Un pilota veterano dell’USAF e attuale volontario presso il National Air & Space Museum di Washington, DC, ha chiarito finalmente le sue sensazioni nel pilotare il favoloso SR-71 Blackbird!
Adelbert “Buzz” Carpenter ha accumulato 4.400 ore di volo in vari aeroplani durante la sua carriera militare: dall’addestratore T-38 Talon al C-141 Starlifter. Carpenter ha accumulato un’esperienza di oltre 300 ore in aerei da ricognizione strategica, inclusi l’ U-2 e l’SR-71, ed ha volato in missioni dalla Beale Air Force Base in California, Kadena Air Base in Giappone e Mildenhall Air Base nel Regno Unito.
Finalmente a riposo, l’ex pilota Carpenter svolge le mansioni di volontario e docente presso l’Air & Space Museum, spiegando ai bambini di oggi che l’SR-71 è stato il velivolo più veloce mai costruito; egli è una fonte eccezionale di “sapere” sul “Blackbird”: dalle telecamere alla navigazione.
L’SR-71 era il risultato di un requisito per un velivolo da ricognizione strategica ad alta velocità e alta quota. L’Usaf, anticipando il momento in cui l’aereo spia U-2 “Dragon Lady” avrebbe potuto essere abbattuto dall’Unione Sovietica, richiese un velivolo che non solo volasse ad alta quota, ma potesse anche superare gli intercettori nemici ed i missili anti-aerei ostili.
Carpenter, il 6 marzo 1990, volò da Palmdale, in California, a Washington, DC, coprendo la distanza in 64 minuti e 20 secondi, ad una velocità massima di 2.242 miglia orarie.
Una delle cose che inizi a capire ascoltando Carpenter è quanto calore sviluppasse l’aereo. L’SR-71 si surriscaldava a Mach 3, al punto in cui la temperatura media della superficie esterna raggiungeva oltre i 600 gradi Fahrenheit. Di conseguenza, il 93% dell’aereo era stato realizzato in titanio, un metallo che ha migliori qualità di resistenza al calore rispetto all’alluminio e che fu acquistato, ironia della sorte, dalla stessa Unione Sovietica. Carpenter dice che il cockpit del pilota raggiungeva regolarmente i 620 gradi ed era realizzato con un “vetro da forno” spesso 1,5 pollici. L’SR-71 aveva anche un problema di espansione termica, poiché il titanio si espandeva quando riscaldato. Per risolvere il problema, l’aereo venne costruito con giunti progettati per riempirsi man mano che l’aereo cresceva fino a 4 pollici di lunghezza durante il volo.
Chiunque può tenere una conferenza su un sofisticato pezzo di ingegneria come l’SR-71, ma un pilota che ha effettivamente pilotato l’aereo e ha riposto la sua fiducia in esso può spiegare le sue complessità come nessun altro.
Il Lockheed SR-71, meglio conosciuto con il soprannome non ufficiale Blackbird, era un ricognitore strategico statunitense che prestò servizio dal 1966 fino al 22 novembre 1989, anno in cui tutti gli esemplari furono dismessi a causa della soppressione dei fondi per il loro utilizzo. Durante la sua carriera, l’SR-71 ha infranto alcuni record, come la maggior velocità mai raggiunta da un aereo con pilota (3530 km/h) e l’altezza massima (quasi 26000 m).
Generalità
L’SR-71 Blackbird fu sviluppato a “Groom Lake”, meglio conosciuta come Area 51. Attualmente non ci sono più modelli ancora in attività a causa degli elevatissimi costi di gestione. Dopo la fine della guerra fredda non è stata più effettuata nessuna ricerca per migliorarlo. Era affine al caccia intercettore YF-12A ed al ricognitore A-12, entrambi simili come forme e prestazioni.
Il 6 marzo 1990, un SR-71A prima del suo trasferimento al museo di Washington stabilì gli ultimi, nuovi record di percorrenza tra diverse località e nella traversata atlantica in particolar modo:
Da West Coast ad East Coast – Distanza: 3869 km, Tempo: 1h07’53,69″, Velocità media: 3417 km/h (Mach 3,2)
Da S. Louis a Cincinnati (Record) – Distanza: 500 km, Tempo: 8’31,97″, Velocità Media: 3 524 km/h (Mach 3,35)
Da Kansas City a Washington D.C. (Record) – Distanza: 1 516 km, Tempo: 25’58,53″, Velocità Media: 3 501 km/h (Mach 3,33)
Il suo record ufficiale di velocità è di 3 530 km/h, ma in una di queste tratte mantenne una media di 3 608 km/h pari a Mach 3,4.
