Il leader kazako chiede di sparare a vista. L’eco di Gheddafi nelle sue parole?
Questa mattina il presidente kazako Tokayev ha parlato al Paese. Come sua abitudine, lo ha fatto solo in russo, senza usare alcuna parola in lingua kazaka, l’idioma di due terzi della popolazione. Ha individuato i responsabili della crisi nei “cosiddetti media liberi” e in “figure straniere” di essere complici dei così detti crimini in Kazakistan: quello che è successo a Almaty soltanto, è stata l’opera di “20mila banditi”. Per questo, ha dato ordine di aprire il fuoco per uccidere senza preavviso su chiunque sia trovato per strada.