi svolto nel 2002, nell’Oceano Indiano. Un sottomarino classe Dolphin avrebbe lanciato con successo un missile di 6,5 metri di lunghezza con diametro di circa 52 cm, al largo delle coste dello Sri Lanka. Al test avrebbero assistito osservatori statunitensi. Secondo la Federation of American Scientists, quel sistema d’arma avrebbe potuto colpire bersagli a 1500 km di distanza ed imbarcare una testata nucleare a base di plutonio di 200 kg. La resa esplosiva stimata era infine di 200 kt, circa quattordici volte più potenti della bomba sganciata su Hiroshima.
Diciassette anni dopo il primo volo di quel missile, è ragionevole presumere che Israele abbia costantemente ottimizzato la tecnologia ed incrementato il raggio degli asset SLCM, cosi da colpire diversi bersagli da posizioni relativamente sicure.
(Fonti delle notizie: Web, Google, RID, Thyssenkrupp-marinesystems, Navalnews, IlGiornale, Secret Shores, Wikipedia, You Tube)