Il COI cambia nome e diventa COVI
Da oggi è operativo il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), costituito al fine di rendere più agevole il coordinamento delle componenti operative interforze che continuano a rimanere alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Secondo lo Stato Maggiore Difesa, l’istituzione del COVI, che sostituisce il COI (acronimo diverso, identico significato), “si colloca nella direzione di agevolare il comando nelle operazioni nei cinque domini (terra, mare, cielo, spazio e cyber) individuandolo quale interlocutore unico e privilegiato (principio dell’unicità del comando).
Il Comandante del COVI, il Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, in virtù delle nuove mansioni, indosserà i gradi di Generale di Corpo d’Armata con l’aggiunta della quarta stella funzionale per significare la rilevanza dell’incarico”.
La motivazione è dovuta al fatto che dal COVI dipendono il COFS (Comando Operativo delle Forze Speciali) e il COR (Comando Operazioni in Rete) guidati da generali di grado inferiore Corpo d’armata/Squadra Aerea o ammiragli di squadra a tre stelle, oltre al COS (Comando per le Operazioni Spaziali).
Di fatto quindi, anche se solo a titolo “funzionale”, la Difesa avrà un generale a “quattro stelle” in più, grado finora riconosciuto solo ai capi di stato maggiore e al Segretario Generale della Difesa/Direzione Generale Armamenti.
Il comunicato dello Stato Maggiore Difesa precisa che “la rimodulazione avverrà in attuazione a quanto stabilito nel Concetto Strategico del Capo di Stato Maggiore della Difesa, in un’ottica di adeguamento dell’architettura organizzativa della Difesa nei confronti delle nuove sfide globali, superando il concetto interforze per abbracciare quello del multi-dominio, ed in modo da distinguere la catena di Comando operativo dal settore di “policy” e pensiero strategico che rimarrà all’interno dello Stato Maggiore della Difesa”.