Tecnica
A causa dell’aspetto pionieristico del progetto Blackbird, il suo sviluppo fu costellato di problematiche e difficoltà mai affrontate o considerate sino a quel punto, e ciò portò a sviluppare una serie di accorgimenti e di tecniche di grande interesse ingegneristico. L’aereo fu costruito non in Nevada, ma in California, a Burbank. Il progetto fu pieno di problemi in vari momenti, sia durante la costruzione sia durante l’utilizzo. Infatti, per trasportare l’aereo da Burbank all’Area 51, esso venne diviso dalle ali e da tutte le parti mobili. Vennero rimossi gli spartitraffico, vennero tolti gli alberi ai lati della carreggiata e l’intero intervento richiese l’appoggio della polizia del Nevada, della California e di molti altri stati.
Dopo l’arrivo all’area 51, si presentò un nuovo problema: gli hangar erano troppo piccoli, quindi per utilizzare l’aereo ogni volta si sarebbe dovuto mettere l’aereo sul supporto e montare le ali. Dopo l’atterraggio, si sarebbero dovute smontare.
L’aspetto ingegneristicamente più caratteristico di questo aereo sono sicuramente i suoi motori. Si tratta infatti di turboreattori convertibili durante la crociera a velocità supersonica a statoreattori tramite un particolare complesso di valvole e tubi che bypassano i compressori e le turbine. In questa modalità la struttura a cono, posta davanti all’imbocco delle due turbine, genera un complesso sistema di onde d’urto che rallentano successivamente l’aria aumentandone la pressione, portandola a 400 volte quella atmosferica e permettendo il funzionamento del reattore senza il compressore a turbina. Durante la sperimentazione del Blackbird, costituita da graduali prove di velocità, ci fu un problema a Mach 2,5-2,6: a questa velocità si verificò una perdita di potenza di un reattore; il problema era che, raggiunta questa velocità, la turbina non era più in grado di convogliare l’onda d’urto, e la respingeva scaricandola dall’imbocco. A questo difetto si è posto rimedio creando degli sfoghi che tengono la pressione costante.
Il suo particolare rivestimento è in titanio. A velocità così alte (oltre Mach 3) le superfici esterne dell’aereo, pur trovandosi a elevata altitudine e dunque ad una bassa densità atmosferica, raggiungono temperature superiori ai 300 °C per via della rapida compressione subita dall’aria che lambisce l’aereo, temperature che un normale rivestimento in lega di alluminio non sarebbe in grado di sopportare senza degrado delle caratteristiche meccaniche; l’elevata temperatura provoca addirittura un cambiamento di colore da nero a blu. Subito prima del decollo e dopo l’atterraggio si verificano perdite di carburante, ma ciò è voluto: i serbatoi sono progettati per diventare stagni grazie alla dilatazione termica durante il volo ad alta velocità evitando in tal modo anche la rottura dei serbatoi stessi. Per evitare che l’elevata temperatura dei pannelli esterni riscaldi l’intero aereo, il carburante viene pompato in intercapedini tra tali pannelli e la struttura dell’aereo, prima di essere mandato ai motori per essere bruciato, fungendo così da fluido refrigerante.
Durante le spedizioni di ricognizione in cui fu utilizzato, nessun esemplare fu mai abbattuto e/o danneggiato: partecipò a missioni talmente segrete che ancora oggi non sono state rese pubbliche; basti pensare che come sistema di navigazione, per evitare l’emissione di onde elettromagnetiche ed essere completamente autonomo da sistemi di guida esterni (tipo GPS), utilizzava un sofisticato teodolite computerizzato, visibile dietro la cabina del pilota (solo nella versione A). Le missioni del Blackbird erano, oltre che segrete, anche molto lunghe. Per il sostentamento le razioni di cibo cui erano provvisti i piloti venivano riscaldate semplicemente appoggiandole sul vetro, che alla velocità di ricognizione era comunque a qualche centinaio di gradi. Sebbene poco noto il Lockheed SR-71 fu il primo aeroplano statunitense progettato con tecnologie stealth.
