Sviluppo
Questo sistema d’arma venne sviluppato in Unione Sovietica a partire dal 1963 dall’NPO Mashinostroenia.
L’intenzione dei progettisti era la realizzazione di un missile antinave per l’impiego imbarcato che potesse essere utilizzato sia da unità di superficie, sia da sottomarini.
La configurazione è piuttosto simile a quella dell’SS-N-7 Starbright, ma non ne deriva.
L’ingresso in servizio risale al 1969, con la designazione GRAU di 4K85.
La produzione totale ammonta a circa 500 esemplari. Oggi non è più in costruzione.
Tecnica
Questo missile poteva essere lanciato sia in immersione, sia in emersione. Il sistema di guida, inerziale, era probabilmente affiancato da uno all’infrarosso.
Per quanto riguarda l’armamento, il P-120 poteva montare due tipi di testate: una convenzionale da 500 kg ed una nucleare, della potenza di 200 kilotoni.
La velocità massima era nell’ordine di 0.9 mach, anche se alcune fonti riferiscono valori decisamente superiori (1.4 mach).
La gittata variava a seconda della piattaforma di lancio: 70 km nel caso dei sottomarini, 110 delle unità di superficie.
Basato sul P-70 Ametist, il P-120 Malakhit (SS-N-9 Siren) è un missile da crociera anti-nave a medio raggio progettato dai sovietici alla fine degli anni ’60 per consentire ai sottomarini classe Charlie II di sparare senza emergere. Il P-120 è stato originariamente progettato per il lancio tramite VLS, ma è stato poi adattato per il lancio in superficie dalle corvette classe Nanuchka e Tarantul. Fu impiegato per la prima volta nel 1972 sulle corvette classe Project 1234 Nanuchka I.
Il missile da crociera inizia il suo volo salendo a un’altitudine riportata tra 100-200 metri utilizzando una testa di navigazione inerziale per identificare i bersagli. Il missile utilizza un booster a combustibile solido per raggiungere l’altitudine e quindi passa a un motore a turbogetto a velocità di crociera fino a Mach 0.9. Il cercatore radar attivo consente al P-120 Malakhit di colpire bersagli senza guida dal punto di lancio e il cercatore IR, situato in un pod ventrale, funge da sistema di guida di backup resistente alle ECM-ECCM. A circa 10 km dall’obiettivo, il P-120 scende tra i 40 ed i 60 metri e trasporta un potente carico utile convenzionale di 500 kg. Il P-120 è anche in grado di adottare una testata nucleare da 200 kT.
La marina russa ha disattivato tutti i sottomarini classe Charlie II, ma il P-120 Malakhit è ancora equipaggiato sulle corvette classe Nanuchka e Tarantul. Due missili da crociera P-120 Malakhit hanno distrutto una motovedetta georgiana nel conflitto del 2008. L’utilizzo del sistema IR consente al missile di evitare contromisure radio-elettroniche e di trovare bersagli anche se la nave di lancio è stata resa inoffensiva. La portata relativamente breve del P-120 lo rende inefficace contro le marine più avanzate. Sebbene ancora in uso dalla marina russa, la produzione del P-120 Malakhit è cessata a favore del nuovo missile P-270 Moskit (designazione NATO SN-22 Sunburn), che ha una portata più ampia e caratteristiche più avanzate.
Il servizio
L’ingresso in servizio risale al 1969.
Questo missile è stato montato impiegato sulle corvette classe Nanuchka e Tarantul, e sui sottomarini atomici classe Papa e Charlie.
Il missile oggi è usato solo dalla Marina Russa. Rimane in servizio, nonostante sulla carta sia stato sostituito dal più moderno SS-N-22 Sunburn.
Operatori:
- Russia
- Marina russa
- Unione Sovietica.
(Web, Google, Wikipedia, missiledefenseadvocacy, You Tube)