Voli operativi in Europa
Le operazioni europee partivano dalla base della RAF di Mildenhall, Inghilterra. Venivano percorse due rotte: una era lungo la costa occidentale norvegese e lungo la penisola di Kola, dove erano situate diverse grandi basi navali della flotta settentrionale della Marina sovietica. Nel corso degli anni ci furono diversi atterraggi di emergenza in Norvegia, quattro a Bodø, due nel 1981 (volando da Beale, California) e due nel 1985 e ogni volta dei tecnici furono inviati per riparare gli aerei per farli ripartire. L’altra rotta, da Mildenhall sul Mar Baltico, era conosciuta come “Baltic Express”. I piloti da caccia dell’aeronautica svedese sono riusciti più volte ad agganciare sui loro radar un SR-71 entro il raggio di tiro. L’illuminazione del bersaglio veniva mantenuta confrontando la posizione del bersaglio rilevata anche dai radar a terra con il computer di controllo del fuoco dell’intercettore JA-37 Viggen. La porzione di spazio aereo più comune per il lock-on (aggancio) era il sottile tratto di spazio aereo internazionale tra Öland e Gotland che gli SR-71 usavano nei loro voli di ritorno.
Il 29 giugno 1987, un SR-71 era in missione sul Mar Baltico per spiare le postazioni sovietiche quando uno dei motori esplose. L’aereo, che si trovava a 20.000 m. di altitudine, perse rapidamente quota e virò di 180 ° a sinistra verso Gotland in direzione della costa svedese. Essendo, pertanto, violato lo spazio aereo svedese, fu ordinato a due JA 37 Viggen impegnati in una esercitazione all’altezza di Västervik di verificare la situazione. La missione era di fare un controllo al fine di prevenire incidenti e tensioni di ogni tipo con i sovietici e di identificare un aereo di grande interesse. Si scoprì che l’aereo americano era in evidente stato di pericolo e quindi il comando della difesa aerea svedese prese la decisione di far scortare l’aereo-spia americano dai suoi caccia intercettori al di fuori del Mar Baltico. Una seconda coppia di JA-37 armati partiti dalla base di Ängelholm sostituì la prima e portò a termine la scorta fino al confine con lo spazio aereo danese. L’evento è stato mantenuto segreto per oltre 30 anni e quando il rapporto è stato desecretato, si è venuto a sapere che alcuni MiG-25 sovietici si erano alzati in volo immediatamente dopo l’avaria al motore del Blackbird con l’ordine o di abbattere l’SR-71 o di costringerlo all’atterraggio. Un MiG-25 aveva addirittura agganciato un missile sull’SR-71 danneggiato, ma poiché l’aereo era sotto scorta svedese, nessun missile fu sparato e l’SR-71 si salvò. Il 29 novembre 2018 i quattro piloti svedesi coinvolti nel caso hanno ricevuto la Air Medal dall’USAF.
L’SR-71 nella cultura di massa
Il prototipo del Blackbird YF-12 è tra i velivoli utilizzabili nel videogioco Tom Clancy’s H.A.W.X., mentre l’SR 71 è scaricabile tramite DLC.[9]. Inoltre, compare diverse volte nella serie di Ace Combat.
Nel film Space Cowboys (diretto da Clint Eastwood), Hawk, il personaggio interpretato da Tommy Lee Jones, racconta il suo passato da pilota del Blackbird mentre ispeziona un SR-71, dicendo: “È il mio Blackbird, l’ho portato al limite” fuori dal centro spaziale dov’è ambientata la prima parte del film. Il velivolo rappresenta il passato dell’aviazione militare e l’era in cui i piloti avevano grande gloria, in contrapposizione con l’avanzamento tecnologico che vede i computer come protagonisti e soluzione ad ogni problema, principale tema del film.
Molte delle incarnazioni del velivolo utilizzato dagli X-Men sono chiaramente ispirate al Blackbird, a partire dal soprannome stesso. Nella serie Ultimate X-Men, il velivolo viene chiamato sempre Blackbird, ma la sua forma è più affine al bombardiere Northrop Grumman B-2 Spirit. L’aereo derivato dall’SR-71 appare anche nei film della serie: X-Men, X-Men 2, X-Men – Conflitto finale, X-Men – L’inizio e X-Men – Giorni di un futuro passato.
Nel film Transformers – La vendetta del caduto, un esemplare di SR-71 ospitato allo Smithsonian National Air and Space Museum si trasforma nel Decepticon, più tardi divenuto Autobot, Jetfire. Curiosamente, il film è uscito nel 2009, a 20 anni di distanza dal pensionamento del Blackbird, e lo stesso Jetfire è rappresentato come un vecchio rottame afflitto da malfunzionamenti.
Nel film Io sono leggenda il personaggio interpretato da Will Smith gioca a Golf sull’ala del Blackbird parcheggiato sul ponte della portaerei USS Intrepid, attualmente ancorata nel Porto di New York e facente parte dell’Intrepid Sea-Air-Space Museum. L’aereo in questione non è tuttavia l’SR-71 ma un modello precedente, il Lockheed A-12 OXCART.
Nel film Iron Man, J.A.R.V.I.S. comunica a Tony Stark che il record di volo ad ala fissa, detenuto dall’SR-71, è di 26000 m.
Nel film Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma l’argentea nave spaziale della regina Amidala è chiaramente ispirata alla tipica sagoma dell’SR-71.
Nel film D.A.R.Y.L. il protagonista, un cyborg col corpo di un ragazzo e cervello elettronico, ruba un SR-71 da una base militare e impara a pilotarlo senza alcuna preparazione, grazie alla sua affinità con le macchine.
Nel videogame Call of Duty: Black Ops l’SR-71 compare in una delle missioni giocabili nella modalità single-player. Inoltre fa parte delle ricompense (“killstreaks”) della modalità multi-player.
Nel 1996 la casa motociclistica Honda decise di nominare un suo modello “Super Blackbird” in onore dell’omonimo aereo. Il modello corrisponde alla Honda CBR1100XX.
Specifiche (SR-71A)
Caratteristiche generali
Equipaggio: 2; Ufficiale dei sistemi pilota e di ricognizione (RSO)
Lunghezza: 107 ft 5 in (32,74 m)
Apertura alare: 55 ft 7 in (16,94 m)
Altezza: 18 ft 6 in (5,64 m)
Carreggiata: 16 ft 8 in (5 m)
Interasse: 37 ft 10 in (12 m)
Superficie alare: 1.800 piedi quadrati (170 m 2 )
Proporzioni: 1.7
Peso a vuoto: 67.500 lb (30.617 kg)
Peso lordo: 152.000 lb (68.946 kg)
Peso massimo al decollo: 172.000 lb (78.018 kg)
Capacità carburante: 12.219,2 US gal (10.174,6 imp gal; 46.255 l) in 6 gruppi di serbatoi (9 serbatoi)
Motopropulsore: 2 × Pratt & Whitney J58 (JT11D-20J o JT11D-20K) turboreattori post-combustione, 25.000 lbf (110 kN) di spinta ciascuno.
JT11D-20J 32.500 lbf (144,57 kN) a umido (guide di ingresso fisse)
JT11D-20K 34.000 lbf (151,24 kN) a umido (guide di ingresso a 2 posizioni).
Prestazioni
Velocità massima: 1.910 kn (2.200 mph, 3.540 km / h) a 80.000 ft (24.000 m)
Velocità massima: Mach 3,32
Autonomia di trasferimento: 2.824 NM (3.250 mi, 5.230 km)
Tangenza operativa: 85.000 piedi (26.000 m)
Velocità di salita: 11.820 piedi / min (60,0 m / s)
Carico alare: 84 lb / sq ft (410 kg / m2 )
Spinta / peso : 0,44.
Avionica
3.500 libbre (1.588 kg) di equipaggiamento di missione
Fotocamera Itek KA-102A da 36–48 pollici (910–1,220 mm)
Apparecchiature SIGINT ed ELINT nei seguenti scomparti
A – radar di prua
D – chine bay destro
E – alloggiamento dell’elettronica
K – area missione in avanti a sinistra
L – area missione in avanti a destra
M – area missione sinistra in avanti
N – area missione in avanti a destra
P – area missione a poppa sinistra
Q – area missione a poppa destra
R – vano per apparecchiature radio
S – area missione a poppa sinistra
T – area missione a poppa destra.
(Web, Google, Popularmechanics, Wikipedia, You Tube)